Fortunatamente sembra che il baccalà stia tornando di
moda, potendosi oramai trovare con facilità, rispetto a qualche anno fa, dove
sembrava relegato al ruolo di pesce dimenticato, appartenente ad una
tradizione, quella romana, che perdeva colpi.
Di nuovo il baccalà, quindi, e questa volta in una
rivisitazione della mantecatura tradizionale, con l'aggiunta dei pistacchi ed
un po' di panna e poi, a stemperare il sapore del pesce, una crema di cipolle
in agrodolce.
Ingredienti (per 6/8 persone)
Per il baccalà
- Tre etti di baccalà già bagnato
- 40 grammi di pistacchi sgusciati non salati
- Panna fresca (vedi dopo)
- Uno spicchio d'aglio
- Mezzo bicchiere di vino bianco
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
Per la crema di cipolle
- Tre cipolle ramate
- Tre cucchiai di aceto di vino bianco
- Due cucchiai di vino passito
- Un cucchiaio colmo di zucchero di canna
- Sale
Partire con la crema di cipolle, pulendole eliminando lo
strato superficiale e le parti superiore e inferiore, e poi tagliandole in
fette sottili, che metterete in un pentolino, meglio se anti-aderente, insieme
all'aceto di vino bianco, al vino passito e allo lo zucchero di canna.
Salate leggermente e portate sul fuoco, a fiamma bassa e con
il coperchio, facendo prendere un bollore molto leggero e fate andare fino a
quando le cipolle non saranno ben morbide ed il fondo di cottura non sarà quasi
completamente evaporato, lasciando una sorta di sciroppo.
Verso metà cottura assaggiate, per verificare che ci sia
il giusto equilibrio tra l'agro e il dolce e, nel caso, aggiungete aceto o
zucchero per bilanciare il tutto.
Quando le cipolle sono cotte, spegnete, fate giusto
intiepidire e poi, usando il Minipimer o il frullatore tradizionale, riducetele
in crema, senza insistere comunque troppo, in modo che qualche piccolo pezzo di
cipolla rimanga ancora presente e visibile.
Travasate la crema in una ciotola e fatela freddare a
temperatura ambiente.
Dedicatevi ora al baccalà, prendendolo possibilmente dal
vostro fornitore abituale, visto che, purtroppo, è facile trovare baccalà
bagnati che, in realtà, contengono ancora una dose eccessiva di sale, tanto da
costringervi a proseguire, a casa, la bagnatura ancora per parecchie ore, cosa
che nel caso dovrà avvenire con un ricambio continuo dell'acqua.
L'ideale, quindi, sarebbe quello di assaggiare il baccalà
prima di usarlo (si, avete capito bene, lo dovete assaggiare a crudo), e
regolarvi di conseguenza.
Bene, con il baccalà al giusto grado di salinità e già
non lo ha fatto il pescivendolo, eliminatene la pelle, sollevandola a partire
dalla coda e poi tirando con una certa decisione. Volendo potete usare un
coltellino molto affilato, con il quale separerete la pelle dalla polpa, nel
caso lo "strappo" risultasse difficile.
Eliminate, usando un paio di pinzette, meglio ancora se
quelle specifiche per tale operazione, le lische residue, che dovrebbero essere
concentrate al centro del baccalà e poi tagliatelo in pezzi.
Prendete una casseruola, meglio se anti-aderente e di
dimensione, ungetela con quattro o cinque cucchiai d'olio extra-vergine,
metteteci lo spicchio d'aglio, in camicia e parzialmente schiacciato.
Portate la casseruola sul fuoco, a fiamma media, e fate
andare fino a quando l'aglio non sarà dorato, poi toglietelo ed unite il
baccalà, facendolo rosolare, per un paio di minuti e girandolo spesso con un
cucchiaio di legno.
Unite il vino, salate - ma solo se serve, mi raccomando -
date una macinata di pepe, coprite con il coperchio, abbassate la fiamma e fate
andare per non più di dieci minuti, in modo che il baccalà si cuocia, ma senza
indurirsi e diventare stoppaccioso.
Tanto che il baccalà si cuoce, prendete i pistacchi e
metteteli nel mixer ad alta velocità (quello che si usa per il caffè e,
appunto, per la frutta secca) e fatelo andare alla massima velocità, in modo da
ridurre i pistacchi in una polvere molto sottile, leggermente unta per effetto
del rilascio degli oli naturali contenuti nei pistacchi.
