Nuova puntata della serie “primi in allegria per un pranzo festivo”, che mi vede impegnato,
quasi tutte le domeniche, nell’attesa che la prole torni dagli Scout.
Visto che la domenica non mi va di gironzolare tra i
banchi del supermercato, normalmente mi arrangio con quanto ho comprato nei
giorni precedenti, siano ingredienti provvidenzialmente presi, oppure avanzi di
altre preparazioni.
Questa volta gli avanzi hanno decisamente preso il sopravvento,
portandomi ad un primo il cui condimento ha visto la partecipazione di una
fantastica ricotta di bufala, dei peperoni e dei pomodori datterino,questi
ultimi due ingredienti alla faccia della stagionalità.
Ancora una volta la pasta di Setaro, celeberrimo pastificio di Torre
Annunziata.
Ingredienti (per 6 persone)
- Mezzo chilo di bucatini
- Un paio di peperoni rossi
- Una trentina di pomodori datterino (o ciliegino, se non li trovate)
- Due etti di ricotta di bufala
- Parmigiano Reggiano grattugiato
- Una ventina di foglioline di maggiorana fresca
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
Partite con la preparazione del condimento, lavando i
pomodorini e mettendoli nel mixer, che poi farete andare alla massima velocità,
in modo da ridurre il tutto in una sorta di passata.
Se siete integralisti e avete tempo, potete anche usare
il passa pomodoro - nel qual caso aumentate la quantità dei pomodorini di un
30% - in modo da eliminare bucce e semi. Io non l’ho fatto e non me ne pento.
Pulite anche i peperoni, eliminando il picciolo, i semi e
le coste bianche interne, poi tagliateli a listarelle, di circa mezzo
centimetro di larghezza e quattro o cinque di lunghezza.
Prendete un’ampia padella, dove poi mantecherete la
pasta, metteteci otto cucchiai di olio extravergine, i pomodori passati e i
peperoni e portatela sul fuoco (visto che non ho usato né aglio né peperoncino,
ho evitato di scaldare preventivamente l’olio).
Fate prendere calore, poi salate, date una generosa
macinata di pepe nero, e fate cuocere, a fiamma media e con il coperchio,
almeno per una mezz’oretta, in modo da dare tempo ai peperoni di ammorbidirsi a
dovere.
Ogni tanto controllate e date una girata.
Quando i peperoni vi sembrano cotti, togliete il
coperchio, alzate la fiamma e fate evaporare l’eventuale acqua residua dei pomodori,
in modo che la salsa risulti giustamente densa.
Spegnete e aggiungete la ricotta, girando per benino con
un cucchiaio di legno, in modo che questa si incorpori perfettamente al resto
degli ingredienti.
Per ultimo aggiungete la maggiorana tritata al coltello,
dando nuovamente una mescolata e tenete da parte il tutto, con il coperchio (il
modo che uso io per tenere il caldo il condimento è quello di usare la padella
come coperchio della pentola dell’acqua per la pasta)
Mettete in un’ampia pentola l'acqua per la pasta, seguendo il disciplinare, salatela, mettetela sul fuoco e portatela a bollore,
quindi buttate la pasta, facendola cuocere e mantenendola al dente.
Poco prima di scolare la pasta, prendete un mestolo
dell’acqua di cottura, ricca di amido, ed usatela per diluire leggermente il
condimento, che per effetto della ricotta sarà diventato piuttosto denso.
Riempite anche una tazza, sempre con l’acqua della pasta,
e tenetela da parte, in modo da usarla per la mantecatura finale.
Quando la pasta e cotta, scolatela, mantenendola umida ed
unitela nella padella dove l’aspetta il suo condimento.
Riportate la padella sul fuoco, alzate la fiamma e
mescolate per mantecare il tutto, aggiungendo allo stesso tempo, in modo
graduale e se ritenete serva, l’acqua di cottura.
Fate in modo che la pasta risulti cremosa, interrompendo
la mantecatura - che comunque non dovrebbe durare più di un minuto - quando
vedete che il fondo comincia, per effetto della completa evaporazione
dell’acqua residua, a ridursi troppo.
Spegnete il fuoco, aggiungete il parmigiano grattugiato,
date un'ultima e accurata mescolata, quindi impiattate.
Date un’ultima macinata di pepe nero su ogni porzione, un
leggerissimo giro d’olio extravergine a crudo, una ulteriore spolveratina di
parmigiano reggiano, poi guarnite a vostro piacimento e portate in tavola.
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