Come chi mi segue saprà, la ricciola è uno dei miei pesci
preferiti, che uso tutte le volte che posso e per ogni tipo di piatto.
Questa volta l’innesco è stato trovare una bellissima
ricciola di fondale - la ricciola di fondale
ha le carni quasi bianche ed è, a dirla tutta, piuttosto diversa dalla ricciola
comune - nella pescheria “Amore di mare” di Anzio, dalla quale mi rifornisco abitualmente quando sono in
luogo di mare.
Trasgredendo alla mia abitudine di usare il pesce a crudo,
questa volta la ricciola lo saltata molto velocemente in padella, con olio
extravergine di oliva, sale marino, poco pepe e della scorza di limone, che
dona un bel profumo e una nota di freschezza.
A comporre poi l’insalata, l’orzo perlato, cotto in modo
tradizionale, in acqua e le zucchine romanesche e i cipollotti di Tropea,
entrambi saltati in padella, ancora una volta solamente con olio extravergine,
sale marino e pepe.
Come condimento finale, null’altro se non il fondo di
cottura del pesce e delle verdure, in modo da non disperdere nemmeno la più
piccola stilla di sapore, con l’aggiunta di qualche fogliolina di menta romana
fresca, che porta il suo inconfondibile profumo.
Concludo dicendovi che, al di là delle quantità indicate,
valutate per bene l'equilibrio di tutti gli ingredienti, cosa fondamentale per
evitare la prevalenza dell'uno sugli altri.
Ingredienti (per 4 persone)
- Due etti di polpa di ricciola di fondale
- Un etto di zucchine romanesche
- Un etto di cipollotti di Tropea
- Quattro cucchiai di orzo perlato
- Un cucchiaino di scorza di limone grattugiata
- Un cucchiaino di menta romana fresca tritata
- Sei cucchiai di olio extravergine d'oliva
- Sale marino
- Pepe nero
Partite con le verdure, eliminando dalle zucchine
romanesche la parte iniziale e quella finale, e poi tagliandole a dadini, di
circa mezzo centimetro di lato, cercando per quanto possibile di fare in modo
che siano tutti uguali, per forma e dimensione.
Pulite poi i cipollotti, eliminando ancora una volta le
due estremità e, se questo fosse troppo secco,
anche lo strato più esterno.
Tagliate i cipollotti a metà nel verso della lunghezza,
poi dalle due metà ricavate delle fettine spesse circa mezzo centimetro, che
poi taglierete trasversalmente con tagli distanziati sempre di mezzo centimetro.
In questo modo, in virtù della struttura interna dei cipollotti, otterrete dei
piccoli pezzi, sicuramente più piccoli di quelli ricavati dalle zucchine, cosa
positiva dato che i cipollotti dovranno percepirsi quasi come un retrogusto.
Prendete una padella anti-aderente, metteteci tre
cucchiai di olio extravergine e portatela sul fuoco, a fiamma media.
Quando l’olio è caldo, ma non bollente, unite zucchine e
cipollotti, facendoli saltare fino a quando non saranno cotti, ma ancora
piuttosto croccanti, salandoli e pepandoli verso metà cottura.
Spegnete la fiamma, fate intiepidire e poi travasate le
verdure in una ciotola dove poi unirete tutti gli altri ingredienti, avendo
cura di trasferire nella ciotola anche il loro fondo di cottura.
Dedicatevi ora alla ricciola, che normalmente viene
venduta in tranci - la ricciola di fondale è normalmente piuttosto grossa - per
cui non la dovrete sfilettare, ma semplicemente ricavare dai tranci solamente
la polpa, eliminando pelle, lische e cartilagini, polpa che poi peserete alla
quantità indicata.
Tagliate la polpa in cubetti di circa un centimetro di
lato - il pesce è l’ingrediente principale, per cui, anche nella dimensione,
dovrà notarsi più degli altri - poi prendete la stessa padella dove avete cotto
le verdure, aggiungeteci gli altri tre cucchiai di olio extravergine e
riportatela sul fuoco.
Fate scaldare l’olio, quindi unite la ricciola, salatela
e pepatela leggermente, poi fatela saltare a fiamma vivace per non più di tre
minuti, durante i quali vedrete che il pesce rilascerà i suoi liquidi interni.
Quando il pesce è quasi pronto, unite la scorza di limone
grattugiata, ricavandola con una grattugia adatta, come ad esempio quella a
lama fine della Microplane.
Terminate la cottura, quindi spegnete la fiamma, fate
intiepidire il pesce e poi travasatelo nella ciotola con le verdure, ancora una
volta con tutto il suo fondo di cottura, liquido incluso, che tanto poi vedrete
sarà assorbito dall’orzo.
Cuocete ora l’orzo, dopo averlo lavato e mondato, in acqua
a bollore e leggermene salata, seguendo le indicazioni sulla sua confezione -
nel mio caso circa venti minuti dalla ripresa del bollore - quindi scolatelo,
passatelo rapidamente in acqua fredda per bloccarne la cottura, scolatelo
nuovamente, facendolo asciugare per bene.
Unite gradualmente l’orzo nella ciotola con gli altri
ingredienti, mescolando di volta in volta, in modo da poter valutare
l’equilibrio complessivo dei diversi elementi, ma anche scegliendo la quantità
finale di orzo in base al vostro personale gusto.
Quando l’equilibrio vi soddisfa, unite la menta romana,
che avrete tritato grossolanamente al coltello, mescolando per bene in modo da
armonizzare tutti gli ingredienti.
Bene, non resta che impiattare, cosa che potrete fare
aiutandovi con un coppapasta, che vi
aiuterà nel dare una forma precisa all'insalata.
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