Dopo il primo
esperimento di cottura sotto vuoto a bassa temperatura, ci ho riprovato, un
po’ per affinare la tecnica, un po’ perché mi andava, lavorando questa volta su
un filetto di maiale, economico e saporito, cotto insieme a pere e ribes, con
le quali ho poi preparato la salsa di accompagnamento.
In aggiunta, un tortino di patate al pecorino.
Come già detto nella precedente ricetta, è necessario
poter disporre di una macchina per il sottovuoto, che nel mio caso si
concretizza in questo
modello della Food Saver.
La preprazione è ovviamente lunga, soprattutto a causa
della cottura, che richiederà circa quattro ore.
Per finire, riguardo al filetto di maiale, aggiungo solo
che non si trova sempre, per cui, nel caso, potete sostituirlo con un pezzo di
arista di maiale, allungando il tempo di cottura, dato che l’arista è
decisamente più grossa.
Ingredienti (per una paio di
porzioni)
Per il tortino di patate
- Due patate a pasta gialla, di media grandezza
- Tre cucchiai rasi di pecorino romano grattugiato
- Qualche filo di erba cipollina fresca (se non l’avete, va bene anche quella secca)
- Quattro cucchiai di panna fresca
- Olio extra-vergine di oliva
- Sale e pepe
- Burro e pangrattato (per ungere gli stampi)
Per il filetto
- Un filetto di maiale (circa tre etti di peso)
- Una decina di bacche di ginepro
- Due foglie di alloro
- Un rametto di rosmarino
- Una pera (io ho usato una William)
- Una ventina di bacche di ribes
- Una noce di burro
- Due cucchiai di vino passito
- Sale e pepe
Prendete il filetto e rimuovete le eventuali parti grasse
esterne, dato che la bassa temperatura di cottura la lascerebbe molli e
decisamente poco piacevole al gusto.
Poi preparate l'involucro per la cottura, a tutti gli
effetti come se la doveste mettere sotto vuoto, con la sola accortezza di usare
un doppio sacchetto, in modo da avere maggiori garanzie durante la cottura.
Inoltre, quando sigillate il tutto, e per lo stesso
motivo, fate una doppia sigillatura, da entrambe le estremità del sacchetto.
Salate e pepate il filetto di maiale, avendo cura di
distribuire sale e pepe in modo uniforme su tutta la sua superficie, come se la
doveste impanare, ovviamente senza esagerare con le quantità di sale e di pepe.
Sbucciate la pera, eliminatene il torsolo e tagliatela in
piccoli pezzi, poi separate anche le bacche di ribes dal rametto al quale sono
attaccate.
Infilate il filetto nel sacchetto ed aggiungeteci alloro
e rosmarino, le bacche di ginepro leggermente schiacciate, i pezzi di pera e le
bacche di ribes.
Sigillate il sacchetto seguendo le istruzioni della
vostra macchina e, come detto sopra, fate una doppia sigillatura ed infilate il
sacchetto dentro un'altro, ripetendo l'operazione di chiusura.
Nella foto che segue potete vedere il filetto e tutto il
resto infilati nel primo dei due sacchetti.
Prendete una pentola molto grande, tale che la busta con
il filetto possa esservi immersa agevolmente. Ricordate che il sacchetto dovrà
essere posizionato più o meno a due terzi dell'altezza dell'acqua, ed in ogni
caso mai a contatto con il fondo della pentola, dove la temperatura è più alta.
Per lo stesso motivo, il sacchetto dovrebbe essere
disposto in modo tale che il filetto sia parallelo al fondo della pentola, così
da garantire una temperatura omogenea su tutta la sua lunghezza (se fosse
immerso in verticale, la differenza di temperatura fra le due estremità, quella
vicina al fondo e quella vicina alla superficie, potrebbe essere significativa)
Riempite la pentola con molta acqua, tenendo presente che
la cottura durerà circa quattro ore e, quindi, la quantità d'acqua deve essere
tale da compensare la sua evaporazione.
Portate la pentola sul fuoco e scaldate l'acqua fino a
90° - per questa ricetta il termometro è quasi d'obbligo per cui, se non lo
avete, usate questa ricetta come una scusa per comprarvelo.
