Questa ricetta è stata pubblicata anche nel concorso di Grandi Formaggi DOP, nella
categoria Parmigiano
Reggiano.
Per quelli della mia età (tanta...) lo zuccotto è stato
un dolce che ha segnato la nostra infanzia. Perfetto connubio tra torta e
gelato, allietava i classici, e temo oramai scomparsi, pranzi della domenica in
famiglia.
Nel volerlo celebrare, mi sono preso l’ardire di
stravolgerlo, facendolo diventare un piatto salato, che con il dolce originale
condivide solamente la struttura.
Le patate hanno quindi sostituito il pan di spagna, che
costituiva il guscio esterno, mentre funghi porcini e parmigiano reggiano hanno
preso il posto del ripieno.
Ingredienti (per due zuccottini)
Per la crema di parmigiano
- 40 grammi di parmigiano reggiano
- 125 ml di panna fresca
- Una piccola noce di burro
- Un cucchiaino raso di farina
- Sale e pepe
Per lo zuccotto
- Quattro patate a pasta gialla (o comunque adatta alla lessatura)
- 125 ml di panna fresca
- Due funghi porcini belli sodi (uno in più se sono piccolini)
- Quattro cucchiai colmi di parmigiano reggiano grattugiato
- Un ciuffo di prezzemolo
- Uno spicchio d’aglio
- Un po’ di noce moscata
- Olio extra-vergine di oliva
- Sale e pepe
- Burro e pangrattato (per ungere gli stampi)
Direi di partire con la crema di parmigiano, la cui
preparazione è molto simile a quella della besciamella (se non avete mai
preparato la besciamella, potrete dire, quando sarà il momento, che la sua
preparazione è molto simile a quella della crema di parmigiano...).
Per prima cosa grattugiate il parmigiano reggiano, meglio
ancora se con una grattugia, come ad esempio quelle della Microplane,
che vi consenta di ricavarne lamelle sottilissime che si scioglieranno ancora
meglio.
Mettete la panna fresca in un pentolino e portatelo sul
fuoco, a fiamma bassa, facendo scaldare la panna, ma senza farla bollire. Se
avete un termometro da cibo (che più volte vi ho suggerito di comprare e, se
non l’avete fatto, ricordatevi che Natale si avvicina), spegnete il fuoco
quando la panna ha raggiunto gli 85° circa, altrimenti regolatevi in altro
modo.
Tanto che la panna si scalda, prendete poi un altro
pentolino, meglio se anti-aderente, metteteci il burro e portatelo sul fuoco, a
fiamma bassa. Quando il burro si sarà sciolto, unite la farina, facendola
passare attraverso un colino a rete fitta, in modo da setacciarla e girando con
un cucchiaio di legno, in modo che questa si possa incorporare al burro.
E' importante che il burro e la farina siano pronti non
prima che la panna abbia raggiunto la sua temperatura ideale, per cui fate
sciogliere il burro solo dopo un po' che avrete messo la panna sul fuoco.
Non appena burro e farina saranno amalgamati, creando una
sorta di pastella non troppo densa, unite la panna calda, sempre mescolando,
questa volta meglio se con una frusta, in modo da rompere eventuali grumi.
Fate cuocere, a fiamma minima, fino a quando, per effetto
della farina, la panna non comincerà ad addensarsi, quindi spegnete ed
aggiungete il parmigiano, mescolando fino a quando questo non si sarà del tutto
sciolto.
Regolate di sale, se serve, e poi travasate la crema in
una terrina di vetro o ceramica, in modo che, come la marmellata, possa
freddarsi. Mentre la crema si fredda, dategli ogni tanto una girata per rompere
la pellicina che si potrebbe formare in superficie.
Vedrete che, quando la crema sarà del tutto fredda, la
sua consistenza potrà essere molto densa. Non vi preoccupate, dato che poi la
userete leggermente tiepida, scaldandola a bagnomaria o al microonde, cosa che
gli farà recuperare la giusta consistenza.
Fatta la crema, passate alle patate, che metterete, con
tutta la buccia, in una pentola sufficientemente ampia, e poi le coprirete per
bene con abbondante acqua fredda, leggermente salata. Cercate, per quanto
possibile, di scegliere le patate della stessa dimensione, in modo che il loro
tempo di cottura sia più o meno lo stesso.
Portate sul fuoco, aspettate il bollore, e fate cuocere
le patate fino a quando saranno ben morbide.
