4 agosto 2012

Le mie ricette - Polpo e friselle



Confesso, e coloro che la amano non me ne abbiano a male, che non ho mai capito la frisella. Qualche volta l’ho usata, ma devo ammettere più come elemento decorativo che altro.

Che ci volete fare, è un mio limite.

Questa volta, visto che mi sono imposto di capirla meglio, l’ho usata, ben ammorbidita da apposito sughetto, in sposalizio con il polpo in umido.

Non male il risultato, apprezzato anche di figli e nipotini, per cui, che dire, a voi l’ardua sentenza.

Ingredienti (per 6 persone)
  1. Un polpo verace da un chilo
  2. Sei friselle, non troppo grandi
  3. Un chilo di pomodoro casalino (o comunque rosso e maturo)
  4. Due cipolle di Tropea
  5. Due bicchieri di vino bianco (buono, idealmente quello che poi berrete)
  6. Olio extra-vergine di oliva
  7. Sale e pepe


Bene, si parte con il polpo, che prepareremo in umido.

Per prima cosa pulite i pomodori e privateli delle eventuali parti dure, poi tagliateli in pezzi, senza badare troppo alla loro regolarità.

Pulite anche le cipolle, togliendo gli strati esterni, e poi tagliate anche essa in fette non troppo sottili, diciamo di circa mezzo centimetro di spessore.

Prendete poi una casseruola sufficientemente capiente, metteteci cinque o sei cucchiai d’olio extra-vergine, il polpo intero, i pomodori in pezzi, la cipolla e il vino bianco.

Infine salate, usando preferibilmente sale grosso, meglio ancora se integrale.

Portate la casseruola sul fuoco, coprendola con un coperchio che chiuda alla perfezione, mettete la fiamma al minimo possibile e fate cuocere per almeno un’ora e mezzo, senza mai togliere il coperchio.

Passato il tempo, controllate se il polpo è ben cotto, facendo la solita prova con la forchetta, infilzando i tentacoli dove sono più spessi e, se vi sembra cotto a puntino, togliete il coperchio, alzate la fiamma e fate andare ancora per una decina di minuti, giusto per far restringere un pochino il fondo di cottura che non dovrà comunque essere troppo denso, dato che lo userete per ammorbidire le friselle.

Spegnete e fate intiepidire e poi, aiutandovi con una forchetta, rimuovente con attenzione la pelle del polpo, che riconoscerete facilmente dato che sarà diventata molto più scura della polpa. Mi raccomando, operate con cura, dato che non c’è nulla di peggio che trovarsi in bocca un pezzo di pelle viscido e mollo.

Almeno un’ora prima di servire, prendete le friselle e disponetele nei piatti dove le servirete, poi bagnatele con il fondo di cottura del polpo, mettendone più o meno quattro cucchiai su ogni frisella.

Al momento di servire, riscaldate il polpo e disponetelo sulle friselle, che a quel punto saranno belle morbide.

Guarnite con qualche anello di cipolla di Tropea e portate allegramente in tavola.

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