Niente di che, solo una variazione sul classico carpione
(la salsa, non il pesce), generalmente fatto con le cipolle, qui fatto invece
con le zucchine ed arricchito da uvetta passa e pinoli.
Il motivo della ricetta ? L'inizio dello svuotamento
della cucina della casa al mare, in vista del mesto rientro in luogo di città, svuotamento
che, dopo questa ricetta, ne darà vita ad altre...
Ingredienti (per 4 persone)
- Lattarini, più o meno centro grammi a testa
- Quattro zucchine romane
- Quattro cucchiai rasi di uvetta passa
- Due cucchiai di pinoli
- Uno spicchio d'aglio
- Qualche rametto di timo
- Un paio di foglie di alloro
- Mezzo bicchiere di aceto di vino bianco
- Mezzo bicchiere di vino bianco
- Farina
- Olio extra-vergine di oliva
- Olio per friggere (oliva o arachide)
- Sale e pepe
Direi di partire con la preparazione della salsa, per la quale
dovrete pulire le zucchine, togliendo il fiore e le parti iniziale e finale.
Per prima cosa mettete a bagno l'uvetta, in attesa di
utilizzarla.
Tagliate poi le zucchine a metà, poi ogni metà ancora a
metà e, infine, tagliate ogni bastoncino in tre o quattro parti, a seconda
della lunghezza della zucchina.
Naturalmente, se le zucchine avessero un diametro
particolarmente grande, potete ridurre ulteriormente la dimensione dei singoli
pezzi, dividendo ancora in due parti i bastoncini, prima di tagliarli nei
singoli pezzi finali.
Prendete una padella, meglio se anti-aderente, metteteci
quattro cucchiai di olio di oliva, lo spicchio d'aglio sbucciato e schiacciato,
i rametti di timo e le foglie di alloro.
Portate sul fuoco, a fiamma media, è quando l'olio è
caldo e gli odori cominciano a sfrigolare, unite le zucchine e salatele.
Fate cuocere le zucchine a fuoco vivace, girandole
spesso, poi, dopo circa dieci minuti, unite il vino e l'aceto e fate andare,
sempre a fuoco vivace, fino a quando il fondo non comincerà a ridursi,
ricordando che questo non dovrà asciugarsi del tutto ma, al contrario,
mantenere una certa liquidità, densa, che servirà poi a bagnare la frittura.
Quando il fondo vi sembrerà quasi alla giusta densità,
aggiungete l'uvetta, che avrete scolato ed asciugato, e fate andare ancora per
un paio di minuti, in modo che il suo sapore dolce possa trasferirsi alla
salsa.
Spegnete, togliete l'aglio, il timo e l'alloro, aggiungete
i pinoli, che non devono cuocere, date un'ultima mescolata e fate freddare
senza coperchio.
Prendete una padella adatta alla frittura, metteteci abbondante
olio per friggere e portatela sul fuoco.
Tante che l'olio arriva alla giusta temperatura, passate
ai lattarini, che asciugherete leggermente usando qualche foglio di carta da
cucina e poi verserete in una terrina.
Aggiungete abbondante farina ai lattarini, poi prendete
la terrina e fatele fare un po' di movimenti ondulatori-sussultori, in modo che
i lattarini possano prendere pieno contatto con la farina, che li dovrà
ricoprire in modo uniforme.
Rovesciate il contenuto della terrina in uno scolapasta,
in modo che la farina in eccesso possa cadere via.
Non appena l'olio è alla giusta temperatura - circa 170°
- cominciate a friggere i lattarini, non troppi alla volta, mi raccomando,
altrimenti si attaccano fra di loro.
Mano a mano che sono pronti, travasate i lattarini su di
un ampio piatto, dove avrete messo qualche foglio di carta da cucina o per frittura,
e salateli leggermente.
Fate risposare i lattarini qualche minuto, in modo che
possano intiepidirsi.
Quando avrete finito di friggere, passate
all'impiattamento, facendo strati alternati di lattarini e di salsa, avendo
cura di prendere zucchine, uvetta e pinoli in modo uniforme, e poi, su ogni
porzione, distribuite qualche cucchiaio del fondo di cottura del carpione, in
modo che questo possa bagnare per bene il tutto.
Ricordate che il carpione ha bisogno di un po' di riposo
prima di essere mangiato, direi almeno un'oretta, per cui agite con il dovuto
anticipo.
Se proprio siete pigri, e non vi va di fare le singole
porzioni, potente anche mettere il tutto in una insalatiera - lattarini,
zucchine, uvetta, pinoli e fondo di cottura - e mescolare come se fosse
un'insalata.
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