Eccolo, mi mancava solo il termine brunoise - un tipo di taglio delle verdure, di fatto equivalente al
termine nostrano "dadolata"
- per completare la raccolta "Inutili
francesismi in cucina" e ora ce l'ho fatta. Raccolta completata!
Di fatto un carpaccio, di cernia, composto a forma di
fiore, e al cui interno ho messo una piccola insalatina, fatta con la mela
verde e i pinoli e condita con una emulsione di olio extravergine e balsamico e
profumata con un po' di zenzero fresco e mezza fogliolina di menta.
Un minimo di cura nell'impiattamento, che peraltro ha
visto l'utilizzo dei miei nuovi piatti in ardesia, comprati in un momento in
cui ero preda di un attacco di shopping compulsivo.
Ingredienti (per circa 6
fiori)
- Tre etti di filetto di cernia
- Una mela verde
- Un cucchiaio di pinoli già sgusciati
- Una fogliolina di menta
- Un pezzetto di radice di zenzero
- Quattro cucchiai di olio extravergine di oliva
- Un cucchiaio di aceto balsamico (vero)
- Sale nero delle Hawaii
- Frutti di bosco (per guarnire)
Per quanto riguarda la cernia, cercate di farvela
sfilettare dal vostro pescivendolo e, se riuscite a farlo impietosire,
chiedetegli anche di tagliarlo per un carpaccio. Forse sarete meno soddisfatti
per non aver fatto tutto con le vostre manine, ma risparmierete un bel po' di
fatica.
Nel caso non foste riusciti nell'intento, partite allora con
lo sfilettare la cernia, operazione per la quale dovrete usare un coltello
adatto, affilatissimo, come quelli specifici per sfilettare, che altro non sono
che coltelli con la lama molto sottile, bassa e flessibile, che vi consentono
di seguire di modellare il taglio in modo perfetto.
Prendete quindi la cernia e fategli un taglio alla base
della testa, trasversalmente alla lunghezza del pesce, poi ruotate la lama, in
modo che questa sia contatto con la lisca centrale, e tagliate per tutta la
lunghezza, mantenendo il coltello ben a contatto con la lisca centrale, fino ad
uscire dalla coda. Se preferite, naturalmente, potete partire dalla coda e,
operando nello stesso identico modo, tagliare fino ad arrivare alla testa.
Ripetete per l'altro lato del pesce, et voilà, più facile a farsi che a dirsi.
Rimuovete le lische residue dai filetti e, sempre usando
un coltello affilato, rifilate i filetti, rimuovendo la parte di pelle sui
bordi che, normalmente, è più spessa e meno gradevole, sia alla vista che al
gusto.
Mettete i filetti su un tagliere, con la pelle rivolta
verso il basso - per la cronaca, se sfilettate voi, allora chiedete al
pescivendolo di non squamare il pesce, in modo che la pelle rimanga più rigida
- e usando sempre il coltello affilato, cominciate a ricavare le singole
fettine, tagliando parallelamente alla lunghezza del pesce e cercando di
ottenere uno spessore quanto più possibile ridotto.
Non vi preoccupate se le fettine vengono di forma
irregolare, tanto poi quando comporrete il piatto potrete sistemare il tutto.
Dopo aver sfilettato la cernia, che lascerete
momentaneamente da parte, preparate l'insalatina, lavando la mela verde, che
non sbuccerete, in modo da avere anche un tocco cromatico dato dal bel verde
della sua buccia, e tagliatela a fettina di circa mezzo centimetro di spessore.
Ricavate dalle singole fette delle listarelle, della
larghezza, ancora una volta, di mezzo centimetro e, finalmente, tagliate ogni
listarella a dadini, in modo da poter dire di aver fatto la vostra prima brunoise.
Raccogliete i dadini di mela in una ciotolina, unite i
pinoli, la fogliolina di menta, che avrete prima tritato molto finemente con il
coltello, ed una leggera grattugiata di radice di zenzero, poi salate
leggermente con il sale nero delle Hawaii, quel tanto che basta a creare un
minimo di contrasto con il dolce della mela.
Preparate l'emulsione di olio extravergine e balsamico,
orientandovi su una proporzione di tre parti di olio ed una di balsamico,
ricordando che quest'ultimo deve essere tale, motivo per cui vi suggerisco,
come faccio sempre, di investire una quindicina di euro per comprarvi un vero
aceto balsamico, dai 3 ai 5 anni di invecchiamento, che vedrete vi durerà un
bel po'.
Bagnate l'insalata di mela e pinoli con qualche cucchiaio
di emulsione, quindi mescolate per bene in modo da armonizzare il tutto.
Bene, non resta che procedere con l'impiattamento, prendendo
le fettine di cernia, salandole leggermente e, aiutandovi con le dita, dandogli
la forma a fiore, lasciando quindi al centro uno spazio vuoto non troppo
piccolo.
Vi suggerisco di comporre i fiori direttamente sul piatto
dove li servirete, piuttosto che farli da un'altra parte e poi spostarli,
componendo prima la forma di base usando le fettine di cernia più grandi, e poi
rifinire il tutto usando quelle più piccole e irregolari.
Al centro di ogni fiore mettete un paio di cucchiaini di
insalata di mela e pinoli, poi date una ulteriore macinata di sale nero e fate
colare ancora un po' di emulsione su ogni fiore.
Guarnite come meglio credete, poi portate velocemente in
tavola, in modo da non lasciare tempo all'emulsione di colare fuori dai fiori.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: il carpaccio di pesce e l'acidità della mela verde.... io ci vedo bene una bollicina elegante e vellutata come quella del Franciacorta Gran Cuvée Brut di Bellavista.
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