Quando il baccalà è cotto, spegnete e fatelo intiepidire,
poi frullatelo, scegliendo ancora una volta tra Minipimer e frullatore
tradizionale, usando la panna fresca per regolarne la densità.
Non esiste una regola universale per dosare la giusta
quantità di panna, se non il vostro occhio e il vostro gusto su come preferite
la mantecatura. Considerando la quantità di baccalà, direi comunque che 200 ml
è un buon punto di partenza.
Quando il baccalà sarà stato ridotto in crema, unite i
pistacchi ridotti in polvere, regolate di sale - solo se serve, mi raccomando -
date una generosa macinata di pepe nero e, infine, un'ultima mescolata per
armonizzare il tutto.
Bene, ci siamo e potete procedere con l'impiattamento,
che io ho fatto nelle ciotoline che vedete in foto, riempendole per i 3/4 con
il baccalà mantecato e per il rimanente quarto con la crema di cipolla,
disponendo i due elementi in modo tale che siano entrambi visibili.
Praticamente ho proceduto come quando , in gelateria, vi fanno una coppetta di
gelato.
Il piatto andrebbe servito appena tiepido, per cui, se
fosse necessario, riscaldate il tutto a microonde, a bassa potenza, per meno di
un minuto.
Al momento di portare in tavola, guarnite come più vi
piace, date una leggerissima macinata di pepe e fate cadere qualche goccia
d'olio su ogni porzione, poi servite.
Salve Chef! Ma secondo te se con questa ricetta facessi una sorta di millefoglie con della pasta fillo, alternando strati di baccalè a pezzettini piccolo (non frullato) e pistacchi, con strati di crema di cipolla ( anche questa non frullata, ma "spappolata" da cottura), terminando l'ultimo strato con un pò di crema di cipolle e pistacchi....come verrebbe? Dovrei fare una cena per alcuni amici di fuori ed il tema è "romanità", quindi avevo intenzione di fare dei ravioli rivisitando la classica minestra di broccolo e arzilla, riempiendo i ravioli con la polpa di arzilla ed il broccolo ben scolato e poi condendoli con un semplice sughetto di pomodorini cucinato con il brodo della minestra ridotto. Credo che un antipasto di baccalà possa starci benissimo ;-) Che dici? Per il secondo devo esplorare per bene la sezione tematica del tuo blog ;-)
RispondiEliminaCiao, intanto approvo i ravioli, che sono gli stessi che ho messo nel mio menù della vigilia (io farei saltare brevemente i broccoli in padella dopo averli lessati), con in più l'aggiunta del pecorino nel ripieno (quindi, broccoli, arzilla e pecorino). Domani gita ad Anzio per prendere il pesce dal mio "pesciarolo" di fiducia.
EliminaPer il millefoglie, io ti suggerirei di usare il pane carasau, più saporito della pasta fillo e, soprattutto, senza la necessità di cottura.
A presto e, se non ci sentiamo, Buon Natale :-)
Grazie!!! Grandioso il consiglio del pane carasau :-D
EliminaBuone feste anche a te!
Ciao grande Chef! Eccomi ancora a sbirciare il tuo meraviglioso blog per trovare ispirazione per una cena che devo preparare venerdì e mi faccio i complimenti da sola per la mia coerenza, visto che poi le ricette che mi piacciono e che attirano la mia attenzione sono le stesse anche a differenza di mesi ;-) Ecco che allora questa ricettina mi ha di nuovo stuzzicata, ma stavolta la voglio fare come è stata pensata da te; e mi chiedevo se posso prepararla il giorno prima e poi scaldarla per pochi minuti al micro, già sporzionata! Inoltre volevo chiederti se secondo te la posso servire nei gusci di conchiglia, sai di quelli grandi, visto che ne ho un bel pò da parte. Grazie ancora e anche se in questo periodo causa dieta (yeah ho ritrovato la mia forma perdendo 9 kg), non mi sono fatta sentire, ti ho sempre seguito!
EliminaCiao Cate (scusami il ritardo, ma ero in giro...), direi che la puoi preparare sicuramente il giorno prima, anche se eviterei il microonde per scaldarli, dato che si rischia di "cuocerli". Piuttosto li scalderei mettendoli in un recipiente a base piatta, sul cui fondo metti acqua molto calda, che arrivi circa ai due terzi dei bicchierini, lasciandoceli per una decina di minuti. A presto.
EliminaGrazie Chef, ti farò saper, tutto il menù è preso dal tuo meraviglioso blog!
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