E con questa siamo alla terza contaminazione della cucina nostrana con elementi di quella turco-ottomana, conseguenza del mio piacevolissimo soggiorno ad Istanbul, del quale ho narrato qualcosa in questo post.
Questa volta, però, ho invertito la contaminazione, prendendo un piatto tipico della Turchia e reinterpretandolo alla luce delle caratteristiche della cucina italiana, al contrario di quanto, invece, avevo fatto in precedenza con questa ricetta e con quest'altra.
Prima di partire, una piccola precisazione sulla Moussaka, che nella sua interpetazione greca prevede l'uso della besciamella, mentre in quella turca questa non è presente ed il piatto, di fatto, è l'unione di melanzane e carne macinata.
Aggiungo anche, in piena serenità, che il piatto l'ho preparato anche per consumare un po' di ingredienti, i quali, rimasti in frigo da qualche giorno, mi imploravano di non essere lasciati morire senza poter assolvere al loro dovere.
Ingredienti (le quantità sono indicative)
- Pasta per fare il pane o la pizza (potete usare questa ricetta)
- 4 o 5 melanzane lunghe
- 250 grammi di carne di manzo macinata
- Pomodori rossi disidratati (per il procedimento, leggete qui)
- 50 grammi di parmigiano Reggiano grattugiato
- 200 grammi di ricotta (del tipo che vi piace di più)
- Sale e pepe
- Olio extra-vergine di oliva
- Un paio di spicchi d'aglio
Per la quantità di pasta di pane, potente usare la metà delle quantità riportate nella mia ricetta del pane, ma ovviamente il mio suggerimento è di usare la quantità descritta e poi, con la pasta avanzata, ci fate qualche altra cosa.
Per quanto riguarda i pomodori rossi, visto che la loro disidratazione richiede motlo tempo, potete usarli nel modo tradizionale, tagliandoli a pezzi e cuocendoli in padella, con un po' d'olio extra-vergine ed a fiamma viva, in modo da fargli tirar fuori l'acqua. La cottura dovrà comunque essere breve.
Bene, allora partiamo con le melanzane, che taglierete prima a dischi, dello spessore di circa un centimetro, e poi ogni disco in cubetti.
Fate poi scaldare, in una padella anti-aderente, qualche cucchiaio di olio extra-vegine al quale avrete aggiunto, a freddo, un paio di spicchi d'aglio sbucciati e leggermente schiacciati (si fa con il palmo della mano).
Quando l'aglio è colorito, toglietelo ed aggiungete le melanzane e fatele cuocere a fiamma vivace e senza coperchio. Tenete presente che, all'inizio, le melanzane assorbiranno tutto l'olio presente, per cui vi potrebbe venire la tentazione di aggiungerne altro. Non fatelo, dato che dopo un po' le melanzane cominceranno a rilasciarlo ed il tutto risulterà, alla fine, unto al punto giusto.
Spegnete il fuoco quando le melanzane saranno cotte, ma non spappolate e fatele freddare.
Prendete un altro padellino, aggiungete anche qui un paio di cucchiai di olio extra-vergine, scaldatelo ed aggiungete la carne macinata. Salatela e fate cuocere giusto il tempo per farle cambiare colore in modo uniforme. Ci vorrano al massimo un paio di minuti.
A questo punto, riunite le melanzane e la carne macinata in una insalatiera, aggiungeteci il parmigiano grattugiato, la ricotta ed i pomodori tagliati a pezzi (disidratati o cotti che siano). Amalgamate per benino e, nel caso, regolate di sale e date anche una bella macinata di pepe.
Prendete una teglia tonda con i bordi alti e foderatela con un disco di pasta di pane, con un diametro sufficiente da coprire anche i bordi e tale da ricadere anche all'esterno di essi (come mostrato nella terza foto).
Riempite con l'impasto di melanzane e poi fate un secondo disco di pasta di pane e poggiatelo sopra al tutto. Con un paio di forbici rifilate i bordi in eccesso, lasciando circa un centimetro di pasta al di fuori dei bordi.
Prendete la parte di pasta che fuoriesce dai bordi e rivoltatela all'interno, in modo da sigillare per benino i due dischi di pasta e, al contempo, fare una sorta di bordo più spesso lungo tutta la circonferenza della torta (seconda foto).
Spennellate tutto il coperchio della torta, usando le dita o un pennellino, con olio extra-vergine.
Accendete il forno e scaldatelo a 220°, quindi infornate per una quarantina di minuti e, comunque, fino a quando il tutto avrà assunto un bel colore dorato.
Spegnete, tirate fuori e fate freddare per una mezz'ora prima di servire e, mentre ve la mangerete con i vostri ospiti, datevi un tono descrivendo, con fare saccente, le meraviglie della cucina turco-ottomana e di come questa possa essere reinterpretata con successo.
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