Dopo aver dato degno utilizzo al mezzo chilo di alici
prese da Peppinello, in questa
ricetta e in quest’altra,
ecco il loro canto del cigno, in un calzone fritto - tanto buono, quanto
calorico – con un ripieno un po’ diverso dal solito.
Prima di partire, aggiungo solo che, come formaggio,
potete usare quello che avete in casa, cercandone comunque uno dal sapore
deciso, come ad esempio una caciotta di pecora semi-stagionata ma, al tempo
stesso, morbida.
Ingredienti (per ogni calzone)
- Pasta lievita (qui la mia ricetta)
- Sei alici
- Tre fiori di zucca
- Tre cucchiai di formaggio grattugiato (io ho usato una caciotta di pecora)
- Qualche fogliolina di basilico fresco
- Olio extra-vergine d’oliva
- Olio per friggere (oliva o arachide)
- Sale e pepe
Per la pasta lievita, naturalmente, potete seguire la
mia ricetta, la vostra oppure, beata pigrizia, comprarla in qualche forno.
Bene, quale che sia il modo in cui siete venuti in
possesso della pasta, mettetela da parte e dedicatevi alla pulizia delle alici,
rimuovendo per prima la testa, poi le interiora e, infine, la lisca centrale
(vedrete che, con un po’ di pratica, è un’operazione facile) e, infine,
sciacquatele sotto l’acqua corrente e fatele asciugare per bene.
Pulite poi i fiori di zucca, rimuovendo il gambo, la
parte dura che collega quest'ultimo ai petali e il pistillo. In pratica salvate
solamente i petali, uniti tra loro, che aprirete facendo un taglio dalla loro
base fino alla cima, così da ritrovarvi con il fiore bello aperto.
Prendete infine il formaggio e, usando una grattugia a
lama larga, riducetelo in scaglie. Se non avete la grattugia, lavorate di
coltello ma, mi raccomando, fate pezzetti piccoli, in modo che il formaggio
possa sciogliersi a dovere durante la cottura.
Bene, per il ripieno siamo a posto, per cui ritornate
alla pasta lievita e ricavatene delle palle del diametro di circa otto
centimetri.
Prendete ogni palla, mettetela sul piano di lavoro e
schiacciatela in modo da ottenere un disco di circa quindici centimetri di
diametro e poi, sulla metà di ogni disco, disponente le alici, i fiori di zucca,
qualche fogliolina di basilico, spezzettata con le mani, ed il formaggio, il
tutto secondo le quantità riportate all’inizio (vedi terza foto).
Salate e pepate, poi bagnate, usando le dita, tutto il
bordo del disco di pasta, in modo che possa aderire meglio in fase di chiusura,
prendete la metà dove non c’è l’impasto, sollevatela e rivoltatela in modo che
copra quella con l’impasto.
Fate aderire per bene i bordi, premendo con le dita, poi
fate un ulteriore orlo, ripegando il bordo su se stesso, in modo da sigillare
definitivamente il calzone, premendo nuovamente, sempre con le dita umide.
Il calzone dovrebbe apparire come nella seconda foto.
Ci siamo, non resta che friggere, seguendo
le solite regole, per cui metete abbondante olio per friggere in una
padella adatta, portate sul fuoco e, quando l’olio è a circa 160° (sul
termometro non dirò più nulla), friggete i calzoni uno alla volta, massimo due
se la padella è bella ampia e l’olio è tanto.
Fate friggere da entrambi i lati - il calzone galleggia,
per cui anche se mettete tanto olio, il calzone non sarà mai immerso
completamente – poi scolate e mettete i calzoni su di un piatto sul quale
avrete messo qualche foglio di carta da cucina o per fritture.
Fate riposare i calzoni giusto cinque minuti, più che
altro per non ustionarvi quando li addenterete, poi impiattate e portate in
tavola.
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