Vedete questa ricetta, insieme ad un’altra che
pubblicherò a breve, come una sorta di variazione
nell’intorno del pesce spada e delle zucchine.
Portate in tavola e buon appetito.
Avendo infatti comprato alcuni tranci di pesce spada e
delle bellissime zucchine romanesche - per un romano sono le uniche esistenti -
ho deciso di provare un paio di combinazioni, lasciando poi alla famiglia il
compito di giudicare quella migliore.
Nella prima variazione
ho affiancato al pesce spada, saltato velocemente in padella con aglio e
origano fresco, i fiori delle zucchine, con i quali ho realizzato una crema,
resa dal sapore ancora più deciso con l’aggiunta di un poco di colatura di alici.
Completa il piatto la mollica di pane tostata e profumata
con il timo fresco, che oltre a dare un bel profumo al piatto introduce anche
una piacevole nota croccante.
Ingredienti (per 6 persone)
- Mezzo chilo di spaghetti
- I fiori di una ventina di zucchine romanesche
- Tre etti di polpa di pesce spada
- Tre cucchiai di colatura di alici (vedi dopo)
- Sei cucchiai di mollica di pane
- Qualche rametto di timo fresco
- Due spicchi d’aglio
- Mezzo bicchiere di vino bianco (opzionale)
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe nero
Dedicatevi per prima cosa alla crema di fiori di zucchine,
prendendo dei fiori solo il petalo ed eliminando la parte più dura. Io, questa
volta, più per curiosità che altro, ho tenuto anche i pistilli; voi decidete
secondo il vostro gusto.
Mettete i fiori in una piccola casseruola, aggiungete un
paio di cucchiai di olio extravergine e portatela sul fuoco, facendo prendere
calore e aggiungendo un quarto di bicchiere d’acqua.
Coprite con il coperchio e fate cuocere per una ventina
di minuti a fiamma minima, quindi spegnete e, usando un frullatore a immersione o uno tradizionale, riduceteli in crema, insieme al loro fondo
di cottura, in modo da ottenere una crema non troppo densa.
Aggiungete una generosa macinata di pepe nero, poi unite
il primo cucchiaio di colatura di alici, date un’altra frullata, quindi
assaggiate e valutate intensità del sapore e sapidità e, in base al vostro
gusto, decidete se aggiungere altra colatura di alici, considerando che il suo
sapore dovrà essere percepibile, ma senza oscurare quello dei fiori.
Mettete da parte la crema di fiori di zucchine e
preparate la mollica tostata, scegliendo un pane uno che ne abbia una ben
compatta e mettendola nel mixer, meglio se quello ad alta velocità che si usa per il caffè o la frutta secca, insieme alle
foglioline di timo
Fate andare il mixer alla massima velocità, fino a quando
la mollica non si sarà ridotta in piccole briciole e le foglioline di timo si
saranno in parte sminuzzate.
Prendete un padellino, meglio se anti-aderente, metteteci
la mollica di pane al timo, unite una generosa macinata di pepe nero e
portatelo sul fuoco, a fiamma media.
Fate tostare la mollica, girandola quasi continuamente
così che senta il calore in modo uniforme, fino a quando non avrà assunto un
colore marrone chiaro, momento nel quale la toglierete raccogliendola in una
ciotola.
Mi raccomando, non lasciate la mollica nella padella,
dato che il calore residuo continuerebbe a cuocerla, rischiando di bruciarla.
Dedicatevi infine al pesce spada, che pulirete
eliminandone la pelle e le cartilagini interne, e taglierete a dadini di circa
un centimetro di lato.
Ora, idealmente, cercate di procedere in parallelo tra la
cottura della pasta e la preparazione del condimento, in modo che quest’ultimo
non abbia da aspettare troppo prima che gli spaghetti siano cotti.
Mettete quindi in una ampia pentola l'acqua per la pasta,
salatela e portatela sul fuoco e, in attesa del bollore, prendete una padella,
sufficientemente ampia da contenere la pasta e tutto il suo condimento,
ungetela con abbondante olio extravergine, unite gli spicchi d’aglio sbucciati
e leggermente schiacciati i rametti di origano fresco e portatela sul fuoco.
Fate scaldare l’olio e lasciate che l’aglio possa
sfrigolare fino a dorarsi, poi toglietelo insieme ai rametti di origano e unite
il pesce spada, facendolo rosolare per un paio di minuti a fuoco vivace.
A questo punto, mettete in cottura gli spaghetti e, se
volete, aggiungete il vino al pesce spada - io non l’ho fatto, dato che
preferisco non contaminare il pesce -
e fatelo sfumare, continuando la
cottura a fiamma vivace per non più di otto o dieci minuti, in modo da non
stracuocere il pesce e, al tempo stesso, per lasciare un abbondante fondo di
cottura che sarà fondamentale per la mantecatura finale.
Quando mancano pochi minuti alla fine della cottura della
pasta, prendete una tazza e prelevate un po' dell'acqua, ricca di amido, che vi
servirà per la mantecatura finale.
Sempre prima di scolare la pasta, unite la crema di fiori
di zucchine al pesce spada e date una girata per amalgamare il tutto.
Quando la pasta è cotta, scolatela, lasciandola umida, e
travasatela nella padella dove l’aspetta il condimento.
Riportate la padella sul fuoco, alzate la fiamma al
massimo, e mescolate in modo da procedere con la mantecatura, aggiungendo
gradualmente l’acqua messa da parte e facendo in modo che la pasta risulti
cremosa, interrompendo la mantecatura quando vedete che il fondo comincia, per
effetto della completa evaporazione dell’acqua residua, a ridursi troppo.
Spegnete e impiattate, distribuendo la mollica di pane
sopra ad ogni porzione, come se fosse del parmigiano, ma senza girare, in modo
che la mollica sia bene visibile e, soprattutto, non si ammolli, cosa che
succederebbe se fosse incorporata con troppo anticipo alla pasta.
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