Devo dire che, complice questo caldo insopportabile, mi
sono dovuto fare violenza per preparare un piatto di carne.
Non sapendo di preciso cosa fare, mentro girovagavo senza
meta tra gli scaffali del supermercato, mi sono lasciato guidare dal colpo
d’occhio, che ha voluto che scegliessi un filetto di vitellone e della panna
fresca, con l’idea di fare un qualcosa che fosse a metà tra una cottura a bassa
temperatura, già usata per questa ricetta e per quest’altra, ed una
tradizionale.
Come accompagnamento, sempre guidato dalla casualità, mi
è caduto l’occhio su un mix di riso basmati e graminacea selvatica canadese
(non mi chiedete cosa sia, mentre scrivo sto semplicemente leggendo l’etichetta
sulla scatola), della linea Fiorfiore della COOP.
Ingredienti (per le quantità, tutto dipende dalla quantità di
filetto)
- Filetto di vitellone
- Panna fresca
- Una bustina di zafferano
- Qualche foglia di alloro
- Qualche foglia di salvia
- Un paio di rametti di rosmarino
- Un cucchiaio di grani di pepe nero
- Qualche rametto di timo
- Un peperone
- Una cipolla (io ho usato quella di Tropea)
- Olio extra-vergine d’oliva
- Sale e pepe
- Burro (per ungere gli stampi, se li usate)
- Mezzo cucchiaino di farina
Partite con il filetto, che richiede la cottura più
lunga, inclusa una fase di marinatura
nella panna.
Per prima cosa, quindi, prendete una casseruola dove i
filetti possano stare su di un solo strato e senza lasciare troppi spazi vuoti,
in modo da poter limitare la quantità di panna da utilizzare.
Mettete quindi i filetti nella casseruola e poi versateci
la panna fresca, in modo che i filetti ne siano completamnte coperti, per
almeno un centimetro oltre la parte superiore della carne.
Unite alla panna le foglie di alloro, quelle di salvia, i
rametti di rosmarino, i grani di pepe nero e, infine, salate usando del sale
grosso.
Coprite con il coperchio, mettete in frigo e lasciate per
un’oretta.
Tanto che il filetto riposa nel frigo, pulite il peperone
e la cipolla, e poi tagliate entrambi a dadini, che nel caso della cipolla,
naturalmente, si trasformeranno in lamelle, data appunto la sua struttura.
Prendete una padella, meglio se anti-aderente, metteteci
tre o quattro cucchiai di olio extra-vergine e portatela sul fuoco, a fiamma
media.
Quando l’olio è caldo, unite peperone e cipolla e fateli
rosolare fino a quando saranno cotti, ma ancora duretti, in modo che la loro
presenza si possa sentire chiaramente quando saranno uniti al riso.
Qualche minuto prima di spegnere il fuoco, unite le
foglioline di timo, mescolate per bene, poi spegnete e fate riposare le
verdure, senza coperchio.
Bene, cotte le verdure, potete tornare al filetto, che
tirerete fuori dal frigorifero e portarete sul fuoco, con il coperchio e a
fiamma bassissima, meglio ancora con una retina spargifiamma.
La cottura del filetto durerà fino a quando la panna
comincia a bollire, momento in cui lo tirerete fuori per servirlo. Come
indicazione di massima, a me ci sono voluti circa 35 minuti per passare dalla
temperatura del frigo a quella di bollitura.
Tanto che il filetto si cuoce, lessate anche il riso,
mettendolo in acqua a bollore, salata, e facendolo cuocere fino a cottura,
avendo cura di mantenere anche il riso un po’ duretto.
Quando il riso è cotto, scolatelo, travasatelo nella
padella dove lo aspettano le verdure e fatelo rosolare, a fiamma vivace, per
qualche minuto, in modo che possa assorbire i profumi del peperone e della
cipolla.
Quando il riso è cotto, mettetelo negli stampi, che
avrete preventivamente imburrato con cura, e fatelo riposare per una decina di
minuti, in modo che possa compattarsi e, di conseguenza, raggiungere una
maggiore consistenza, utile quando lo toglierete dagli stampi.
Ritornate ancora una volta sul filetto, prendete un
mestolo della panna nel quale si cuoce, travasatelo in un altro pentolino,
uniteci la bustina di zafferano e mezzo cucchiaino di farina, fatto passare
attraverso un colino a rete fitta.
Portate sul fuoco la panna con lo zafferano e, mescolando
con continuità, fatelo cuocere fino a quando, per effetto della farina,
comincerà ad addensarsi. Spegnete e tenete da parte.
Non appena la panna del filetto raggiunge il bollore,
spegnete, tirate fuori il filetto, asciungandolo dalla panna in eccesso con un
foglio di carta da cucina, e mettetelo nel piatto nel quale lo servirete.
Aggiungete la salsa allo zafferano sopra al filetto,
seguendo la vostra vena artistica, poi aggiungete anche il riso, rovesciando lo
stampo direttamente sul piatto e, con qualche colpetto, facendo uscire il riso
in budino.
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