Quando ero piccolo il fegato era un piatto quasi
abituale, poi, per quelle strani congiunzioni astrali, che decretano vita o
morte di un piatto, è andato via via sparendo e, se oggi propongo il fegato ai
mie figli, mi guardano atterriti.
Visto che preferisco diabolicamente perseverare, questa
volta ho deciso di riprovarci, preparando però il fegato - anzi, i fegatelli,
visto che ho usato quelli di pollo - sotto mentite spoglie, quelle di polpette,
un po' come feci tempi fa con le polpette
di trippa, che riuscii a far mangiare a tutta la famiglia, anche se dopo
rischiai il linciaggio.
Per chi avesse preparato, almeno una volta nella vita, i
crostini toscani, quelli appunto con i fegatelli, sappia che è già a buon
punto, dato che la cottura del fegato è praticamente identica.
Ingredienti (per 6/8 polpette)
Per le polpette
- 350 grammi di fegatelli di pollo
- 100 grammi di pecorino romano
- Un po' di scorza di limone
- Mezza carota
- Un pezzo di costa di sedano
- Mezza cipolla (o un quarto se la cipolla è grande)
- Qualche foglia di salvia
- Qualche foglia di alloro
- Mezzo bicchiere di vino bianco
- Mezzo bicchiere scarso di aceto di vino bianco
- Un uovo
- Pangrattato
- Un cucchiaio di farina (opzionale, vedi dopo)
- Olio extra-vergine d’oliva
- Olio per friggere (oliva o arachide)
- Sale e pepe
Per la crema di cavolo viola
- Mezzo cavolo viola
- 100 ml di panna fresca
- Olio extra-vergine di oliva
- Mezzo bicchiere di aceto di vino bianco
- Sale e pepe
Per prima cosa mettete a cuocere il cavolo viola, che
richiede una cottura piuttosto lunga.
Pulite quindi il cavolo, togliendo giusto la prima foglia
esterna, poi tagliatelo a striscioline, fermandovi quando arrivate alla parte
dura, quella vicina a dove il cavolo è attaccato alla sua pianta.
Prendete una casseruola, metteteci il cavolo, mezzo
bicchiere d'acqua e portatela sul fuoco, a fiamma bassa e con il coperchio.
Dopo circa una decina di minuti, aggiungete l'aceto di
vino bianco e salate, poi coprite nuovamente con il coperchio e fate cuocere
sino a quando il cavolo non sarà morbido. Durante la cottura, controllate ogni
tanto per vedere se sia o meno necessario aggiungere un altro po' di acqua.
Tanto che il cavolo cuoce, preparate un battuto con la
carota, il sedano, la mezza cipolla e le foglioline di salvia. Non esagerate
nella tritatura, tanto poi dovrete passare il tutto nel mixer.
Prendete una padella, meglio se anti-aderente, metteteci
il battuto, aggiungete tre o quattro cucchiai di olio extra-vergine e portatela
sul fuoco.
Fate rosolare il battuto, senza coperchio, per una decina
di minuti, sempre a fuoco basso, per evitare il rischio di bruciature, poi
aggiungete i fegatelli, le foglie di alloro, intere, e fate rosolare il fegato.
Bagnate con il vino e l'aceto, salate e date una macinata
di pepe nero, e fate cuocere, sempre senza coperchio, sino a quando il fondo di
cottura non sarà diventato molto denso. Vedrete che ci vorranno più o meno
quindici minuti.
Spegnete, togliete le foglie di alloro, e fate freddare,
sempre senza coperchio, in modo che l'evaporazione del fondo possa continuare.
Travasate il tutto nel mixer e fate andare alla massima
velocità, in modo da ridurre il tutto in una sorta di crema, molto densa, che
però deve essere tale, dato che altrimenti non riuscirete a formare le
polpette.
Travasate il composto in una terrina ed unite il pecorino
grattugiato, meglio se con una grattugia che vi consenta di ottenere del
scaglie sottilissime, altrimenti va ovviamente bene anche la grattugia
classica.
Aggiungete un pochino di scorza di limone grattugiata
finemente e mescolate per bene il tutto.
A questo punto dovrete valutare ad occhio la densità
dell'impasto, nel caso provando a fare una polpetta per vedere se questa regga
e, se vi dovesse sembrare che ciò non accada, aggiungete un po' di farina
all'impasto, in modo da asciugarlo e dargli maggiore densità.
Bene, fate riposare l'impasto e tornate al cavolo, che
nel frattempo dovrebbe essere cotto e, se è così, spegnete e fatelo giusto
intiepidire, poi usando il Minipimer o il frullatore tradizionale, riducetelo
in crema, regolando di sale e dando anche una macinata di pepe nero.
Aggiungete la panna fresca solamente dopo la frullatura,
lavorando la crema con un cucchiaio di legno, in modo da ingentilire il sapore
del cavolo ed ottenere, al tempo stesso, la giusta cremosità.
Portate nuovamente sul fuoco, giusto qualche minuto per
amalgamare meglio il tutto e far si che la panna possa restringersi un pochino.
Mettete la crema da parte e preparatevi alle polpette,
sbattendo innanzitutto l'uovo in una scodella e preparando due piatti con il
pangrattato: il primo, con una quantità maggiore, per impanare le polpette dopo
che le avrete passate nell'uovo; il secondo per farle riposare in attesa di
friggerle.
Tornate all'impasto di fegato e date forma alle polpette,
che non dovranno essere troppo grandi, altrimenti avreste problemi di tenuta.
Man mano che le formate, passatele nell'uovo, girandole
con estrema delicatezza, meglio se con le mani, e poi passandole rapidamente
nel pangrattato, anche in questo caso con molta attenzione, nel caso ridando la
giusta forma alla polpetta che, per effetto di tutti questi traumi, potrebbe essersi
schiacciata un po'.
Mettete le polpette in attesa sul secondo piatto di
pangrattato, in modo che l'altro piatto sia sempre libero per consentirvi di
panare senza ostacoli.
Quando tutte le polpette sono pronte, prendete una
padella, di misura tale da contenere le polpette senza lasciare troppi spazi
vuoti, versateci abbondante olio per friggere, di oliva o di semi di arachide,
in modo che, quantomeno, le polpette possano esserne coperte almeno fino alla
loro metà (mi raccomando, valutate ad occhio e non vi venga in mente, invece,
di immergerci una polpetta così, giusto per fare la prova).
Portate sul fuoco e scaldate l'olio fino a 160°, poi
immergete le polpette, facendole dorare in modo uniforme, girandole solo quando
la parte immersa nell'olio avrà fatto la sua crosticina. Vedrete che, per
friggerle a dovere, ci vorranno circa otto minuti.
Quando le polpette sono pronte, travasatele, una ad una e
sempre con attenzione, in un piatto sul quale avrete messo qualche foglio di
carta da cucina o per frittura.
Aspettate giusto qualche minuto, poi impiattate le
polpette, aggiungendo un po' di crema di cavolo su ogni piatto.
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