Avere la passione della cucina ha un piacevole effetto
collaterale, quello di ricevere esclusivamente regali e pensierini di impronta
gastronomica, che raggiugono un valore per me notevole quando questi regali
sono “pensierini di viaggio”, che mi
permettono di sperimentare qualcosa con ingredienti che, altrimenti, non
userei.
Questa volta il pensierino è stato un formaggio di capra
olandese, il Polder
Gold di Henri Willig, che pur
avendo la stessa ed unica forma di tutti i formaggi olandesi - questo per me
rimane uno dei più grandi misteri dell’umanità – si è rivelato notevole.
Visto che avevo ancora qualche fico, prossimo al fine vita,
ho deciso per un carpaccio, consumato a pranzo, in beata solitudine, mentre
moglie, figli e cognati se ne stavano bellamente in spiaggia.
Ingredienti (per un carpaccio come in foto)
- Un paio di fichi (o uno particolarmente grande)
- Cinque fette di formaggio di capra
- Un cucchiaino colmo di granella di nocciole
- Un cucchiaino di miele
- Qualche fogliolina di menta fresca
- Pepe nero
- Olio extra-vergine d’oliva (opzionale)
Preprazione velocissima, come spesso accade per tutte le
preparazioni a crudo.
Pulite i fichi usando un panno umido, in modo da
eliminare ogni residuo dalla loro buccia.
Tagliate il formaggio e fettine e, sempre a fettine, ma
un po’ più spesse, tagliate anche i fichi, lasciando loro la buccia, in modo da
avere un migliore cromatismo (i colori sono importanti anche in cucina).
Tritate grossolanamente, usando il coltello, le
foglioline di menta.
Bene, potete impiattare, disponendo alternativamente le
fettine di formaggio e di fichi, sulle quali, poi, distribuirete la granella di
nocciole, le foglioline di menta e, infine, il miele, facendolo cadere a filo,
aiutandovi con un cucchiaino.
Se volete – dipende dai vostri gusti, in non l’ho fatto –
potete, a completamento del carpaccio, anche far cadere qualche goccia di olio
extra-vergine.
Fatto.
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