Nulla di che, ma forse un’idea per accompagnare un
aperitivo, diverso dalle solite manciate di noccioline e pistacchietti, che
tanto piacciono e tanto fanno male.
Come al solito, li ho preparati usando ciò che avevo nel
frigo, in particolare un mezzo melograno, dove il colore dei chicchi più
esterni stava virando verso un rosso-spento-quasi-marrone,
segno che l’amico frutto non se la passava troppo bene.
Ingredienti (per 6 crostini)
- Sei fette di pane casareccio (qui la mia ricetta)
- Sei cucchiai di ricotta di bufala
- Mezzo melograno
- Sei gherigli di noce
- Un cucchiaio colmo di zucchero di canna
- Una decina di foglioline di menta fresca
- Pepe nero
Per quanto riguarda il pane, sceglietene uno bello
corposo, con la mollica di sostanza e ben soda. Perfetto a tale scopo il pane
toscano, quello di Lariano o, ovviamente, quello che vi potete fare voi in casa.
Dopo la premessa sul pane, direi di partire con lo
sciroppo, prendendo il melograno, spaccandolo a metà e ricavandone tutti i chicchi
interni, avendo cura di eliminare ogni traccia della pellicina bianca che li
tiene uniti.
Mettete i chicchi in un pentolino, meglio se
anti-aderente, unite le foglioline di menta, lo zucchero di canna e mezzo
bicchiere d’acqua, poi date una bella mescolata.
Portate sul fuoco, a fiamma minima e con il coperchio, e
fate cuocere per almeno quaranta minuti, avendo cura di girare di tanto in
tanto, controllando che ci sia sempre un po’ di liquido di cottura.
Trascorso il tempo, spegnete e fate intiepidire, poi
travasate i chicchi in una chinoise
o, ma sarà più complicato, in un colino a rete fitta. Usando il dorso di un
cucchiaio, premete i chicchi sulla chinoise,
in modo che il liquido in essi contenuto possa uscire e filtrare.
Proseguite con l’attività muscolare fino a quando i
chicchi vi sembreranno sufficientemente svuotati,
poi mettete tutto il liquido estratto nel pentolino - che avrete sommariamente
pulito, ovviamente - e riportatelo sul fuoco, facendo andare il tutto, sempre a
fiamma minima, ma questa volta senza coperchio, fino a quando il liquido non
comincerà a formare molte bollicine, segno che avrà raggiunto il giusto grado
di densità.
Vedrete che alla fine, dopo tutta 'sta fatica, vi
rimarranno si e no due cucchiaini di sciroppo.
Spegnete e fate freddare e, nell’attesa, riducete i
gherigli di noce in pezzi, non troppo piccoli e non troppo regolari.
Tagliate il pane a fette, non troppo spesse e, se volete,
mettetele per qualche minuto nel tostapane o in forno, per renderle più
croccanti.
Quando le fette di pane sono pronte, spalmate su ciascuna
la ricotta, facendo uno strato abbastanza consistente ed irregolare nello
spessore, in modo da accentuare il senso di “rustico” del crostino.
Distribuite poi le noci, senza esagerare e, per finire,
usando un cucchiaino, fate colare un filo di sciroppo su ogni crostino, senza
esagerare nella quantità, dato che lo sciroppo ha un sapore molto inteso, che
non deve prevalere su tutto il resto.
Infine, se vi ci piace, date una leggera macinata di pepe
nero e guarnite come meglio credete, ad esempio con qualche strisciolina di
scorza di arancia o di limone.
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