Inverno. Interno casa. Pomeriggio tardo, quasi sera, insomma,
tra il lusco e il brusco.
- Padre: “Iacopo, Lavinia, cosa volete per cena ?”
- Iacopo: “bucatini all’amatriciana !”
- Lavinia: “no Papi,mi fai la lasagna ?”
- Iacopo: “ma quale lasagna, Lavi, meglio i bucatini !”
- Lavinia: “no Iachi, i bucatini sono difficili da mangiare, meglio la lasagna !”
- Padre: “bboni, state bboni, ci penso io e accontento tutti e due...”
Così, da un tipico dissidio familiare, nacque la lasagna
all’amatriciana.
Un lasagna con l’amatriciana in purezza (già l’ho detto, amo questo termine e lo userò sempre,
anche a sproposito), cioè solo guanciale - vade retro, pancetta - olio
extravergine e pomodori pelati sfranti
con le mani.
Poi, a legare il tutto, la mozzarella, visto che la
besciamella proprio non ce la vedevo, e il classico pecorino romano, qui
tagliato con il parmigiano reggiano, per puro spirito di mediazione tra i gusti
di mio figlio e quelli di mia figlia. Voi, naturalmente, potete usare l’uno,
l’altro o un mix particolare, a seconda dei vostri gusti.
E’ un piatto ricco,
dove il condimento la fa da padrone, per cui le quantità che seguiranno sono importanti.
Un’ultima nota sulle lasagne, che vi consiglio, per
praticità, di prendere nella versione senza cottura preventiva in acqua.
Ingredienti (per una teglia rettangolare di dimensioni standard)
- Settecento grammi di lasagne (vedi dopo)
- Quattro barattoli di pomodori pelati (quelle da 220 grammi)
- Dieci fette di guanciale, tagliate spesse
- Otto etti di mozzarella di latte vaccino
- 150 grammi di pecorino romano grattugiato
- 150 grammi di parmigiano reggiano grattugiato
- Olio extravergine di oliva
- Un po’ di burro (per ungere la teglia)
- Sale e pepe
Per quanto riguarda le lasagne, potete sceglierle secche
o fresche, preferendo se possibile queste ultime, dato che sono più buone (considerazione
personale) e si tagliano meglio nel caso doveste adattarle alla dimensione
della teglia (considerazione oggettiva).
Bene, per prima cosa direi di preparare il sugo, che deve
cuocere per una quindicina di minuti, in modo da armonizzarsi e raggiungere la
giusta densità.
Prendete i pelati, metteteli in una ciotola e sfragneteli (termine romanesco, che
indica il “prendere i pelati con le mani
e ridurli in polpa, con la sola forza derivante dalla chiusura del pugno”).
Se la cosa, per motivi a me oscuri, vi dovesse creare
problemi, metteteli nel mixer e fatelo andare alla massima velocità, in modo da
ottenere una sorta di passata.
Prendete poi le fette di guanciale - il mio consiglio è
sempre quello di prendere un guanciale intero e tagliarlo a fette secondo la
bisogna - tagliatele a metà, nel verso della lunghezza, e poi ogni metà in
pezzi di circa un centimetro di larghezza.
Prendete una ampia padella, metteteci giusto un paio di
cucchiai di olio extravergine, portatela sul fuoco e, quando l’olio è caldo,
unite il guanciale.
Fate rosolare il guanciale, a fiamma viva e senza
coperchio, per un paio di minuti, fino a quando la parte grassa non sarà
diventata quasi trasparente, poi unite i pelati, salateli, pepateli e fateli
cuocere, sempre a fiamma alta e senza coperchio, per una quindicina di minuti.
Fate attenzione che il sugo schizzerà non poco, per cui,
se l’avete, vi suggerisco di mettere, al posto del coperchio, una di quelle
retine metalliche anti schizzo, altrimenti lasciate il sugo al suo destino e
mettete in conto qualche minuto di pulizia accurata della cucina.
Quando il sugo è pronto, spegnete il fuoco e fatelo
intiepidire e, nel frattempo, grattugiate parmigiano e pecorino ed uniteli,
mescolandoli, in un’unica ciotola.
Quando il sugo si è intiepidito, prendete la mozzarella e
tagliatela in fette sottili. E’ importante che tale operazione venga fatta
all’ultimo momento, dato che per questo piatto è fondamentale che la mozzarella
abbia tutto il suo siero, che servirà a facilitare la cottura delle lasagne.
Bene, siamo pronti per assemblare il tutto, partendo con
una teglia da forno, meglio se anti-aderente, imburrandola per benino (si può
evitare se la teglia è anti-aderente) e mettendo un leggero strato di sugo sul
fondo.
Fate poi un primo strato di lasagne sul fondo,
eventualmente tagliando le lasagne in modo da avere una copertura completa, ma
senza sovrapposizioni (se sovrapponete le lasagne vedrete che, nel punto di
sovrapposizione, queste non si cuoceranno come si deve).
Sopra le lasagne distribuite il sugo all’amatriciana, facendo
in modo che copra completamente le lasagne sottostanti, poi le fettine di
mozzarella - che non dovranno costituire uno strato compatto, ma solo essere
distribuite in modo uniforme, vicine fra loro ma non a contatto diretto - e,
per finire, una dose abbondante dei due formaggi.
Ripetete tutta la sequenza fino a quando non arrivate al
bordo della teglia (o fino a quando non esaurite uno degli ingredienti), avendo
cura di terminare con lo strato di parmigiano e pecorino.
Infornate, impostando la temperatura e la durata in base
alle indicazioni sulla confezione delle lasagne (nel mio caso, con lasagne
fresche, venticinque minuti a 220°).
Quando la lasagna è pronta, con la sua bella crosticina
in superficie, spegnete e tiratela fuori, facendola riposare per una decina di
minuti prima di servirla.
Keep it up! Your web page is great.I can tell you have put a lot of work into it.
RispondiEliminaInvisalign