Ritorno su di una preparazione "in crosta", che
qualcuno ritiene appartenere ad una moda oramai tramontata, ma che a me, tutto
sommato, ancora piace.
Per quanto riguarda il filetto, ne ho scelto uno di
maiale, sia perché costa decisamente di meno di quello di vitello o di
vitellone, sia perché ha una forma perfetta - cilindrica, con un diametro di
circa cinque centimetri - per la cottura in padella e per essere avvolto dalla
sfoglia.
La cottura in padella l'ho fatta usando burro
chiarificato - un burro al quale è stata eliminata la parte lattea e quella
acquea, mantenendo solo quella grassa, che presenta una elevata resistenza al
calore - profumato con il pepe, il miele ed il Porto.
Per quanto riguarda il miele, suggerisco di usarne uno
che abbia un gusto non troppo deciso, scartando quindi mieli come quello di
castagno, a favore invece di un millefiori o di uno di acacia.
Se non avete il burro chiarificato - per la cronaca la Prealpi lo produce già bello e
pronto - potete usare il classico olio extravergine o il burro normale, facendo
però attenzione, in questo caso, a mantenere la fiamma bassa, dato che
altrimenti la componente lattea tenderà a bruciarsi.
Ad accompagnare il tutto, una mousse di cavolo nero, preparata in purezza, usando solamente un po' di panna per legare al meglio
il tutto e per smorzare leggermente il gusto deciso del cavolo nero.
Ingredienti (per 4 persone)
Per il filetto
- Un filetto di maiale, del peso di almeno 600 grammi
- Un rotolo di pasta sfoglia, meglio se rettangolare
- Due cucchiai di miele (vedi sopra)
- Un cucchiaino di grani di pepe misto
- Mezzo bicchiere di Porto
- Due cucchiai di burro chiarificato
- Sale e pepe
- Un tuorlo d’uovo (per spennellare la sfoglia)
- Mezzo cucchiaino di farina (per addensare il fondo di cottura)
Per la mousse
- Quattro piccoli cespi di cavolo nero
- 250 ml di panna fresca
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
Direi di partire con la mousse, che può essere preparata anche con anticipo, e poi
riscaldata, meglio se a bagnomaria, al momento di servirla.
Per prima cosa, quindi prendete il cavolo nero e
tagliate, con un sol colpo, la parte iniziale dei cespi, includendo anche la parte
bianca e dure delle foglie. In pratica dovete salvare solamente le foglie, a
partire da dove queste cominciano ad allargarsi.
Prendete una casseruola, meglio se anti-aderente, metteteci
le foglie di cavolo nero, quattro cucchiai di olio extravergine e un bicchiere
d'acqua, poi salate e portate sul fuoco, a fiamma media e con il coperchio.
Fate cuocere per circa venti minuti, controllando di
tanto in tanto per verificare che ci sia sempre un minimo di fondo di cottura
e, se così non fosse, aggiungete altra acqua, sempre in piccole quantità.
Quando il cavolo vi sembra cotto - mi raccomando che sia
ben morbido - togliete il coperchio, alzate la fiamma, e fate andare fino a
quando l'acqua residua non sarà del tutto evaporata.
Spegnete, togliete il coperchio e fate intiepidire, poi,
usando il Minipimer o il frullatore tradizionale, riducete il cavolo in crema,
lavorando per bene, in modo da eliminare ogni residuo intero.
Aggiungete gradualmente la panna, in modo da facilitare
la frullatura e, al tempo stesso, dare la giusta densità alla mousse, che dovrà risultare piuttosto ferma.
Assaggiate, regolate di sale, date anche una leggera
macinata di pepe e poi mettete la mousse
in una ciotolina, coprendola con un foglio di pellicola trasparente, in modo da
contrastare il processo di ossidazione superficiale, che tende a scurire la
parte di mousse a contatto con
l'aria.
Passate ora alla preparazione del filetto, che richiederà
due momenti diversi e separati per la sua cottura.
Per prima cosa salate il filetto su tutta la sua
superficie, premendo leggermente in modo da far aderire per bene il sale alla
carne, poi prendete una padella, che possa contenere il filetto, metteteci il
burro chiarificato - o il grasso che avete scelto di usare - i grani di pepe e
il miele.
