Sicuramente una ricetta poco originale, visto che si
tratta dei classici crostini di fegatelli, che si trovano un po' ovunque, in
particolare in Toscana e in Umbria.
Però sono buoni, soprattutto se serviti su fette di pane
fatto come si deve, per cui, poca originalità a parte, li ho fatti, con qualche
minima variazione, aggiungendo capperi e acciughe e guarnendo con della pera
caramellata, in modo da creare un contrasto di sapori.
Per le quantità non esiste una regola precisa, visto che
tutto dipende da quanto ricchi fate i crostini, per cui quelle che darò
prendetele come indicative.
Ingredienti (per 6/8 polpette)
Per i crostini
- Pane casareccio (qui la mia ricetta)
- 350 grammi di fegatelli di pollo
- Cinque filetti di acciughe sott'olio
- Un cucchiaio bello colmo di capperi
- Mezza carota
- Un pezzo di costa di sedano
- Mezza cipolla (o un quarto se la cipolla è grande)
- Una piccola cipolla rossa, meglio se di Tropea
- Qualche punta di rosmarino
- Qualche foglia di salvia
- Qualche foglia di alloro
- Mezzo bicchiere di vino bianco
- Mezzo bicchiere scarso di aceto di vino bianco
- Olio extra-vergine d’oliva
- Sale e pepe
Per la pera caramellata
- Una pera a polpa soda (io ho usato la Kaiser)
- Un cucchiaio di zucchero di canna
- Un po' d'acqua
- Un pizzico di zenzero
Piccola premessa sui capperi, che per questa ricetta
suggerisco di preferire quelli in salamoia, piuttosto che sotto sale. Se usate
questi ultimi, ovviamente, lavateli per benino per eliminare ogni traccia di
sale.
Per i crostini si procede nel modo classico, per cui preparate
un battuto con la carota, il sedano, la mezza cipolla, le foglioline di salvia
e le punte di rosmarino.
A parte, fate anche un battuto con i capperi e le
acciughe.
Prendete una padella, meglio se anti-aderente, metteteci
il battuto, aggiungete tre o quattro cucchiai di olio extra-vergine e portatela
sul fuoco.
Fate rosolare il battuto, senza coperchio, per una decina
di minuti, sempre a fuoco basso, per evitare il rischio di bruciature, poi
aggiungete i fegatelli, le foglie di alloro, intere, e fate rosolare il fegato.
Bagnate con il vino e l'aceto, salate e date una macinata
di pepe nero, aggiungete il battuto di capperi e acciughe e fate cuocere, questa
volta con il coperchio, per una decina di minuti.
Togliete il coperchio, alzate la fiamma, e fate andare
ancora per cinque minuti, in modo che il fondo di cottura possa addensarsi.
Spegnete, togliete le foglie di alloro, e fate intiepidire,
sempre senza coperchio, in modo che l'evaporazione del fondo possa continuare
ancora un poco.
Travasate il tutto nel mixer, lasciando per il momento il
fondo di cottura nella padella, e fate andare alla massima velocità, in modo da
ridurre il tutto in una sorta di crema.
Valutate ad occhio la densità del tutto e, nel caso vi
sembrasse troppo denso, aggiungete un po' di fondo di cottura per rendere la
crema più fluida. Tenete comunque presente che la crema andrà spalmata sul
pane, per cui dovrà essere ben ferma per non scivolar via.
Travasate il composto in una terrina e lasciatelo
riposare in un luogo non troppo freddo.
Tanto che il fegato si riposa, dedicatevi alle pere, che
sbuccerete, le priverete del torsolo e dei semi, e poi taglierete a fettine, di
un paio di millimetri di spessore.
Prendete una padella, meglio se anti-aderente, e metteteci
mezzo bicchiere scarso d’acqua, lo zucchero di canna ed un pizzico di zenzero -
potete usare sia quello in polvere che grattugiare la radice - poi portate sul
fuoco, a fiamma media e senza coperchio.
Non appena lo zucchero si sarà sciolto, aggiungete le
pere, disponendole senza sovrapposizioni, e fatele cuocere per circa una quindicina
di minuti, fino a quando saranno morbide, ma non sfatte, ed il fondo quasi del
tutto evaporato, lasciando al suo posto una sorta di sciroppo molto denso.
Spegnete, fate freddare le pere, e poi mettete le fette di
pera sul tagliere e, con un coltellino ben affilato, tagliatele a striscioline.
Pulite anche una piccola cipolla rossa, togliendo lo
stato esterno, le due estremità e tagliandola ortogonalmente alla sua
lunghezza, in modo da ottenere dei piccoli anellini.
Per finire, tagliate le fette di pane e fatele tostare
leggermente, in forno o nel tostapane.
Bene, ci siamo, non resta che preparare i crostini,
spalmando il fegato sulle fette di pane, facendo uno strato abbastanza
consistente ed irregolare nello spessore, in modo da accentuare il senso di
“rustico” del crostino.
Sopra al fegato disponete le striscioline di pera e gli
anellini di cipolla, poi date un leggerissimo giro d'olio extra-vergine a
crudo.
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