Ingredienti (per una "inversione")
- Un peperone lungo (non facile da trovare, alla peggio usatene uno normale)
- Un calamaro piccolo
- 5 o 6 cucchiai di pane grattugiato (meglio se fatto da voi)
- 5 o 6 pomodorini ciliegino
- Mezzo spicchio d'aglio
- Un cucchiaio di prezzemolo tritato
- Un cucchiaio di uva sultanina
- Olio extra-vergine d'oliva
- Sale e pepe
Mettete a bagno l'uvetta in mezzo bicchiere di acqua fredda.
Se avete tenuto da parte un po' di pane vecchio, casareccio, fatevi il pane grattugiato in casa, usando però solo la mollica, togliendo la crosta e passando il tutto nel mixer ad alta velocità (quello che si usa per macinare caffè e frutta secca, per capirci), altrimenti usate quello comprato.
Tritate il prezzemolo e l'aglio al coltello (non tritate mai erbe ed odori con il mixer, a meno che non abbiate qualche sentimento di vendetta contro di loro; il mixer non trita, spappola).
Tagliate a piccoli pezzi il calamaro, tenendo da parte i tentacoli, che cuocerete interi e li userete per guarnire.
Tagliate i pomodorini prima a fettine e poi, ciascuna fettina, a pezzetti (il pomodorino, oltre ad aggiungere un po' di sapore e di colore, mantiene umido, grazie al suo liquido,il ripieno).
Mettete il pane grattato in una ciotola, insieme al prezzemolo e all'aglio tritati, al calamaro tagliato a pezzeti, ai pomodori anch'essi tagliati e, infine, all'uvetta che avrete scolato ed asciugato.
Aggiustate di sale e di pepe ed amalgamate il tutto con l'olio extra-vergine. Non siate risparmiosi, pensando che sia solo l'olio ad ingrassare (tanto ci pensa tutto il resto), e mettetene almeno 6 o 7 cucchiai, in modo che l'impasto risulti "morbido", evitando di farvi ritrovare, a fine cottura, con un ripieno secco e "gnecco" (parola che non esiste ma, non so per quale ragione, a me rende perfettamente l'idea).
Togliete al peperone la parte con il picciuolo, facendo un taglio obliquo, in modo che quando il peperone è coricato, la sua apertura non sia perpendicolare (boh, non so se mi sono spiegato...).
Togliete con cautela i semi ed i filamenti interni e, finalmente, riempite il peperone con l'impasto che avere preparato. Considerate che l'impasto non si gonfierà molto durante la cottura, per cui potete riempire per bene, pressando in modo che il ripieno arrivi sino alla punta del peperone e, dalla parte opposta, quasi al bordo.
Mettete il peperone in una teglia leggermente unta d'olio, date una salate in superficie, sistemate il "tappo" al peperone ed infornate a 180° per un'oretta circa (il peperone dovrà risultare morbido e "raggrinzito").
Spegnete e fate freddare prima di servire (al massimo servitelo leggermente tiepidino, sicuramente non caldo).
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