Stanco della solita insalata di polpo, proposta più e più
volte, in tutte le sue possibili variazioni, ad esempio in questa ricetta, e stanco anche del carpaccio di polpo, anch'esso proposto tempo fa, ho deciso, per questa volta, di dedicarmi alla frittura.
L'idea di farlo fritto è nata dall'aver trovato un mega
polpo sul banco del pesce, già tagliato in pezzi, proprio a causa della sua
dimensione, pezzi che mi sembravano fatti apposta per dei bocconcini da piluccare
con le mani.
Se non trovate un polpo sufficientemente grande, potete
usare la piovra.
Ingredienti (oggi si va ad
occhio)
Per il polpo
- Qualche tentacolo di polpo oppure di piovra
- Semola di grano duro
- Un uovo (o di più a seconda di quanto polpo fate)
- Olio per friggere (oliva o arachide)
- Sale
Per crema di cannellini
- Una confezione di fagioli cannellini in scatola
- Un po' di finocchietto (in alternativa, maggiorana o timo)
- Olio extra-vergine di oliva
- Sale e pepe
Per quanto riguarda i fagioli cannellini, vanno più che
bene quelli in scatola ma, se volete ed avete tempo, potete ovviamente usare
quelli secchi, che metterete a mollo la sera prima e poi lesserete mettendoli
in acqua fredda leggermente salata e facendoli cuocere, da quando l'acqua
raggiunge il bollore, per circa un'oretta e, comunque, fino a quando saranno
morbidi.
Il polpo va anch'esso lessato, dato che il tempo di frittura
non è nemmeno lontanamente sufficiente a cuocerlo all'interno, per cui, senza
la lessatura, vi ritrovereste con qualcosa di immangiabile.
Quindi mettete il polpo in acqua già a bollore e
leggermente salata, facendolo cuocere per circa cinquanta minuti, a pentola
coperta a con la fiamma al minimo.
Generalmente il tempo di cottura dipende comunque dalla
dimensione del polpo, dal fatto che questo sia fresco oppure congelato e via
dicendo, per cui il tempo è indicativo, e il miglior modo per vedere se il
polpo è pronto è quello di infilzarlo con la forchetta, laddove i tentacoli si
uniscono alla testa: se la forchetta entra con una certa facilità, allora ci
siamo.
Quando il polpo è cotto, spegnete il fuoco e fatelo
freddare nella sua acqua di cottura.
Tanto che il cefalopode si raffredda, prendete i fagioli
cannellini e metteteli nel frullatore, oppure usate il Minipimer, e riduceteli
in crema, allungando il tutto con quattro o cinque cucchiai di olio
extra-vergine ed altrettanti di acqua di cottura dei fagioli (se i fagioli sono
in scatola, usata l'acqua che trovate all'interno; non è proprio il massimo, ma
tant'è).
Per quanto riguarda la densità, dovete regolarvi ad
occhio, aggiungendo o riducendo la quantità di acqua aggiunta, in modo da
ottenere una crema che, per densità, assomigli ad una normale crema pasticcera.
Raggiunta la giusta densità, regolate di sale, date una
generosa macinata di pepe, ed aggiungete il finocchietto tritato con il
coltello. Date un ultimo giro di frullatore per amalgamare il tutto, poi
travasate in una ciotola.
Quando il polpo è freddo, toglietelo dalla sua acqua e
rimuovete la pelle, che verrà via con molta facilità, poi tagliate i suoi
tentacoli in grossi pezzi (con i pezzi che vi avanzano, fateci una insalata),
che asciugherete per bene usando qualche foglio di carta da cucina.
Sbattete l'uovo e salatelo leggermente, poi preparate un
piatto con abbondante semola di grano duro ed un altro piatto, dove metterete
in attesa il polpo già impanato, con giusto un velo di semola, in modo che i
pezzi di polpo non si attacchino.
Prendete una padella per friggere e metteteci abbondante
olio, di oliva o di arachide, e portatela sul fuoco, a fiamma media, giusto per
avere un po' più di tempo a disposizione.
E' importante fare questa operazione prima di impanare il
polpo, in modo che questo, una volta panato, aspetti il meno possibile prima di
essere fritto. Se aspettate troppo, infatti, l'umidità residua del polpo
bagnerebbe la panatura, con pessimi risultati durante la frittura.
Passate i pezzi di polpo nell'uovo, rigirandoli in modo
che ne siano avvolti, e poi rapidamente nel piatto con la semola, anche in
questo caso facendo in modo che la semola aderisca in modo uniforme, poi
travasateli nel piatto con meno semola e lasciateli in attesa.
Tornate all'olio, che nel frattempo dovrebbe essere
caldo, a circa 160° di temperatura e, se così è, immergeteci i pezzi di polpo,
ricordando sempre che quando si frigge lo si fa con pochi pezzi alla volta.
Fate friggere il polpo per non più di quattro o cinque
minuti, girandolo in modo che la doratura sia uniforme, poi scolatelo, usando
un mestolo bucato, e travasate i pezzi su un piatto, dove avrete messo qualche
foglio di carta da cucina o per frittura.
Salate leggermente i pezzi man mano che li scolate.
Fatto, non resta che impiattare, affiancando al polpo
qualche cucchiaio di crema di cannellini.
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