27 gennaio 2013

Le mie ricette - Tonnarelli con ricotta, pomodori torpedino ed erbette dell’orto



Ecco un altro primo last minute - chissà perché a me capitano sempre di domenica - e che rientra nelle preparazioni “al di sotto dei venti minuti”, come quella che descrissi tempo fa e chiamai, appunto, “Spaghetti 20 minuti”.

Preparazione molto semplice e decisamente poco innovativa, ma tant’è, ogni tanto la semplicità ci sta più che bene.

Tonnarelli, allora, conditi con una dadolata (termine che aborro, ma che ogni tanto mi scappa) di pomodori Torpedino, una varietà di pomodoro dolcissima e soda, saltati in padella, ai quali ho aggiunto la ricotta ed un mix molto variato di erbette; praticamente tutte quelle che avevo in casa.

Per finire, una bella mantecatura in padella, con parmigiano reggiano, e di corsa in tavola.

Ingredienti (per 4 persone)
  1. Mezzo chilo di tonnarelli all’uovo
  2. Una ventina di pomodori Torpedino (o ciliegino, se non li trovate)
  3. Due etti di ricotta (quella che preferite, mucca, pecora,...)
  4. Parmigiano Reggiano grattugiato
  5. Erbette (maggiorana, timo, origano fresco, dragoncello, basilico,...)
  6. Olio extravergine di oliva
  7. Una paio di spicchi d’aglio
  8. Sale e pepe

Per quanto riguarda al quantità di pomodori, nel caso non trovaste i Torpedino ed usate i più classici ciliegino, raddoppiatela, visto che il pomodoro ciliegino è più piccolo.

Sulle erbette, invece, scegliete in base a quello che avete in casa o che trovate al negozio, ricordando in ogni caso di usare erbette compatibili fra loro e in singole quantità tali che nessuna prevalga nettamente sulle altre.


Bene, per prima cosa, mettete in un’ampia pentola l'acqua per la pasta - se vi va, ripassate prima la teoria - salatela, portatela sul fuoco e portatela a bollore.

Tanto che l’acqua raggiunge la sua temperatura, tagliate a dadini i pomodori, poi prendete un’ampia padella, dove poi mantecherete la pasta, metteteci otto cucchiai di olio extravergine, gli spicchi d’aglio, in camicia e leggermente schiacciati, e portatela sul fuoco.

Fate scaldare e, quando l’aglio si sarà dorato, toglietelo ed unite i pomodorini, salateli e poi alzate la fiamma al massimo, facendoli saltare per circa cinque minuti, senza coperchio e in modo che possano ammorbidirsi, ma non sfarsi.

Spegnete e tenete in caldo (il modo che uso io per tenere il caldo il condimento è quello di usare la padella come coperchio della pentola dell’acqua per la pasta).

Sempre in attesa del bollore dell’acqua, tritate piuttosto finemente tutte le erbette - consideratene più o meno un cucchiaio per ogni due commensali - e tenete anch’esse da parte.

Tornate all’acqua e, quando bolle, buttate la pasta, facendola cuocere e mantenendola al dente.

Dopo circa un minuto di cottura della pasta, unite la ricotta nella padella con i pomodorini, poi prendete una tazza dell’acqua di cottura della pasta, ricca di amido, ed usatela per diluire la ricotta, in modo da ottenere una consistenza quasi cremosa.

Riempite nuovamente la tazza con l’acqua della pasta e tenetela da parte, in modo da usarla per la mantecatura finale.

Quando la pasta e cotta, scolatela, mantenendola umida ed unitela nella padella dove l’aspetta il suo condimento.

Riportate la padella sul fuoco, alzate la fiamma, aggiungete il parmigiano grattugiato, le erbette, date una generosa macinata di pepe nero e mescolate per mantecare il tutto, aggiungendo allo stesso tempo, in modo graduale e se ritenete serva, l’acqua di cottura.

Fate in modo che la pasta risulti cremosa, interrompendo la mantecatura - che comunque non dovrebbe durare più di un minuto - quando vedete che il fondo comincia, per effetto della completa evaporazione dell’acqua residua, a ridursi troppo.

Spegnete il fuoco, impiattate rapidamente, considerando che la pasta all’uovo ha la tendenza ad asciugarsi molto rapidamente, donandovi, se non vi sbrigate, una deliziosa mappazza, che difficilmente riuscireste a sbrogliare.

Guarnite se volete, poi portate in tavola e gustate il tutto.

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