Era un po' di tempo che non facevo un'insalata di polpo,
poi, provvidenziale o funesta, a seconda dei punti di vista, arrivò la Vigilia
di Natale 2102, con l'abituale moltitudine di ospiti amati e affamati, per i
quali ho deciso di rispolverare un piatto a base dell'amico cefalopode.
Cercando comunque di fare qualcosa di diverso dal solito,
ed anche per sperimentare qualche ingrediente particolare, ho deciso per un'insalata,
dove il polpo fosse accompagnato dalla patata nera peruviana e dai fagioli
occhio nero.
Praticamente, visti i colori, un'insalata funerea...
Condimento semplice, per non coprire i sapori, a base di
un'emulsione di olio e limone, con in più la scorza del limone aggiunta
all'insalata, in modo da esaltare ancora di più il profumo di agrume.
Ingredienti (per 6 persone)
- Un polpo di circa un chilo
- Sei patate nere
- Due etti di fagioli occhio nero
- Una costa di sedano
- Un limone, meglio se non trattato
- Qualche rametto di origano fresco
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
Prima di partire una considerazione sul polpo, che questa
volta ho preso un paio di giorni prima e lasciato nel congelatore per circa
dodici ore, poi riportato lentamente a temperatura ambiente e, infine, cotto
nel modo usuale.
Il risultato è stato notevole, con un polpo molto
morbido, a parità di tempo di cottura, per cui, se avete tempo, consiglio
sicuramente di procedere in questo modo, peraltro immagino già noto a molti.
Sempre la sera prima, naturalmente, ricordatevi di
mettere i fagioli in acqua fredda, poi andate a ninna, sereni come foste un
bimbo.
La mattina dopo, procedete con le cotture, partendo,
tanto per scegliere, dai fagioli,
mettendoli in una pentola, coperti da abbondante acqua
fredda, leggermente salata.
Portate la pentola sul fuoco, a fiamma media e con il
coperchio, e quando l'acqua raggiunge il bollore, abbassate la fiamma e fate
cuocere i fagioli fino a quando non saranno teneri, ma non sfatti. Ci dovrebbe
volere, dal momento del bollore, circa un'ora.
Per il polpo, invece, procedete come da disciplinare, mettendolo
in acqua già a bollore e leggermente salata e facendolo cuocere per circa 45
minuti, a pentola coperta a con la fiamma al minimo.
Generalmente, come oramai saprete, il tempo di cottura
dipende dalla dimensione del polpo, dal fatto che questo sia fresco oppure
congelato e via dicendo, per cui il tempo è indicativo, e il miglior modo per
vedere se il polpo è pronto è quello di infilzarlo con la forchetta, laddove i
tentacoli si uniscono alla testa: se la forchetta entra con una certa facilità,
allora ci siamo.
Quando il polpo è cotto, spegnete il fuoco e fatelo
freddare nella sua acqua di cottura.
Per ultimo lessate le patate, mettendole in una pentola,
ben coperte da acqua fredda e leggermente salata e portando il tutto sul fuoco.
Dal momento del bollore, una mezz'ora dovrebbe essere sufficiente.
Tenete presente che la patata nera ha una polpa molto
soda, che rimane tale anche dopo la cottura, e una tolleranza decisamente
maggiore per quanto riguarda i tempi di cottura rispetto alle patate classiche,
cosa che vi permette di stare tranquilli e sereni, senza dover girare con il
cronometro alla mano.
Quando le patate sono cotte, scolatele, fatele intiepidire,
poi sbucciatele, mentre il polpo e i fagioli, quando cotti, le farete
intiepidire nella loro acqua di cottura.
Bene, con tutti gli ingredienti ad una temperatura
ragionevole, direi che potete procedere con l'assemblaggio finale.
Togliete il polpo dall'acqua, rimuovete la pelle e l'osso
centrale, della bocca, che normalmente rimane anche dopo la pulizia da parte
del pescivendolo, e tagliatelo in pezzi, prima i tentacoli e poi la testa.
Raccogliete il polpo in una terrina, poi aggiungete i
fagioli, ben scolati dalla loro acqua, e le patate, che avrete tagliato in
pezzi di dimensione simile a quelli di polpo.
Prendete poi la costa di sedano, eliminate la parte
finale bianca e poi, se volete e usando un pela patate, raschiate la parte
superiore, in modo da eliminare i filamenti superficiali del sedano (per la
cronaca, io a volte lo faccio, a volte no).
Tagliate il sedano in fettine sottili, direi circa un
millimetro, poi unitele agli altri ingredienti.
Unite infine le foglioline di origano tritate con il
coltello e la scorza del limone - solo la parte gialla, mi raccomando - grattugiata
finemente, in modo che se ne percepisca l'odore, ma non la presenza.
Regolate di sale l'insalata, date una generosa macinata
di pepe nero, poi preparate un'emulsione, usando tre parti di olio extravergine
ed una di succo di limone e versatela sull'insalata.
Mescolate per bene il tutto, poi assaggiate, soprattutto
per verificare l'equilibrio tra olio e limone, sempre molto personale, e nel
caso regolate nuovamente.
Fate riposare almeno un'oretta, poi mescolate nuovamente,
dato che il riposo avrà fatto colare il condimento sul fondo della terrina e,
finalmente, impiattate, guarnendo come meglio credete.
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