Ecco un altro primo last
minute - chissà perché a me capitano sempre di domenica - e che rientra
nelle preparazioni “al di sotto dei venti
minuti”, come quella che descrissi tempo fa e chiamai, appunto, “Spaghetti 20 minuti”.
Preparazione molto semplice e decisamente poco
innovativa, ma tant’è, ogni tanto la semplicità ci sta più che bene.
Tonnarelli, allora, conditi con una dadolata (termine che aborro, ma che ogni tanto mi scappa) di pomodori
Torpedino, una varietà di pomodoro dolcissima e soda, saltati in padella, ai
quali ho aggiunto la ricotta ed un mix molto variato di erbette; praticamente
tutte quelle che avevo in casa.
Per finire, una bella mantecatura in padella, con
parmigiano reggiano, e di corsa in tavola.
Ingredienti (per 4 persone)
- Mezzo chilo di tonnarelli all’uovo
- Una ventina di pomodori Torpedino (o ciliegino, se non li trovate)
- Due etti di ricotta (quella che preferite, mucca, pecora,...)
- Parmigiano Reggiano grattugiato
- Erbette (maggiorana, timo, origano fresco, dragoncello, basilico,...)
- Olio extravergine di oliva
- Una paio di spicchi d’aglio
- Sale e pepe
Per quanto riguarda al quantità di pomodori, nel caso non
trovaste i Torpedino ed usate i più classici ciliegino, raddoppiatela, visto
che il pomodoro ciliegino è più piccolo.
Sulle erbette, invece, scegliete in base a quello che
avete in casa o che trovate al negozio, ricordando in ogni caso di usare
erbette compatibili fra loro e in
singole quantità tali che nessuna prevalga nettamente sulle altre.
Bene, per prima cosa, mettete in un’ampia pentola l'acqua
per la pasta - se vi va, ripassate prima la teoria - salatela, portatela sul fuoco e portatela a bollore.
Tanto che l’acqua raggiunge la sua temperatura, tagliate
a dadini i pomodori, poi prendete un’ampia padella, dove poi mantecherete la
pasta, metteteci otto cucchiai di olio extravergine, gli spicchi d’aglio, in
camicia e leggermente schiacciati, e portatela sul fuoco.
Fate scaldare e, quando l’aglio si sarà dorato,
toglietelo ed unite i pomodorini, salateli e poi alzate la fiamma al massimo,
facendoli saltare per circa cinque minuti, senza coperchio e in modo che
possano ammorbidirsi, ma non sfarsi.
Spegnete e tenete in caldo (il modo che uso io per tenere
il caldo il condimento è quello di usare la padella come coperchio della
pentola dell’acqua per la pasta).
Sempre in attesa del bollore dell’acqua, tritate
piuttosto finemente tutte le erbette - consideratene più o meno un cucchiaio
per ogni due commensali - e tenete anch’esse da parte.
Tornate all’acqua e, quando bolle, buttate la pasta,
facendola cuocere e mantenendola al dente.
Dopo circa un minuto di cottura della pasta, unite la
ricotta nella padella con i pomodorini, poi prendete una tazza dell’acqua di
cottura della pasta, ricca di amido, ed usatela per diluire la ricotta, in modo
da ottenere una consistenza quasi cremosa.
Riempite nuovamente la tazza con l’acqua della pasta e
tenetela da parte, in modo da usarla per la mantecatura finale.
Quando la pasta e cotta, scolatela, mantenendola umida ed
unitela nella padella dove l’aspetta il suo condimento.
Riportate la padella sul fuoco, alzate la fiamma, aggiungete
il parmigiano grattugiato, le erbette, date una generosa macinata di pepe nero
e mescolate per mantecare il tutto, aggiungendo allo stesso tempo, in modo
graduale e se ritenete serva, l’acqua di cottura.
Fate in modo che la pasta risulti cremosa, interrompendo
la mantecatura - che comunque non dovrebbe durare più di un minuto - quando
vedete che il fondo comincia, per effetto della completa evaporazione
dell’acqua residua, a ridursi troppo.
Spegnete il fuoco, impiattate rapidamente, considerando
che la pasta all’uovo ha la tendenza ad asciugarsi molto rapidamente,
donandovi, se non vi sbrigate, una deliziosa mappazza, che difficilmente riuscireste a sbrogliare.
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