La primavera
è inoltrata, l’estate si avvicina (insomma) e, quindi, abbandono piano piano le
ricette invernali per passare a qualcosa di più fresco e leggero.
Ingredienti
(andate ad occhio, considerando 5 filetti a persona)
- Un trancio di pesce spada, tagliato ad uno spessore di un paio di centimetri
- Un limone (meglio se non trattato)
- Un arancio (meglio se non trattato)
- Qualche foglia di menta
- Sale e pepe
- Olio extra-vergine di oliva
- Un melone bianco
- Aceto balsamico (opzionale)
Prendete,
dalla vostra pescheria di fiducia, un trancio di pesce spada tagliato ad un
paio di centimetri di spessore. Fatevelo tagliare espressamente per voi, dato
che le fette già tagliate che normalmente si trovano hanno uno spessore
decisamente inferiore.
Con un
coltello ben affilato, togliete la pelle del pesce spada e ricavate dal trancio
i filetti, che devono avere uno spessore al massimo di mezzo centimetro (per
capirci, appoggiate il trancio sul tagliere e tagliatelo come tagliereste un
filone di pane).
Prendete il
limone e l’arancio e, usando un pelapatate o un coltellino affilato, rimuovete
la scorza, facendo ben attenzione a non prendere anche la parte bianca.
Tagliate la
scorza in striscioline molto sottili, come se doveste fare una julienne, e mettetene da parte qualcuna
per la guarnizione del piatto (prendete ovviamente quelle venute meglio, per
regolarità e lunghezza).
Tagliate a
metà il melone, togliete i semi aiutandovi con un cucchiaio, ricavatene delle
fette di forma tradizionale e poi, tolta la buccia alle fette, tagliatele in
fettine sottilissime. Calcolate una ventina di fettine a testa, da disporre
come base per il pesce spada.
Il melone
che vi avanza, inutile dirlo, ve lo mangiate tanto che state lì, in cucina, a
trastullarvi.
In una
padella antiaderente mettete 5 o 6 cucchiai di olio extra-vergine, le
striscioline di agrumi appena tagliate e le foglioline di menta.
Portate sul
fuoco, con la fiamma bassa, e fate scaldare piano piano l’olio, in modo che
agrumi e menta possano rilasciare i loro aromi. Quando vedete che gli agrumi
cominciano a colorirsi, toglieteli dall’olio, insieme anche alla menta, alzate
la fiamma e disponete i filetti di spada ben separati tra loro (meglio cuocerli
in più passate che ammassarli l’uno sull’altro).
Salate e
pepate i filetti e fateli cuocere, senza coperchio, per un paio di minuti,
senza girarli, fino a quando la parte superiore non raggiunga un colore rosa
pallido. In altre parole, i filetti dovranno risultare croccanti nella parte a
contatto della padella e appena cotti in quella superiore.
Se lo fate, però, che sia aceto balsamico vero e non quegli intrugli che si trovano nei supermercati a prezzi da bibita gassata. Come ho più volte suggerito, vale la pena investire 10/15 euro per un aceto balsamico buono, invecchiato sui 5 anni (quelli invecchiati più a lungo costano ovviamente di più, ma sono anche più impegnativi da usare, visto che il loro sapore è molto intenso), soprattutto considerando che il balsamico si usa sempre in piccole quantità, per cui vi durerà piuttosto a lungo, cosa che rende gisutificabile la spesa.
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