E poi ci accusano di non riciclare mai abbastanza...
Ecco allora una ricetta che celebra il riciclo
gastronomico, avendola creata svuotando letteralmente il frigorifero e la
dispensa da tutto ciò che era prossimo al fine vita, con la ferma intenzione di
non buttare assolutamente nulla.
Ci ho messo di tutto, con qualche accostamento
spregiudicato, ma il risultato non è stato affatto male, almeno a giudicare da
come mio figlio l’ha divorata.
Un nota sulla buzzonaglia di tonno, che forse molti non
conoscono, e che è la parte di tonno a contatto della lisca, quindi
maggiormente irrorata dal sangue e, per questo, di colore rosso scuro e di
sapore più intenso delle altre parti dell’amico della famiglia Scombridae (al solito, un sentito
ringraziamento a Wikipedia).
Ora, al di là degli ingredienti che riporto, il senso
della ricetta è anche quello di lasciare libertà di interpretazione, lasciandovi
guidare da ciò che sta nel vostro
frigorifero, piuttosto che nel mio.
Sentitevi quindi liberi - anzi, vi incoraggio a farlo -
di dare libero sfogo alla vostra creatività.
Ingredienti (per 4/6 persone)
- Una scatola di buzzonaglia di tonno
- Un cetriolo
- Una carota
- Mezza cipolla
- Una decina di pomodori secchi sott’olio
- Un paio d’etti di primo sale
- Un paio di cucchiai di olive nere
- Un paio di cucchiai di pinoli
- Un paio di cucchiai di mollica di pane
- Una costa di sedano
- Un cucchiaio di capperi
- Una decina di fili di erba cipollina
- Scorza di arancio e di limone
- Olio extra-vergine di oliva
- Sale e pepe
Per prima cosa, se non ne avete in avanzo da precedenti
ricette, preparate la mollica di pane.
Prendete quindi del pane, meglio se raffermo, in modo che
la mollica sia piuttosto secca, e mettetela nel mixer ad alta velocità (quello
che si usa per macinare il caffè e la frutta secca) o, se non l’avete, potete
usare il mixer tradizionale o il frullatore.
Fate andare alla massima velocità, in modo da ridurre la
mollica in piccole briciole, poi travasate la mollica in un pentolino
anti-aderente, di dimensione tale che la mollica possa formare un strato
sottile, senza essere troppo ammassata.
Unite alla mollica una generosissima macinata di pepe
nero.
Portate la padella sul fuoco, a fiamma media, e fate andare,
girando quasi in continuazione, fino a quando la mollica comincerà a scurirsi
leggermente, poi spegnete e travasate rapidamente la mollica in una ciotolina.
Mi raccomando, non in quella dove poi aggiungerete gli altri ingredienti (vedi
dopo).
Non lasciate la mollica nella padella, altrimenti, per
effetto del calore residuo, continuerà scurirsi, soprattutto quella a contatto
con il fondo.
Tagliate poi i pomodorini secchi, ricavandone delle
striscioline piuttosto sottili.
Poi il cetriolo, che sbuccerete e taglierete, prima a
fette, spesse circa mezzo centimetro, e poi ogni fetta a dadini.
La carota invece la taglierete alla julienne, mentre la cipolla a fettine molto sottili, nel verso
degli anelli, che poi otterrete separando delicatamente ogni singola fettina.
Anche il sedano, dopo averlo pulito, lo taglierete a
fettine sottili.
A dadini anche il primo sale, mentre per il tonno, più
friabile, limitatevi a tirarlo fuori dalla sua scatola, usando una forchetta, e
vedrete che ci penserà lui a ridursi in pezzi più piccoli.
Le olive, se sono grandine, dividetele a metà, togliendo
il nocciolo se non sono già denocciolate.
Raccogliete tutti gli ingredienti in una ampia terrina,
poi aggiungeteci i capperi e i fili di erba cipollina, che avrete tagliato -
non tritato - in piccoli pezzetti.
Aggiungete infine i pinoli e la scorza di limone e
arancia tritata finemente, in modo che se ne senta il profumo, senza che i
singoli pezzi siano avvertibili in bocca.
Ricordo, al solito e al di là delle quantità indicate,
che ogni insalata vive di armonia, per cui valutate la vostra opera per capire
se sia o meno necessario equilibrare i diversi ingredienti, nel caso aumentando
la quantità di qualcuno di essi.
Salate, date una macinata di pepe e, per finire, un generoso
giro d'olio extra-vergine sul tutto. La generosità dell'olio è legata anche al
fatto che parte di esso sarà assorbito dalla mollica di pane, che aggiungerete
all’ultimo momento, proprio per evitare che si ammorbidisca troppo per effetto
dell’olio, rimanendo invece bella croccante, creando un piacevole contrasto
con la morbidezza complessiva dell’insalata.
In virtù della varietà di sapori, alcuni forti, altri
meno, suggerisco di non usare altri condimenti, come aceto di vino, limone o
balsamico, proprio per non introdurre ulteriori sapori, dal forte contrasto con
tutto il resto.
Keep it up! Your web page is great.I can tell you have put a lot of work into it.
RispondiEliminaVideo Live Streaming