Seconda
ricetta, a cercare di consumare il premio ricevuto nel concorso di Grandi Formaggi DOP, del
quale ho narrato in questa discussione.
Sempre
l'Asiago, come già fatto nella precedente ricetta, ma questa volta nella sua
versione stagionata, che ho utilizzato per arricchire i classici gnocchi di
semolino, piatto della tradizione romana, che già avevo affrontato in una versione alle castagne.
Condimento
piuttosto classico, come vogliono peraltro gli gnocchi, il cui sapore risiede
nell'impasto, con burro scaldato a bagnomaria e profumato con bacche di ginepro
e semi di cardamomo.
Ingredienti (per 6 persone)
- 250 grammi di semolino
- 200 grammi di Asiago DOP stagionato
- Un litro di latte intero e fresco
- 50 grammi di burro (per l'impasto degli gnocchi)
- 30 grammi di burro (per ungere la teglia e per condire)
- Un cucchiaio di bacche di ginepro
- Un cucchiaio di semi di cardamomo
- Un cucchiaino di grani di pepe nero
- Sale e pepe
- Due tuorli d'uovo
- Un altro po' di burro (per ungere la teglia e per spennellare gli gnocchi)
Per prima cosa grattugiate l'Asiago stagionato, meglio
se con una grattugia, come ad esempio quelle della Microplane, che vi
consenta di ricavarne lamelle sottilissime che si scioglieranno ancora meglio
nel latte.
Quando
avete finito - due etti da grattugiare non sono pochi - prendete un paio di
cucchiai di Asiago grattugiato e tenetelo da parte, visto che poi lo userete
per guarnire gli gnocchi, una volta che questi saranno pronti da servire.
Prendete una casseruola, ampia abbastanza da
contenere un volume almeno doppio a quello del latte, meglio ancora se
anti-aderente, versateci il latte e l'Asiago grattugiato, aggiungete un
cucchiaino scarso di sale e portate sul fuoco, a fiamma bassa e con il
coperchio.
Portate il latte ad una temperatura prossima
al bollore, girando ogni tanto con una frusta, in modo da aiutare lo
scioglimento dell'Asiago, poi cominciate a versare a pioggia il semolino,
mentre con l'altra mano, usando sempre la frusta, mescolate rapidamente per
evitare grumi ed incorporare per bene il semolino al latte.
Fate cuocere, girando in continuazione, fino a
quando il semolino non si sarà rappreso, considerando che ci vorranno pochi
minuti, al massimo una decina.
Spegnete il fuoco e aggiungete il burro,
continuando a mescolare con un cucchiaio di legno (dato che l'impasto sarà bello
duro e colloso, la frusta non andrà più bene), fino a quando il burro non si
sarà completamente sciolto.
Terminate aggiungendo i tuorli d'uovo e dando
un'ultima mescolata, ancora una volta fino a quando l'uovo non sarà
perfettamente amalgamato all'impasto.
Ora, se avete la fortuna (e la mia invidia) di
avere un tavolo con il piano di marmo, dategli una inumidita e versate
l'impasto direttamente sul piano di lavoro, altrimenti prendete un paio di
fogli di carta di forno, stendeteli sul tavolo in modo che ne coprano un'area
sufficiente, teneteli fermi con un paio di pesi (altrimenti quando ci versato
l'impasto vi partono per la tangente) e versateci sopra l'impasto.
Poi, tavolo di marmo o normale, prendete un
altro foglio di carta da forno (per la cronaca, vi consiglio sempre di
acquistare quella professionale, che ha una larghezza maggiore di quella che
normalmente si trova nei supermercati), appoggiatelo sull'impasto e con il
mattarello o le mani (meglio) fate pressione in modo da stendere l'impasto ad uno
spessore uniforme di circa un centimetro.
Tanto che il tutto si fredda, imburrate una
teglia da forno.
Poi, sempre in attesa di poter tagliare gli
gnocchi, mettete il burro in un pentolino, insieme alle bacche di ginepro,
leggermente schiacciate con la lama di un coltello, i semi di cardamomo, anche
essi schiacciati in modo che i semini interni possano essere a contatto con il
burro e, per finire, un cucchiaino scarso di grani di pepe.
Fate sciogliere il burro, coprendo il
pentolino con un coperchio, possibilmente a bagnomaria o, comunque, a fiamma
bassissima - il burro non deve bollire - e tenete al calore per almeno cinque
minuti, in modo che gli aromi di ginepro, cardamomo e pepe possa svilupparsi.
Spegnete e tenete al caldo, con il coperchio,
in modo che il burro non si rapprenda.
Ritornate agli gnocchi e, quanto l'impasto è
freddo, con un bicchiere o uno stampo tondo (tipo quello che si usa per i
biscotti), cominciate a ricavare gli gnocchi e, ogni volta che ne tagliate uno,
mettetelo direttamente nella teglia imburrata, sovrapponendolo leggermente al
precedente.
Potete naturalmente comporre gli gnocchi nella
configurazione che preferite, sempre però facendo in modo che questi siano, nel
caso, solo appena sovrapposti, in modo che poi tutti gli gnocchi possano
prendere l'ulteriore condimento.
Finito il primo giro di gnocchi, impastate
nuovamente il residuo dell'impasto, stendetelo come avete fatto la prima volta
e ricavate altri gnocchi. Proseguite impastando e tagliando fino ad esaurire
l'impasto.
Forza che ci siamo.
Fate sciogliere un altro po' di burro, poi con
un pennellino o usando le vostre dita, ungete leggermente gli gnocchi in
superficie, poi distribuite sopra di essi l'Asiago grattugiato che avete messo
da parte e completate con una leggera macinata di pepe nero.
Infornate a 220° per 10 minuti e poi a 240°,
con la funzione grill, per altri 5.
Spegnete, togliete dal forno e distribuite,
usando un cucchiaino, il burro al ginepro e cardamomo sugli gnocchi, senza
esagerare con la quantità, dato che il ruolo del burro è più che altro quello
di profumare il piatto.
Fate riposare giusto un paio di minuti, poi
impiattate, guarnite come meglio credete e, soprattutto, servite ai vostri
ospiti.
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