Dopo la lasagna caprese, la caprese calda e i muffin capresi, ecco che la splendida isola torna fra noi, come ripieno dell'amico
calamaro, per un piatto che realizza il matrimonio tra mare e terra.
Un calamaro, quindi, il cui ripieno è fatto con ricotta e
mozzarella di bufala, più ovviamente i pomodorini e il basilico, a richiamare
gli ingredienti tipici della celebre insalata.
Personalmente ho scelto un calamaro piuttosto grande, di
circa otto etti, in modo da poter poi servire le singole fette; voi
naturalmente potete procedere diversamente, ad esempio scegliendo calamari più
piccoli, da servire come singole porzioni.
Ingredienti (per 6 persone)
- Un calamaro di circa otto etti
- Un etto e mezzo di ricotta di bufala
- Un etto e mezzo di mozzarella di bufala
- Una quindicina di pomodori datterino (o ciliegino)
- Una decina di foglie di basilico
- Tre cucchiai di mollica di pane
- Un uovo
- Mezzo cucchiaino di concentrato di pomodoro
- Due cucchiai di vino bianco
- Olio extravergine d’oliva
- Sale e pepe
Piccola premessa sui calamari, che vi dovete far pulire
dal pescivendolo, specificando che li dovete fare ripieni, in modo che il loro mantello
venga mantenuto integro. Poi, quando tornate a casa, verificate che la pulizia
sia stata fatta per bene, cosa non scontata, soprattutto quando i calamari sono
piuttosto grandi e c’è molta folla al banco del pesce.
Bene, esaurita la premessa, prendete per prima cosa la
mozzarella di bufala, tagliatela grossolanamente e lasciatela una decina di
minuti su un tagliere inclinato, in modo che possa perdere l'eccesso di siero,
che altrimenti bagnerebbe troppo il ripieno, rendendolo poco denso.
Mettete quindi la mozzarella nel mixer e fatelo andare
alla massima velocità, in modo che la mozzarella si riduca in una sorta di polvere, dove i singoli granelli
assomiglieranno a quelli del cous-cous.
Travasate a mozzarella in una ciotola, aggiungete la
ricotta e date una prima mescolata, in modo da amalgamare i due formaggi.
Tagliate i pomodorini a dadini ed uniteli nella ciotola,
poi unite anche le foglie di basilico tagliate grossolanamente - meglio ancora se le spezzettate con le mani
- e mescolate nuovamente.
Preparate la mollica di pane - io ho scelto il pane di
Terni, un pane senza sale e con una mollica asciutta - tagliando il pane,
eliminandone la crosta e mettendolo nel mixer, facendolo poi andare alla
massima velocità, fino a quando la mollica non si sarà ridotta in briciole
piccolissime.
Unite la mollica, nella quantità indicata, al resto degli
ingredienti e, per ultimo, unite anche l'uovo sbattuto. La mollica potrebbe non
essere necessaria, ma io preferisco comunque usarla, dato che consente di
assorbire parte dei liquidi rilasciati durante la cottura.
Date una macinata di pepe, regolate di sale e mescolate
un'ultima volta, per rendere il ripieno ben amalgamato.
Riempite con l'impasto il calamaro, aiutandovi con un
cucchiaino, facendo in modo che questo sia ben pieno, ma senza eccedere, dato
che l'impasto si gonfierà durante la cottura, cosa che, se il calamaro fosse
troppo pieno, potrebbe comportare la sua rottura.
Chiudete l'estremità del calamaro con un paio stuzzicadenti,
ricordando che è fondamentale che la chiusura non sia ermetica, in modo che l'impasto in eccesso possa uscire durante la
cottura, senza rompere il calamaro.
Ungete una teglia da forno, adagiatevi il calamaro, ungetelo con un altro po’ d’olio, poi salatelo e pepatelo in superficie.
Ungete una teglia da forno, adagiatevi il calamaro, ungetelo con un altro po’ d’olio, poi salatelo e pepatelo in superficie.
Coprite la teglia con una foglio di carta d'alluminio, al
quale farete qualche foro con una forchetta, ed infornate a 180°. Dopo 15
minuti togliete la carta d'alluminio e fate cuocere per altri 15 minuti
(ricordate, in ogni caso, che il tempo di cottura dipende dalla dimensione del
o dei calamari, per cui regolatevi di conseguenza in base a ciò che avete
scelto).
Spegnete, tirate fuori e fate freddare del tutto il
calamaro, prima a temperatura ambiente e poi almeno un paio d'ore in
frigorifero, in modo da compattare il suo ripieno e rendere più agevole il
tagliarlo a fette.
Tanto che il calamaro si fredda, prendete i sui
tentacoli, metteteli sul tagliere e, usando un coltello ben affilato,
tagliateli in piccoli pezzi.
Prendete una casseruola, metteteci due cucchiai di olio
extravergine e i tentacoli del calamaro, il concentrato di pomodoro e il vino
bianco, poi salate leggermente e date anche una leggera macinata di pepe.
Portate sul fuoco, con il coperchio e a fiamma minima, e
fate cuocere per circa mezz'ora, quindi togliete il coperchio e fate
restringere il fondo di cottura, poi spegnete e, usando il Minipimer o il
frullatore tradizionale, riducete i tentacoli in una sorta di crema, piuttosto
densa, che farete poi freddare.
Quando il calamaro sarà ben freddo, e con un minimo di
anticipo rispetto a quando lo servirete, in modo da lasciargli il tempo di
riprendere calore, trasferitelo sul tagliere e, usando un coltello molto
affilato, tagliatelo a fette, spesse più o meno un centimetro, operando con
delicatezza, in modo da far si che il ripieno rimanga al suo posto.
Se volete scaldare il calamaro, che andrebbe comunque
servito al più appena tiepido, fatelo nel microonde, a bassa potenza, a
bagnomaria oppure nel forno, a circa 90° di temperatura.
Bene, siamo arrivati in fondo e non resta che impiattare,
disponendo le fette di calamaro e, accanto a loro, un cucchiaino della mousse fatta con i tentacoli, che
volendo potrete mettere in forma
usando un piccolo stampo circolare.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: per quello che riguarda il vino da abbinare, mi sposterei sulla vicina isola di Ischia, per degustare un bel Biancolella di Casa d'Ambra, meglio ancora se proveniente dal vigneto Frassitelli!
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