Ingredienti (per 4 persone)
- Pasta fatta in casa (qui la mia ricetta)
- Un filetto di salmone fresco
- Un etto e mezzo di ricotta (pecora, mucca, mista,....insomma quella che vi piace)
- Mezza bustina di pistacchi sgusciati (non salati, ovviamente)
- Origano e timo freschi (per il ripieno)
- Rosmarino e timo freschi (per il condimento)
- Mezzo bicchiere di vino bianco
- Sale e pepe
- Olio extra-vergine di oliva
- 50 grammi di burro
- Parmigiano reggiano grattugiato
Preparate la sfoglia per la pasta (nel caso seguite la mia ricetta) oppure, se proprio andate di fretta, comprate la sfoglia già fatta (quella che si usa per le lasagne, per capirci), avendo però cura di prendere quella fresca e non quella secca (meglio specificare, non si sa mai...).
Pulite il filetto di salmone (se possibile prendete il filetto e non i tranci, che hanno più scarti) dalle lische residue e dalla pelle. Se togliere la pelle vi risulta ostico (vi serve comunque un coltello molto affilato), potete toglierla dopo la cottura.
Tagliate il filetto a pezzi piuttosto grossi, prendete una padella, aggiungete 3 o 4 cucchiai di olio extra-vergine di oliva, fatelo scaldare e poi mettete il salmone e fatelo rosolare, poi salate e pepate e sfumate con il vino bianco.
Fate evaporare il vino e spegnete (il salmone deve cuocere giusto 3 o 4 minuti, non di più).
Tritate i pistacchi nel mixer (quello ad alta velocità, che si usa per il caffè e la frutta secca) fino a ridurli in polvere.
Mettete il salmone nel mixer (quello normale, tipico dei robot da cucina), unite la ricotta, i pistacchi, l'origano ed il timo freschi, che avrete prima tritato al coltello e fate andare il mixer fino ad ottenere una crema omogenea. Aggiustate di sale se serve.
Stendete la pasta (sottile; se avete la macchina per stendere, la classica Imperia, per capirci, usate la tacca subito sopra allo zero) e poi disponete un cucchiaio di ripieno a distanza costante (seconda foto).
Ovviamente non esiste una regola particolare, per cui la quantità di ripieno e la distanza tra una cucchiata e l'altra dipendono da quanto grossi volete fare i ravioli. Insomma, fate come vi pare.
Ricoprite la sfoglie con il ripieno con un'altra sfoglia, avendo cura di far uscire l'aria che inevitabilmente si creerà intorno al ripieno. Con le dite fate aderire per bene le due sfoglie di pasta e poi, con una rotella o con uno stampino per ravioli, tagliate la pasta nella misura scelta.
Fate riposare i ravioli cospagendoli con un po' di semola (terza foto).
Per cuocere i ravioli, l'ideale è una grande padella anti-aderente, dove i ravioli rimangono ben distanziati fra loro ma, naturalmente, potete usare anche una normale pentola, basta che sia grande.
Portate l'acqua a bollore, salatela e mettete i ravioli a cuocere. Il tempo di cottura, se avete steso la pasta sottile, sarà di circa 8/9 minuti per averli belli al dente.
Tanto che i ravioli si cuociono, mettete a sciogliere il burro in un padellino con qualche rametto di origano e di timo, entrambi freschi. Fate sciogliere il burro, a fuoco basso, e fatelo spumeggiare per un paio di minuti in modo che le erbe lo insaporiscano per benino.
Scolate i ravioli con il mestolo (non usate mai lo scolapasta, come per la pasta tradizionale, altrimenti c'è il rischio che i ravioli si rompano), metteteli nei piatti dove li servirete e poi, su ciascun piatto, versate due o tre cucchiai del burro fuso ed una spolverata di parmigiano.
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