Confesso che sono stato in forte indecisione per quanto
riguarda il nome di questa ricetta, avendo a lungo ragionato su: "Strudel in millefoglie"; "Inversione di strudel", "Strudel aperto", "Lasagna di strudel", e via
dicendo.
Devo dire che nessuno mi ha particolarmente colpito,
nemmeno quello che alla fine ho scelto, per cui vi lascio totale libertà, nel
caso voleste provare la ricetta, a chiamarla come meglio credete.
Comunque, esercizi semantici a parte, è uno strudel dove
la pasta - in questo caso pasta fillo - è usata esattamente come nel
millefoglie, per separare i diversi strati di cui il dolce si compone.
Il ripieno è, di fatto, quello dello strudel classico,
con alcune piccole variazioni, come l'uso del miele di acacia al posto dello
zucchero, presente solo in piccola quantità, e i biscotti macinati al posto del
pangrattato.
Non potevo poi fare a meno della panna montata, che, per
armonia con il resto, ho dolcificato con il miele di castagno, dal gusto più
deciso rispetto a quello di acacia usato per lo strudel.
Per quanto riguarda le mele, poi, io ho usato la mela
annurca, che adoro, ma voi naturalmente potete usarne di diversa qualità.
Per le dosi, infine, vi riporto quelle che ho usato io,
per un mini strudel fatto all'interno di un coppa pasta di dodici centimetri di
diametro e circa cinque di altezza.
Ingredienti (vedi sopra)
Per lo strudel
- Quattro fogli di pasta fillo (io ho usato quella della Stuffer - 36x39 cm)
- Tre mele annurca (se cambiate, ricordatevi che la annurca è piccola)
- Due cucchiai di pinoli
- Due cucchiai di uvetta passa
- Due cucchiai di zucchero di canna (uno per il ripieno e uno per la pasta)
- Tre cucchiai di miele di acacia
- Sei biscotti (io ho usato i Galletti del Mulino Bianco)
- Un pezzo di scorza di arancia
- Trenta grammi di burro (per spennellare i fogli di pasta)
Per la panna
- 250 ml di panna fresca
- Due cucchiai di miele di castagno
Per prima cosa mettete a mollo l'uvetta in un bicchiere
con acqua fredda, dove dovrà restare per circa mezz'ora.
Sbucciate poi le mele, tagliate ciascuna mela in quattro
spicchi, privateli del torsolo e dei semi e poi tagliateli in fettine sottili,
che raccoglierete in una ciotola (se usate mele più grandi, fate otto spicchi
invece di quattro).
Mettete i biscotti nel mixer e fatelo andare alla massima
velocità, in modo da ridurre i biscotti in briciole, che unirete alle mele.
Unite anche i pinoli, il cucchiaio di zucchero di canna,
il miele di acacia.
Usando una grattugia a trama fine, grattugiate la scorza
di arancia - ne basta quella di un quarto di arancia - direttamente nella
ciotola dove stanno gli altri ingredienti.
Scolate l'uvetta, strizzatela per bene, asciugatela con
qualche foglio di carta da cucina e, infine, unitela agli altri ingredienti,
mescolando accuratamente in modo da armonizzare il tutto.
Mettete il ripieno da parte e prendete la pasta fillo e
stendetela sul piano di lavoro, poi, usando lo stesso coppa pasta che userete
per la cottura, ricavate dalla pasta almeno sedici dischi (ovviamente, se non
volete usare il coppa pasta, ricavate sedici pezzi di pasta della stessa
dimensione del contenitore dove cuocerete il dolce).
Mettete il coppa pasta su una teglia, sulla quale avrete
prima messo un foglio di carta da forno.
Sciogliete il burro, cosa che potete fare a bagnomaria o
nel microonde, in questo caso usando una bassa potenza, altrimenti vi
ritroverete con il forno foderato di burro.
Imburrate leggermente l'interno del coppa pasta, poi prendete
il primo disco di pasta fillo e mettetelo all'interno del coppa pasta, a
contatto con il foglio di carta da forno, poi, usando un pennellino,
spennellatelo con il burro fuso. Mettete un altro disco di pasta e, di nuovo,
imburratelo e poi ripetete per altre due volte, in modo da formare uno strato
fatto con quattro dischi di pasta.
Distribuite un po' di ripieno sullo strado di pasta,
avendo cura che questo la ricopra completamente e con spessore uniforme,
spessore che dovrà essere più o meno di un centimetro.
Ripetete l'intera sequenza - quattro fogli di pasta
fillo, imburrati, e poi il ripieno - fino ad esaurire tutti i dischi di pasta
e, ad ogni nuova sequenza, pressate per bene gli strati sottostanti, in modo da
compattare il tutto.
