7 agosto 2012

Le mie ricette - Budino di patate e cipolle di Tropea, con acciughe e capperi


Questa ricetta è un derivato di un’altra, che non pubblico, per noia, dato che si tratta dei soliti peperoni tondi ripieni, per la quale mi era avanzato del ripieno, che ho appunto usato per questo budino.

E’ un budino semplice, solo con ingredienti base, senza leganti, per non intaccare il sapore, ma che per contro richiede un minimo di accortezza, soprattutto al momento di toglierli dagli stampi.

Ingredienti (quantità ad occhio, anche in base alla dimensione degli stampi)
  1. Patate, meglio se a pasta gialla
  2. Cipolle di Tropea
  3. Acciughe
  4. Capperi sotto sale
  5. Basilico fresco
  6. Sale e pepe
  7. Olio extra-vergine d’oliva
  8. Burro (per ungere lo stampo)
  9. Pangrattato (sempre per lo stampo)

Partite mettendo a lessare le patate, con la buccia, in abbondante acqua fredda leggermente salata.

Portate a bollore e fate cuocere fino a quando le patate saranno ben mordide.

Tanto che le patate si lessano, pulite le cipolle – considerate una cipolla per ogni due patate – rimuovendone gli strati esterni e poi tagliatele a fette.

Prendete una padella, meglio se anti-aderente, metteteci un paio di cucchiai d’olio extra-vergine e portatela sul fuoco, a fiamma media.

Quando l’olio comincia a scaldarsi, unite le cipolle, salate e pepate, coprite con il coperchio, abbassate la fiamma al minimo e fate appassire le cipolle, poi spegnete e fate freddare.

Quando le patate sono cotte, scolatele, fatele intiepidire un po’, giusto per non lasciarci attaccate le vostre dita quando le sbuccerete, poi sbucciatele, riducetele in pezzi e mettetele nel mixer.

Tritate grossolanemente le acciughe ed i capperi, che ovviamente avrete prima lavato per bene, per eliminare il loro sale, e poi asciugato, ed unite il tutto alle patate che aspettano nel mixer.

Unite anche le cipolle e le foglioline di basilico, tagliate grossolanamente o spezzate con le mani.

Date un macinata di pepe nero, aggiungete quattro cucchiai d’olio e fate andare il mixer alla massima velocità.

Vedrete che il mixer farà un po’ fatica, dato che l’impasto è piuttosto denso e così deve essere, altrimenti, dopo la cottura, il budino potrebbe non essere in grado di sostenersi.

Quando il tutto sarà ben ridotto in crema, toglietelo dal mixer e mettetelo in una terrina. Regolate di sale e date un’ultima mescolata al tutto.

Prendete ora gli stampini, ungeteli all’interno con un po’ di burro, poi metteteci un cucchiaino di pangrattato e, ruotando gli stampi, fate aderire il pangrattato su tutta la superficie interna, poi rovesciate gli stampini ed eliminate il pangrattato in eccesso.

Usando un cucchiaio, ma se l’avete anche una sacca da pasticcere con il beccuccio largo, riempite delicatamente gli stampi, avendo cura che l’impasto scenda lentamente, senza intaccare lo strato di pangrattato che riveste l’interno.

Distribuite altro pangrattato sulla sommità dei budini, distribuendolo in modo uniforme, poi date un filo d’olio sul pangrattato, in modo che questo risulti ben bagnato e, di conseguenza, non si secchi durante la cottura.

Infornate a 200° per una ventina di minuti, poi spegnete, tirate fuori e fate freddare.

Dato che l’impasto del budino è mordibo, e senza particolari leganti, come ad esempio l’uovo, vi suggerisco, prima di togliere i budini dagli stampi, di mettere questi ultimi in freezer per una mezz’ora, in modo che il budino possa rassodarsi al massimo.

Trascorsa la mezz’ora, tirate fuori gli stampi, passate la lama di un coltellino tutt’intorno ai bordi degli stampi, in modo da staccare i budini da questi ultimi, poi girate gli stampi su un piatto e, aiutandovi con qualche colpettino, fate uscire i budini.

Sembra complicato ma non lo è. Serve solo un po’ di accortezza.

Al momento di servirli, se volete, potete scaldare leggermente i budini nel forno ma, mi raccomando, che siano al più tiepidi.

Impiattate e guarnite come meglio credete, poi allegramente in tavola.

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