Portate la padella sul fuoco, a fiamma media e, quando il
burro è il miele si saranno sciolti, unite il filetto, facendolo rosolare su
tutta la sua superficie, in modo da realizzare la sigillatura.
Unite il Porto e fatelo sfumare, poi coprite con il
coperchio, abbassate la fiamma e fate cuocere il filetto per circa venti
minuti, girandolo spesso in modo che possa sentire il calore su tutta la sua
superficie. Non prolungate la cottura, ricordando che il filetto si cuocerà
ulteriormente al momento di realizzare la crosta.
Quando il filetto è pronto - dovrà risultare molto
morbido al tatto - toglietelo dalla padella e fate restringere il fondo di
cottura, usando la farina, ancora per qualche minuto, in modo che risulti ben
denso.
Prendete il rotolo di pasta sfoglia, stendetelo e, ad un
paio di centimetri da uno dei bordi lunghi, metteteci il filetto.
Avvolgete la sfoglia intorno al filetto, facendo circa un
giro e un quarto, in modo da avere qualche centimetro di sovrapposizione della
sfoglia. Tagliate la sfoglia in eccesso sui due bordi corti e ripiegateli in
modo da sigillare per bene il rotolo e, infine, fate aderire per bene tutte le
giunture della sfoglia, premendo delicatamente con le vostre preziose dita.
Prendete una teglia da forno a bordi bassi, metteteci un
pezzo di carta da forno o usate direttamente quello dove è avvolta la sfoglia,
deponeteci il filetto e poi, usando un pennellino o le dita, spennellate tutta
la sfoglia con il tuorlo d’uovo, in modo che durante la cottura il tutto possa prendere
un bel colore dorato.
Infornate a 180° per una ventina di minuti e, comunque,
fino a quando la doratura non sarà perfetta.
Spegnete, tirate fuori dal forno e fate intiepidire
almeno una decina di minuti prima di tagliare il filetto a fette, cosa che
farete usando un coltello molto affilato, in modo da evitare di danneggiare la
crosta con pressioni eccessive.
Se volete, per rendere ancora più agevola la cosa, potete
far freddare del tutto il filetto, poi tagliarlo a fette e riscaldare queste
ultime nel forno, a circa 140°, prima di servirle.
Bene, abbiamo finito, non resta che impiattare, disponendo,
per ogni porzione, due o tre fette di filetto, sulle quali farete colare un po'
del fondo della salsa ricavata dal fondo di cottura e, per finire, un paio di
cucchiai di mousse di cavolo nero.
Salve chef!!! Volevo chiederti se usando il vitello al posto del maiale) un mio ospite non mangia maiale) la ricetta viene bene lo stesso, di quanto potrebbero cambiare i tempi di cottura ed infine se secondo te posso cuocere il filetto già sporzionato facendo dei pacchetti monoporzione con la sfoglia (in una serata tra amici dove la chiacchera è piacevole è più semlice per me tirare fuori dal forno e servire ;-)
RispondiEliminaGrazie!
Ciao Cate, direi di si a entrambe le domande, anche se io preferirei un filetto di vitellone o manzo, dato che il vitello lo vedo più adatto ai piccini :-)
EliminaPer la cottura del filetto, forse sarebbe meglio cuocerlo intero e poi tagliarlo al momento di metterlo in crosta e infornarlo.
Ricordati, poi, che la cottura del filetto prosegue leggermente anche in forno, quando è dentro la sfoglia, per cui tienilo piuttosto al sangue nella prima cottura, cosa invece da non fare con il maiale, che deve sempre essere cotto anche all'iterno.
Ciao.
Grazie Chef! Alla fine penso che farò man bassa dei tuoi consigli, unirò due delle tue ricette ( ingredienti e accompagnamento) e sono sicura che come al solito riuscirà benissimo.....Ma non ti fischiano le orecchie con tutte le chiacchere che faccio su di te ogni volta che organizzo una cena?
RispondiEliminaCavolo, ecco cos'era ! Cancello subito l'appuntamento con l'otorino :-)
EliminaScherzi a parte, non solo non mi fischiano, ma sono contento del tuo marketing virale, che oggi va molto di moda.
A presto.