Ritorno dopo un breve assenza sugli gnocchi e, dopo
averli proposti con patate e zucchine, con patate e zucca e con patate e castagne, questa volta è il turno, per l'accoppiamento con le patate, dei
fagioli neri dell'Azienda Agricola Bellisario, che produce un incredibile assortimento di Fagioli di Sarconi,
prodotto IGP e di altri legumi.
Visto il periodo, poi, un condimento a base di carciofi,
dei quali ho usato solo le foglie, e di Castelmagno, uno dei formaggi più particolari,
e ahimè costosi, che ci siano.
Ingredienti (per 4/6 persone)
- Un etto e mezzo di fagioli neri
- Mezzo chilo di patate a pasta gialla
- Sessanta grammi di Castelmagno
- Quattro carciofi romaneschi
- Farina
- Quaranta grammi di burro
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
Per la quantità di farina, come già spiegato nelle
ricette precedenti, vi dovrete regolare ad occhio, dato che la quantità che
verrà assorbita dall'impasto dipende da molti fattori, come l'acqua residua
nelle patate e nei fagioli, la loro temperatura, ecc.
Partiamo allora con la preparazione, per la quale
partirete con il mettere a bagno i fagioli per circa sei ore in acqua fredda.
Trascorso il tempo dell'ammollo, mettete i fagioli in una
pentola, coperti da abbondante acqua fredda, leggermente salata.
Portate la pentola sul fuoco, a fiamma media e con il
coperchio, e quando l'acqua raggiunge il bollore, abbassate la fiamma e fate
cuocere i fagioli fino a quando non saranno molto teneri. Ci dovrebbe volere,
dal momento del bollore, dall'ora all'ora e mezza.
Tanto che i fagioli si cuociono, dedicatevi alle patate,
che potrete lessare, se avete un po' più di tempo, mettendole con la buccia in
una pentola, riempita con acqua fredda e portandole poi a bollore. Se invece il
tempo è meno, allora sbucciatele e cuocetele a microonde, alla massima potenza,
per circa 15 minuti.
Quando i fagioli sono cotti, spegnete e lasciateli
intiepidire nella loro acqua di cottura, poi scolateli molto bene e travasateli
nel passa pomodoro - se avete quello elettrico vi risparmierete un bel po' di
fatica - e passateli, raccogliendo la polpa in una ciotola.
Le patate, invece, sbucciatele e passatele al passa
patate, raccogliendo la polpa direttamente nella stessa ciotola dove avete
passato i fagioli neri, poi amalgamate i due ingredienti, in modo che siano
perfettamente armonizzati, e versate il tutto sul piano di lavoro.
Cominciate ad aggiungere la farina e impastate,
aggiungendo via via altra farina sino a quando l'impasto non risulterà più
colloso. Come dicevo, non esiste una regola aurea e, quindi, vi dovrete
regolare ad occhio, considerando che l'impasto dovrà risultare non appiccicoso
ed abbastanza elastico.
Ovviamente non serve lavorarlo a lungo, come si fa per la
pasta fatta in casa, anche perché più lo lavorate, più vi verrà la tentazione
di aggiungere altra farina, con l'effetto finale di avere uno gnocco troppo
duro.
Ricordatevi di non aggiungere sale all'impasto, dato che
poi gli gnocchi saranno lessati in acqua salata.
Cominciate a formare gli gnocchi, prendendo un pezzo di
impasto e lavorandolo con le mani fino ad ottenere un cilindro lungo e stretto
(non dovete fare altro che usare le mani come un mattarello, appoggiandole sul
pezzo di impasto ed andando avanti e indietro).
Con un coltello, tagliate gli gnocchi e metteteli da
parte, sullo stesso piano di lavoro o su un vassoio coperto con un foglio di
carta da forno, spolverizzandoli con un po' di farina ed avendo cura di tenerli
distanziati fra di loro per evitare che si attacchino l'uno all'altro.
Tanto che gli gnocchi si riposano, in attesa della loro
degna fine, passate alla preparazione del condimento.
