Si lo so, da una parte professo la mia avversione alle mode gastronomiche, come ad esempio quella sull'abuso di rughetta,
e dall'altra propongo una ricetta che associa un cefalopode con il
pecorino, associazione che, ahimé, sta prendendo rapidamente piede.
Chiedo venia, ma almeno ho provato ad aggiungerci i peperoni, tanto per tentare una modesta autodifesa.
Ingredienti (per 5 persone)
- Mezzo chilo di vermicelli (o altro formato, come preferite)
- Mezzo chilo di totani
- Due peperoni rossi
- Pecorino romano grattugiato
- Mezzo bicchiere di vino bianco (buono)
- Olio extra-vergine
- Sale e pepe
Come al solito, almeno per me, cottura separata degli ingredienti, che saranno uniti solo al momento del condimento.
Si parte con i peperoni, che pulirete dai semi e dalle coste interne e taglierete alla julienne, ricavandone delle listarelle sottili e di circa cinque centimetri di lunghezza.
Rimuovete
dai totani eventuali residui che il vostro pescivendolo ha lasciato,
tipicamente occhi e becco centrale, e poi tagliateli, separando i
tentacoli dalla testa, tagliando quest'ultima in grossi pezzi, mentre i
tentacoli li separerete in due o quattro parti, nel verso della
lunghezza.
Prendete
poi una padella, ampia al punto da poter contenere anche la pasta per
la mantecatura finale, e versateci abbondante olio extra-vergine (per
abbondante intendo almeno otto cucchiai), poi portatela sul fuoco e,
quando l'olio è caldo, ma non bollente, unite i peperoni, salateli e
fateli cuocere a fuoco vivace, girandoli spesso, fino a quando saranno
morbidi, ma con ancora un residuo di croccantezza.
Spegnete il fuoco, togliete i peperoni, usando un mestolo bucato, ma lasciate l'olio sul fondo.
Riportate sul fuoco, fate nuovamente scaldare l'olio e poi unite i totani.
Fateli
rosolare per qualche minuto, poi unite il vino bianco e salateli.
Coprite con il coperchio e fate cuocere fino a quando i totani saranno
morbidi - circa una ventina di minuti - girando ogni tanto ed avendo
cura che, a fine cottura, sul fondo sia rimasto un bel po' di sughetto,
che insaporirà la pasta e ne garantirà la mantecatura.
Mettete sul fuoco l'acqua per la pasta, ricordando i princìpi generali, e quando bolle buttate i vermicelli.
Poco prima della fine della cottura, pendete una tazza dell'acqua di cottura e tenetela da parte per la matencatura.
Tanto
che la pasta si cuoce, unite i peperoni ai totani e preparate il
pecorino grattugiato, al quale unirete una generosa macinata di pepe
nero.
Scolate
la pasta, senza eccedere nell'asciugatura, e versatela nella padella
con il condimento. Riportate sul fuoco, a fiamma vivace, e mescolate
rapidamente, unendo anche il pecorino.
Valutate
se sia il caso di aggiungere anche parte dell'acqua di cottura messa da
parte, cosa che normalmente suggerisco di fare, in modo che l'ulteriore
amido consenta una mantecatura perfetta.
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