Allora, parliamo subito della crema di coppa di testa,
decisamente spregiudicata e, forse, un tantinello sopra le righe, dal sapore
veramente molto particolare, che coniuga quello forte del maiale, con la
sfumatura data da un agrodolce a base di miele di castagno e aceto.
Non so come mi sia venuta in mente, ma tant'è e l'ho
fatta.
Ovviamente è da mangiare a piccolissime dosi e, tutto
sommato, si sposa bene con il filetto, dando un buon contrasto. Naturalmente,
se volete oppure non ve la sentite, potete eliminarla senza particolari
problemi.
Per quanto riguarda il filetto, invece, una classica
cottura nel burro chiarificato - per chi non lo sapesse, il burro chiarificato
è il burro al quale è stata eliminata la parte lattea e quella acquea,
mantenendo solo quella grassa, che presenta una elevata resistenza al calore -
profumato con il pepe e poi, a cottura ultimata, sfumato leggermente con un po'
di Porto.
Se non avete il burro chiarificato - per la cronaca la Prealpi lo produce già bello e
pronto - potete usare il classico olio extravergine o il burro normale, facendo
però attenzione, in questo caso, a mantenere la fiamma bassa, dato che
altrimenti la componente lattea tenderà a bruciarsi.
Per finire, il topinambur, noto anche come carciofo di
Gerusalemme, proprio per il suo retrogusto di carciofo, che questa volta ho
panato con uovo e semola di grano duro e fritto.
Un'ultima nota sul filetto, che vi consiglio di prendere
intero e poi tagliarlo voi, a casa, in modo da farlo esattamente dello spessore
che desiderate.
Ingredienti (per 4 persone)
Per il filetto
- Un pezzo di filetto di manzo di circa otto etti
- Due cucchiai di burro chiarificato
- Un cucchiaio di grani di pepe misto
- Mezzo bicchiere scarso di Porto
- Quattro fette di lardo (vedi dopo)
- Sale e pepe
Per il topinambur
- Quattro topinambur di media dimensione
- Un uovo
- Semola di grano duro
- Olio per friggere (oliva o arachide)
- Sale
Per la crema di coppa
- Un etto di coppa di testa
- Un cucchiaio di miele di castagno
- Tre cucchiai di aceto di vino bianco
- Olio extravergine di oliva
Direi di partire con la crema di coppa, così ci togliamo
il pensiero.
Tagliate la coppa a dadini. se ne avete un pezzo intero,
oppure a strisce se l'avete in fette.
Mettetela in un pentolino, meglio se anti-aderente,
insieme all'aceto di vino, al miele e ad un cucchiaio d'olio extravergine.
Portate sul fuoco, a fiamma bassa e con il coperchio, e
fate andare fino a quando la coppa non comincia gradualmente ad ammorbidirsi,
quasi sciogliersi.
Spegnete, fate giusto intiepidire e poi, usando il
Minipimer o il frullatore tradizionale, riducete il tutto in crema, usando il
fondo di cottura residuo per dare la giusta densità.
Mettete da parte, con il coperchio, ricordandovi che,
quando la userete, la crema deve essere giusto tiepida.
Dopo la crema, dedicatevi alla preparazione del filetto,
che poi dovrete cuocere contemporaneamente ai topinambur, in modo che entrambi
siano pronti più o meno nello stesso momento, dato che riscaldarli rovinerebbe
il risultato.
Prendete allora il pezzo di filetto e ricavatene le
singole porzioni, tagliandolo allo spesso desiderato, che personalmente
consiglio sia piuttosto elevato.
Prendete una fetta di lardo, nel caso tagliandola in modo
che la sua altezza coincida con quella della fetta di filetto, ed avvolgetela
tutto intorno alla carne, poi, usando del filo da cucina, fermatela in
posizione.
Vedrete che, quando legherete il filo, la sua pressione
farà si che il filetto assuma una forma perfettamente circolare, a tutto
beneficio del risultato finale.
Salate e pepate i filetti, sia sulla parte superiore che
inferiore, poi lasciateli momentaneamente su un piatto e passate ai topinambur,
ai quali eliminerete la buccia e taglierete poi a fette, di circa mezzo
centimetro di spessore.
Sbatte l'uovo in una scodella, salatelo leggermente e poi
passateci le fette di topinambur, facendo in modo che l'uovo le bagni in modo uniforme.
Passate poi le fette di topinambur, che scolerete
leggermente, in modo da eliminare l'uovo in eccesso, in un piatto, nel quale
avrete messo abbondante semola di grano duro.
Man mano che impanate le fette - premetele leggermente
con le dita, in modo che la panatura aderisca per bene - mettetele su di un
altro piatto, dove avrete messo ancora un po 'di semola, in modo che le fette
già impanate non siano a contatto diretto con la superficie del piatto.
Prendete ora due padelle, una per friggere il topinambur
e l'altra per cuocere il filetto.
Nella prima mettete abbondante olio per friggere; nella
seconda il burro chiarificato, o il grasso che avete deciso di usare, ed i
grani di pepe.
Portate entrambe le padelle sul fuoco e, non appena il
burro si è sciolto e comincia leggermente a sfrigolare, unite il filetto.
Per i topinambur, invece, aspettate che la temperatura
dell'olio arrivi a 160°, quindi immergete le fette impanate e fatele friggere
da entrambi i lati, per circa otto minuti complessivi.
Quando le fette sono ben dorate, toglietele e mettetele
su un piatto, dove avrete messo qualche foglio di carta da cucina o per
frittura, e salatele in superficie.
Tornate al filetto e giratelo, in modo che posso
rosolarsi anche dall'altro lato.
Per il grado di cottura, ovviamente, regolatevi secondo
il vostro gusto e, soprattutto, tenendo conto dello spessore che avete dato
alle singole fette.
Quando il filetto è pronto, toglietelo dalla padella e
mettetelo su un piatto, poi riportate la padella sul fuoco, unite il Porto al
fondo di cottura e fate andare ancora per qualche minuto, in modo che il fondo
possa restringersi e il Porto evaporare, lasciando al suo posto i suoi profumi.
Bene, ci siamo, non resta che impiattare, disponendo il
filetto, sul quale farete colare un cucchiaio del suo fondo di cottura, e
accanto ad esso qualche fettina di topinambur e giusto un cucchiaino di crema
di coppa di testa.
Per quanto riguarda la fetta di lardo, potete scegliere
se lasciarla al suo posto oppure toglierla prima di formare le singole
porzioni.
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