Partite con i carciofi, che
pulirete secondo la liturgia e poi taglierete, a partire dalla punta e
trasversalmente alla loro lunghezza, distanziando ogni taglio di circa mezzo
centimetro, fermandovi non appena arrivate alla loro base e prima di incontrare
la barba interna dei carciofi, che lascerete al suo posto.
In altre parole, quindi, dovete prendere solo la parte
delle foglie, foglie che, per effetto dei tagli, si trasformeranno in piccole
strisce, di larghezza pari alla distanza dei tagli e lunghezza dipendente dalla
dimensione delle foglie stesse.
Prendete una padella, meglio se antiaderente e di
dimensione tale da poter poi contenere anche gli gnocchi, metteteci otto
cucchiai di olio extravergine e portatela sul fuoco.
Quando l'olio è ben caldo, unite i carciofi, salateli,
pepateli e fateli cuocere, a fiamma molto alta e senza coperchio, girandoli
spesso, fino a quando non saranno cotti e croccanti, cosa che dovrebbe
richiedere non più di una decina di minuti.
A cottura ultimata, abbassate la fiamma ed unite il
burro, facendolo fondere delicatamente e senza girare, poi spegnete e tenete da
parte, sempre senza coperchio, altrimenti l'umidità interna ammorbidirebbe i
carciofi, facendogli perdere la loro croccantezza.
Prendete infine il Castelmagno, eliminate la buccia e
sbriciolatelo usando le mani, operazione facile data la consistenza del
formaggio, ottenendone pezzi di dimensione piccola e variabile.
Ritornate agli gnocchi a procedete, finalmente, con la
loro cottura.
Prendete una pentola molto grande, riempitela d'acqua,
salatela e portatela a bollore, quindi versate gli gnocchi delicatamente,
prendendoli singolarmente e non a manciate, con il rischio, di nuovo, di farli
attaccare fra loro.
Contemporaneamente, riportate la padella con i carciofi
sul fuoco, a fiamma bassa, in modo da tenerli a temperatura, pronti per
ricevere gli gnocchi.
Come sicuramente saprete, lo gnocco è cotto quando viene
a galla, per cui siate pronti con un colino e, non appena gli gnocchi
riemergono, prendeteli e metteteli nella padella dove ci sono i carciofi che
gli aspettano.
Ogni volta che unite gli gnocchi, scuotete la padella -
in gergo, spadellate - in modo da far si che gli gnocchi si armonizzino con il
condimento. Cercate di fare questa operazione senza usare cucchiai o mestoli,
che potrebbero rovinare gli gnocchi, che come è noto sono piuttosto delicati.
Quando avete aggiunto tutti gli gnocchi, distribuiteci
sopra il Castelmagno, poi spadellate nuovamente, in modo che il formaggio si
distribuisca per bene su tutti gli gnocchi.
L’Associazione di tutela, valorizzazione e promozione dell’antica patata Piatlina e della patata Ciarda delle Valli Occitane organizza, in collaborazione con i ristoratori e albergatori della Valle Grana, con il Comune di Monterosso Grana e con il patrocinio dell’Unione Montana Valle Grana, la manifestazione
RispondiEliminaBodi Fest
(dove bodi da noi vuol dire patata)
“Mostra – Mercato- Gastronomia della patata Piatlina e Ciarda delle Valli Occitane e dei prodotti tipici locali”.
Tale evento si svolgerà, il giorno 21 agosto 2016 in Monterosso Grana (Cn) e i ristoratori di valle proporranno menù tipici e a tema con la festa.
Inoltre potrà essere l’occasione per visitare le bellezze di questa piccola valle come l’affascinante paese dei babaciu (pupazzi) nella vicina S.Pietro oppure il magnifico Filatoio di Caraglio o, ancora, visitare Castelmagno con il suo antico Santuario e i pascoli alpini patria del famoso formaggio omonimo, e anche belle passeggiate in tanta natura ancora incontaminata.
Orario della manifestazione; 09.00-19.00.
Info:
lucio.alciati@libero.it – Tel. 3486729419
Comune Monterosso Grana: tel. 017198713
www.piatlinaeciarda.com