Quando l'acqua è a temperatura, immergete il sacchetto.
Vedrete che la temperatura si abbasserà di qualche grado, quindi mantenete la
fiamma alta fino a ritornare intorno agli 85°, poi abbassate la fiamma, in modo
che tale temperatura possa essere mantenuta, senza che l'acqua superi i 90° o,
peggio, arrivi al bollore.
Non esiste una regola per sapere quale sia il livello
della fiamma da usare, per cui dovrete controllare di tanto in tanto,
verificando che questa sia sempre nell'intervallo 83°-88°.
Ovviamente è fondamentale che la cottura avvenga senza
coperchio, in modo che l'evaporazione dell'acqua consenta di non raggiungere
mai il bollore.
Bene, impostate il timer sulle quattro ore e dedicatevi
al tortino di patate.
Per prima cosa lessate le patate, mettendole con la
buccia in acqua fredda leggermente salata, portando l’acqua e bollore e facendo
cuocere fino a quando le patate saranno ben morbide.
Tanto che le patate si cuociono, prendete l’erba
cipollina e tagliatela in piccoli pezzetti usando un coltello ben affilato
(l’erba cipollina non va mai tritata ma,
appunto, tagliata).
Quando le patate sono cotte, scolatele e fatele
intiepidire, quel tanto che basta per poterle sbucciare senza ustionarsi le dita,
poi, usando il passa patate, passatele raccogliendole in una terrina.
Aggiungete la panna fresca, un filo d’olio extra-vergine,
regolate di sale e date una macinata di pepe nero, unite l’erba cipollina
tagliata e due dei tre cucchiai di pecorino grattugiato e, infine, mescolate
per amalgamare il tutto.
Imburrate gli stampi e poi fateci cadere un po’ di
pangrattato, ruotandoli in modo che questo aderisca in modo uniforme su tutte
le pareti, poi rovesciate gli stampi per eliminare il pangrattato in eccesso.
Riempite gli stampi con l’impasto di patate, pressando
l’impasto ed arrivando fino al bordo, dato che la crescita durante la cottura
sarà minima.
Sciogliete un po‘ di burro in un pentolino e poi, usando
un pennellino o le dita, spennelate la parte superiore dei tortini.
Distribuite sopra ai tortini il pecorino non utilizzato
nell’impasto, avendo cura che questo di distribuisca uniformemente sulla loro
superficie.
Mettete tutti gli stampi su una teglia da forno, poi
accendete il forno a 200° e, quando la temperatura è raggiunta, infornate i
tortini per una mezz’ora.
Spegnete, aprite leggermente lo sportello del forno e
lasciate i tortini dentro per ancora cinque minuti, poi tirateli fuori e fateli
intiepidire prima di rimuoverli dai loro stampi.
Quando sono trascorse le quattro ore, estraete il
sacchetto dall'acqua, tagliatene un angolo raccogliendo i succhi prodotti in un
pentolino.
Aprite completamente il sacchetto, estraete il filetto e
tenetelo in caldo, mettendolo in un piatto, che coprirete con una scodella o
con un coperchio di forma adeguata, in modo che il calore sia trattenuto
all’interno.
Mettete i pezzi di pera e le bacche nel pentolino dove
avete raccolto i succhi prodotti dalla cottura, scartando invece tutto il
resto, cioè le bacche di ginepro, l’alloro ed il rosmarino, che oramai avranno
dato tutto ciò che avevano da dare.
Usando il Minipimer, o il frullatore tradizionale,
frullate la pere ed il ribes, poi riportate sul fuoco, aggiungendo una noce di
burro e il vino passito, poi fate andare, a fiamma bassa, per una decina di
minuti, in modo che la salsa possa rapprendersi.
Spegnete e tenete al calduccio.
Tornate alla carne, controllando che sia ancora calda, e tagliatela
a fette, che disporrete sui piatti dove
le servirete, poi fate colare sopra ogni porzione qualche cucchiaio di salsa di
pere e ribes e, infine, disponete il tortino di patate accanto alla carne.
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RispondiEliminaDivorce Lawyers