Eccoci al secondo episodio della trilogia, introdotta e
descritta in questa ricetta.
Questa volta, partendo sempre dalla ricetta base, presa
su Giallo Zafferano e leggermente modificata, mi sono lasciato tentare da un mango
che avevo in casa, al quale ho affiancato un po’ di amaretti, di quelli
morbidi.
Come per la precedente ricetta, le dosi che darò sono
quelle prese dalla ricetta originale e vanno bene per la classica teglia da 24
cm, anche se io, come vedete dalle foto, ho usato teglie di misure ridotte.
Ingredienti (per un tortiera da 24 cm)
Per la base
- 250 grammi di biscotti Digestive
- 150 grammi di burro
Per il ripieno
- 100 ml di panna fresca
- 700 grammi di formaggio Philadelphia
- 20 grammi di maizena o amido di mais
- 100 grammi di zucchero
- Tre cucchiai di Rhum
- Due uova intere
- Un tuorlo
Per il mango
- Due manghi
- Due cucchiai di zucchero di canna
- Mezzo bicchiere d’acqua
Altri ingredienti
- Una decina di amaretti morbidi
- Un altro po' di burro per ungere la teglia
Partite con la preparazione del fondo di biscotti,
mettendo i biscotti Digestive nel mixer a facendolo andare alla massima
velocità, in modo da ridurli in briciole.
Sciogliete poi il burro in un pentolino, a fiamma minima,
oppure a bagnomaria, oppure ancora nel microonde, ma in questo caso mettete la
potenza al minimo, altrimenti correte il rischio che il burro scoppietti,
ungendo simpaticamente tutte le pareti del microonde.
Travasate i biscotti direttamente nel pentolino dove
avete fatto sciogliere il burro, oppure usate una ciotola, e mescolate per
bene, in modo che i biscotti ed il burro possano amalgamarsi alla perfezione.
Prendete una teglia da dolci, meglio se di quelle con il
bordo rimovibile, ed imburratela per benino, sul fondo e sui bordi, poi sul
fondo mettete anche un foglio di carta da forno tagliato a misura.
Fate sul fondo uno strato con i biscotti amalgamati con
il burro, pressandoli per benino, in modo che lo strato risulti assolutamente
compatto e risalendo di almeno un centimetro sui bordi, in modo da ottenere una
sorta di "scodella" fatta di biscotti.
Idealmente lo strato di biscotti dovrà avere uno spessore
non inferiore al mezzo centimetro.
Mettete la teglia in frigorifero in modo che il burro
possa raffreddarsi e dare solidità al fondo e, nel frattempo, preparate il
ripieno.
Lavorate, usando le fruste elettriche o, se siete amanti
della fatica, quella a mano, lo zucchero con le uova - i due interi più il
tuorlo - fino a quando il composto non sarà diventato chiaro e molto spumoso.
Unite il formaggio alle uova e allo zucchero, mescolando
per bene e con pazienza, fino a quando tutti i grumi si saranno disciolti ed
avrete ottenuto un bel composto cremoso.
Aggiungete il Rhum e poi la maizena, setacciandola in
modo da evitare grumi, e mescolate per amalgamare il tutto.
Per finire, unite anche la panna fresca e date una
mescolata finale.
Mettete in frigo anche l'impasto e dedicatevi al mango,
eliminandone la buccia e l’osso centrale e tagliandolo in fettine sottili.
Prendete una padella, meglio se anti-aderente, e
metteteci mezzo bicchiere scarso d’acqua e lo zucchero di canna, poi portate
sul fuoco, a fiamma media e senza coperchio.
Non appena lo zucchero si sarà sciolto, aggiungete le
fettine di mango, disponendole senza sovrapposizioni, e fatele cuocere per
circa una decina di minuti, fino a quando saranno morbide, ma non sfatte, ed il
fondo quasi del tutto evaporato, lasciando al suo posto una sorta di sciroppo
molto denso.
Spegnete e fate freddare, senza coperchio e, se volete,
mettete qualche fettina da parte, da usare poi per la decorazione finale.
Prendete infine gli amaretti, metteteli nel mixer e fate
andare alla massima velocità, in modo da ridurli in briciole.
Tirate fuori la teglia dal frigo e distribuite sul fondo
le fettine di mango caramellato, coprendo uniformemente tutta la base di
biscotti, poi, sopra al mango, mettete gli amaretti sbriciolati, in modo da
creare uno strato di circa mezzo centimetro, che isolerà il mango dalla crema
di formaggio.
Fate colare delicatamente l'impasto al suo interno, in
modo che questo, scendendo, non rovini lo strato di amaretti. Nel caso
l'impasto fosse abbondante, fermatevi in ogni caso a circa un centimetro
dall'orlo della teglia, in modo da avere lo spazio necessario a compensare
l'aumento di volume durante la cottura.
Infornate a 170° per circa quarantacinque minuti (se
avete scelto una teglia con il bordo rimovibile, appoggiatela su una teglia più
ampia, dato che per quanto il bordo sia a tenuta, è possibile che un po' di burro
riesca comunque a filtrare) e, comunque, fino a quando la superficie della
torta non avrà raggiunto una leggera doratura, con un colore giallo intenso,
tendente al marrone chiaro.
Quando la torta è cotta, spegnete il forno, aprite
leggermente lo sportello e lasciatela all'interno per una quindicina di minuti,
poi tiratela fuori e fatela freddare completamente e trasferitela in
frigorifero per almeno un paio d'ore, in modo che sia il fondo, che l'interno, possano
ricompattarsi a dovere.
Tirate fuori dal frigo ed estraete la torta dalla teglia:
se ne avete usata uno con il bordo rimovibile, la cosa sarà facilissima,
altrimenti passate la lama di un coltello nello spazio tra la torta ed i bordi
della teglia, in modo da staccarla da essa, poi mettete nel lavandino un paio
di dita di acqua bollente ed immergeteci la teglia per circa trenta secondi, in
modo da sciogliere lo strato di burro a contatto della teglia e rendere agevole
il distacco della torta.
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