Volevo chiamare questo piatto "La Sicilia, nei peperoni e nel pane", poi ho pensato che avrei prestato il fianco a commenti poco benevoli, tutti più o meno indirizzati al mio delirio linguistico quando si parla di cose da mangiare, per cui alla fine non ho avuto le palle e sono andato sul classico.
Semmai farete questa ricetta, sappiate però che vi autorizzo fin d'ora ad usare, con i vostri ospiti, il nome che io non ho avuto il coraggio di usare...
Comunque, menate sul nome a parte, rieccomi con gli ingredienti che, soprattutto d'estate, amo di più.
I peperoni, la ricotta di bufala, il tonno, i capperi, le olive,....insomma, le solite note, per una composizione che, spero, sia un po' diversa dalle altre.
Poca cottura, solo per i peperoni, e tutto il resto lavorato a crudo, per un piatto fresco e estivo, buono come antipasto, ma perfetto anche come secondo o, se volete osare, anche per uno spuntino fuori orario.
Per le dosi, tenete presente che con un peperone di quelli lunghi, nome in codice "peperone corno di bue", ci fate due involtini, mentre con un peperone tradizionale, se bello grosso, ne vengono quattro.
Per il ripieno, invece e oltre alle considerazioni che farò dopo, considerate un cucchiaio bello colmo per ogni involtino.
Ingredienti (per le dosi, leggete sopra)
- Peperoni, meglio quelli lunghi, ma vanno bene anche quelli classici
- Ricotta, possibilmente di sapore deciso, quindi bufala o al più pecora
- Capperi, meglio sott'olio o, se non li trovate, sotto sale
- Olive taggiasche o di Gaeta
- Pomodorini dolci (datterino o ciliegino di Pachino)
- Filetti di tonno in olio d'oliva (io ho usato quelli prodotti da Battista Delfino)
- Origano fresco
- Basilico fresco
- Uno spicchio d'aglio
- Olio extra-vergine di oliva
- Sale e pepe
Partite con i
peperoni, l'unica cosa da cuocere, arrostendoli secondo i suggerimenti
riportati in questa
ricetta.
L'unica
accortezza deve essere quella di tagliarli a misura tale da poter poi fare gli
involtini, per cui se avete scelto i peperoni lunghi, li taglierete a metà, nel
verso della lunghezza, mentre se avete preferito i peperoni tradizionali,
allora potete tagliarli in quattro spicchi.
Tanto che i
peperoni i cuociono, prendete una terrina e metteteci la ricotta, i pomodorini
tagliati a piccoli dadini, i capperi, le olive, che avrete denocciolato e
tagliato grossolanamente in pezzi, ed un trito fatto con le foglie di origano e
di basilico.
Aggiungete poi
un bel filo di olio extra-vergine, una generosa macinata di pepe nero ed un po'
di sale.
Mescolate per
benino, usando un cucchiaio di legno, fino a quando il tutto non sarà ben
amalgamato.
Come per tutti
i ripieni, non esiste una regola ferrea sulle quantità dei singoli ingredienti
e, al contrario, dovrete abituarvi a valutare ad occhio l'armonia del tutto,
cosa che implica che non ci sia nessun ingrediente che prevalga sugli altri.
Se proprio vi
serve un aiutino, diciamo che, per un paio di cucchiai di ricotta,
calcolate un cucchiaino scarso di capperi, un cucchiaino di olive e due
cucchiaini di dadini di pomodoro. Ripete, prendetelo solamente come una indicazione,
ma poi regolatevi in base al vostro occhio.
Bene, dopo il
noioso, e forse pure saccente, approfondimento, assaggiate il composto e, nel
caso, regolate di sale.
A questo punto
ritornate ai peperoni e, quando saranno cotti e si saranno freddati nel
sacchetto, spellateli delicatamente e metteteli, belli distesi, sul tagliere o
sul piano di lavoro.
Mettete una
bella cucchiaiata di ripieno vicino all'estremità più larga di ciascun filetto
di peperone, e poi create l'involtino, arrotolando ogni filetto a partire da
dove sta il ripieno.
Fissate ogni
involtino con uno stuzzicadenti, in modo che non si riapra.
Bene, gli
involtini sono pronti, e potete passare alle fette di pane, per le quali potete
usare, indifferentemente, o del pane casareccio o il fondo di un panino,
possibilmente tondo e non troppo grande.
Prendete una
padella anti-aderente, metteteci qualche cucchiaio d'olio d'oliva e portatela
sul fuoco.
Quando l'olio
sarà ben caldo, metteteci le fette di pane e fatele dorare. Se avete scelto il
fondo di un panino, allora lo potrete dorare solo dal lato della mollica,
altrimenti, nel caso abbiate usato pane casareccio, lo farete da entrambi i
lati, eventualmente aggiungendo ancora un po' d'olio al momento di girare le
fette.
Quando il pane
è pronto, e se vi ci piace, potrete strofinare ogni fetta con uno spicchio
d'aglio sbucciato, un po' come quando fate la bruschetta.
Ci siamo, non
rimanendo da fare che impiattare, disponendo gli involtini, direi non più di un
paio a persona, e vicino la fetta di pane, sulla quale metterete un po' di
capperi, di olive e i filetti di tonno.
Qualche
fogliolina di origano sul panino, anzi sul mezzo panino, e, se volete, anche un po' di scorza di limone
tagliata alla julienne.
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