Tanto che le patate si cuociono, pulite i porcini,
eliminando la terra, usando un coltellino per il gambo ed un panno umido per la
cappella, ricordandovi che mai, dico mai, i funghi devono essere lavati a
diretto contatto con l'acqua.
Dopo averli puliti, tagliateli a pezzi, non troppo
piccoli, diciamo più o meno di un centimetro di lato, senza ovviamente
preoccuparvi troppo nel caso alcuni pezzi non fossero così regolari nella
forma.
Prendete una padella, meglio se anti-aderente, metteteci
un paio di cucchiai di olio extra-vergine, lo spicchio d’aglio sbucciato e
leggermente schiacciato, cosa che farete usando la lama di un grosso coltello.
Portate la padella sul fuoco, a fiamma media, e fate
dorare lo spicchio d’aglio, poi toglietelo ed aggiungete i funghi, salateli e
fateli rosolare per non più di cinque minuti, girandoli spesso e ricordando che
i funghi non amano cotture troppo prolungate. Tenete presente che, nei primi
minuti di cottura, i funghi tenderanno ad assorbire tutto l’olio, cosa che
potrebbe indurvi ad aggiungerne altro; non fatelo, siate pazienti, e vedrete,
man mano che la cottura prosegue, che i funghi rilasceranno parte dell’olio
assorbito.
Quando i funghi sono cotti, aggiungete un cucchiaio di prezzemolo
tritato, poi date un’ultima girata e spegnete.
Tornate alle patate, che nel frattempo saranno quasi a
fine cottura e, quando saranno morbide al punto giusto, scolatele e fatele
intiepidire, poi sbucciatele e passatele al passa patate, raccogliendole in una
terrina.
Aggiungete la panna fresca alle patate, regolate di sale,
date una generosa macinata di pepe e mescolate per bene. Come vedete, rispetto
ad esempio al classico gateau di
patate, non ci sono né uova né chiare montate a neve, e il motivo è che, in
questo caso, l’impasto non deve crescere in alcun modo, pena uno zuccotto dalle
forme spregiudicate.
Forza che non manca molto.
Prendete gli stampi ed imburrateli per benino, poi fateci
cadere un po’ di pangrattato e, girando gli stampi, fatelo aderire in modo
uniforme alle pareti, rimuovendo quello in eccesso, rovesciando gli stampi e
dando qualche colpetto sul fondo.
Usando l’impasto di patate, foderate gli stampi, in modo
che le patate formino uno strato, non più spesso di mezzo centimetro, su tutta
la superficie dello stampo, lasciando per contro una cavità al suo centro, dove
dovrete poi aggiungere il ripieno (per capirci, è come per una crostata, quando
usate la pasta frolla per foderare una teglia, nella quale poi mettete la
marmellata).
Prendete il parmigiano grattugiato e mettetelo nella
cavità realizzata nello stampo, premendolo per bene con le dita, in modo che si
compatti, poi, nel restante spazio, aggiungete i funghi porcini, arrivando
quasi sino al bordo dello stampo.
Prendete un altro po’ dell’impasto di patate e realizzate
il coperchio - che poi, in realtà, è il fondo – dello zuccotto, mettendo
l’impasto sullo strato dei funghi e poi, usando le mani, premendolo e
modellandolo in modo che si congiunga con la parte di impasto sui bordi.
Usando un coltello rifilate per bene i bordi, in modo che
questi siano a filo con quelli dello stampo.
Sciogliete una noce di burro e, usando un pennellino o le
dita, ungete il fondo degli zuccotti, in modo che questo non si secchi troppo
durante la cottura.
Mettete gli stampi in una teglia da forno, ed infornate a
180° per una mezz’ora, poi spegnete e tirate fuori.
Fate intiepidire, poi passate la lama di un coltellino
nello spazio tra stampo e patate, facendo attenzione a stare ben a contatto con
lo stampo, senza danneggiare l’involucro dello zuccotto.
Rovesciate gli stampi e, dando qualche leggero colpetto
sul fondo, fate uscire gli zuccotti. Vedrete che verranno fuori con facilità,
grazie al pangrattato con il quale avete foderato gli stampi.
Scaldate la crema di parmigiano, a bagnomaria o nel
microonde, in questo caso a bassa potenza.
Impiattate, facendo colare un paio di cucchiai di crema
di parmigiano su ogni zuccotto e guarnendo il piatto come meglio credete.
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