Ovviamente terminate con uno strato di pasta, che
imburrerete e sul quale distribuirete, in modo uniforme, il secondo cucchiaio
di zucchero di canna.
Infornate a 180° per circa venticinque minuti, e comunque
fino a quando lo strudel non sarà leggermente cresciuto - giusto qualche millimetro - per effetto
della dilatazione della pasta fillo e lo zucchero in superficie non si sarà
caramellato.
Quando il tutto vi sembra pronto, spegnete, tirate fuori
e fate quantomeno intiepidire prima di rimuovere il coppa pasta, cosa che
farete aiutandovi con la lama di un coltello, che passerete tra il millefoglie
e i bordi del coppa pasta.
Tanto che il dolce si fredda, mettete la panna fresca in
una ciotola con il fondo tondo, aggiungete il miele di castagno e poi montatela
con le fruste elettriche, in modo che diventi ben ferma.
Ci siamo, potete impiattare, disponendo il millefoglie e,
vicino ad esse, un po' di panna montata, nel caso usando una sacca da
pasticcere in modo da dargli una forma più professionale, poi fate colare a
filo un po' di miele sul tutto.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCiao grande chef!!! Vengo a visitare le tue meraviglie come al solito per trovare ispirazione! Venerdì devo andare ad una cena, saremo in 4 e mi è stato chiesto di portare il dolce! Gli amici che ci hanno invitato conoscono bene le tue creazioni perchè ad ogni cena ne sfoggio una con grande successo! Mi chiedevo se secondo te questo millefoglie se fatto in un unica porzione da dividere possa riuscire bene e fare la solita ottima figura o se è meglio prepararlo in 4 porzioni. Grazie!
RispondiEliminaEccomi :-)
EliminaAllora, direi di si, potresti farlo in una teglia quadrata (preferisco le forme poligonali :-)) e poi tagliarlo a misura per gli ospiti, usando un coltello moolto affilato e a lama sottile, visto che la sfoglia altrimente tende a rompersi.
L'ideale sarebbe toglierlo dalla teglia e servirlo su un piatto, ma a meno che tu non usi una teglia con il bordo rimovibile, l'operazione è un po' rischiosa, visto che lo strudel, fatto a strati, non ha una sua compattezza paragonabile a quella di una torta classica.
Per le dosi (domanda successiva), direi che quelle riportate nella ricetta vanno bene per due persone (di appetito normale e con il dolce servito a fine pasto). Certo, se lo fai in teglia, a meno che tu non abbia una teglia piccina, allora è meglio che moltiplichi le dosi almeno per 3, in modo da avere la giusta altezza del dolce).
A presto.
Grazie Chef!!! Questa la metto da parte per un'altra volta e per domani sera preparo il tuo bellissimo pan di spagna con pere e banane caramellate :-P
EliminaAh scusami un'altra cosa: le dosi della ricetta per quante persone sono? Per un dolce una persona?
RispondiEliminaGrazie ancora ;-)
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaRieccomi! Dunque ho fatto questo meraviglioso dolce, ho usato delle vaschette di stagnola del formato più piccolo, è venuto buonissimo e bellissimo, anche perchè per impiattarlo è bastato tagliare con una forbice un lato del contenitore, ma la porzione per persona era forse troppo grande (anche se io e mio marito non abbiamo disdegnato l'abbondanza ;-) ) Domani lo rifarò per degli ospiti e stavolta userò per porzione, una o due stampini di carta di quelli che si usano per i panettoni mignon che secondo me vanno benissimo! Ma ecco la domanda: siccome domani dovrò fare un bel pò di cosine ( menù: la tua tartare di ricciola e avocado, ravioli di broccolo e arzilla e il tuo filetto di orata in panatura croccante con vellutata di zucca alle mandorle), secondo te posso preparare le porzioni di dolci oggi, conservarle in frigorifero e poi cuocerle domani? Grazie ancora per le tue meravigliose, buonissime, ma soprattutto realizabili, ricette che crei e condividi :-*
RispondiEliminaCiao Cate e grazie a te per frequentare con entusiasmo questi posti :-)
EliminaSul dolce, l'unico rischio che vedo è il potenziale rilascio di acqua da parte delle mele, per effetto dello zucchero, acqua che, per effetto degli stampini chiusi, potrebbe accumularsi, rendendo umido il tutto.
Forse potresti preparare i ravioli oggi, anche se devi fare attenzione a riporli, perché la pasta tende ad inumidirsi e a diventare collosa (li metti su un foglio di carta da forno cosparso con abbondante semola e poi la metti anche sopra ai ravioli, senza sovrapporli, mi raccomando). Potresti anche lasciarli fuori da frigo, magari in balcone; la pasta tenderà a seccarsi un poco, ma quando li cuoci si sistema tutto.
A presto.
Grazie!!!!
Elimina