L'ennesima tartare,
a base degli immancabili gamberoni, questa volta abbinati al riso basmati e ai
piselli freschi, che sono di stagione e, per una volta, ci permettono di
lasciare nel freezer quelli congelati.
I piselli li ho cotti al vapore, un modo poco traumatico
e che riduce la dispersione delle vitamine nell'acqua, mentre il riso l'ho
cotto nel modo classico, aggiungendo solamente la scorza di limone nell'acqua
di cottura, per avere un po' di profumo in più.
A completamento un pesto fatto con basilico e pinoli, al
quale ho aggiunto una punta di succo di limone, per avere quel minimo di
acidità che legasse bene con il pesce crudo.
Ingredienti (per una tartare)
Per la tartare
- Tre gamberoni
- Venti grammi di riso basmati
- Un cucchiaio di piselli freschi
- Un limone
- Sale
- Pepe bianco
Per il pesto leggero
- Una decina di foglie di basilico
- Mezzo cucchiaio di pinoli già sgusciati
- Olio extravergine d’oliva
- Un cucchiaino di limone
- Qualche grano di sale grosso
Per prima cosa
preparate il pesto leggero, mettendo nel mixer le foglie di basilico e qualche
grano di sale grosso e facendo andare alla massima velocità, in modo da dare
una prima sgrossata al basilico.
Unite poi i
pinoli e un paio di cucchiai di olio extravergine e fate andare nuovamente, in
modo da ridurre il tutto alla usuale consistenza del pesto, aggiungendo infine
altro olio fino al grado di cremosità
desiderato.
Ovviamente, se
siete molto legati alla tradizione, potete anche preparare il pesto usando il
classico mortaio, cosa che io ho fatto un paio di volte, con relativa quasi
paralisi del mio avambraccio.
Travasate il
pesto in una ciotolina, ed aggiungete il succo di limone, regolandovi secondo
il vostro gusto e, comunque, facendo in modo che ci sia un buon bilanciamento
tra l'asprezza del limone e il sapore deciso dell'olio extravergine.
Emulsionate il
tutto e mettete da parte, in modo che il basilico possa trasferire i propri
profumi all'olio e al limone.
Mettete in un pentolino una volume d'acqua pari a due
volte e mezza il peso del riso, poi aggiungete un goccio d'olio extravergine,
un poco di sale e la scorza di mezzo limone.
Portate sul fuoco, con il coperchio, e quando l'acqua
raggiunge il bollore, togliete la scorza di limone e versate il riso, che
avrete prima sciacquato in modo da eliminare l'eccesso di amido, abbassate la
fiamma al minimo e coprite con il coperchio.
Fate cuocere, senza girare, fino a quando l'acqua non
sarà del tutto assorbita - ci vorranno circa dieci minuti - quindi spegnete e,
usando una forchetta, girate il riso in modo da separarne i singoli chicchi.
Tanto che il riso si fredda, dedicatevi ai piselli, che
io vi suggerisco di cuocere a vapore, ma che ovviamente potete fare anche nel
modo classico, immergendoli in acqua a bollore e leggermente salata. In ogni
caso, quale che sia il modo di cottura, non indugiate troppo, in modo che i
piselli rimangano di un bel colore verde e leggermente duretti.
Quando i piselli sono cotti, passateli rapidamente in
acqua fredda, in modo da bloccarne la cottura ed evitare che il loro colore
viri verso un verde spento.
Dopo i piselli, per ultimo, dedicatevi ai gamberoni,
rimuovendo la testa, il guscio e la coda, ricordando che con le teste, al solito,
potete farci un brodetto, da usare poi per insaporire qualche altra creazione.
Rimuovete anche il filamento intestinale, provando ad
estrarlo delicatamente o, se si dovesse rompere, facendo una piccola incisione
sul dorso dei gamberoni e togliendolo usando la punta di un coltellino.
Tagliate infine i gamberoni in piccoli pezzi, poi
riuniteli in una ciotolina e salateli e pepateli leggermente, dando una
mescolata in modo da armonizzare il tutto.
Bene, ci siamo, non resta che comporre il tutto, prendendo
per prima cosa uno stampo circolare, con i bordi piuttosto alti.
Appoggiate lo stampo direttamente sul piatto dove
servirete la tartare e per prima cosa
mettete il riso, premendo per bene in modo che questo crei sul fondo uno strato
molto compatto (per agevolare questa operazione esistono stampi che hanno anche
un disco che, appunto, serve a compattare le cose che mettete al suo interno).
Sopra al riso mettete i pezzi di gamberone, poi
pressateli esattamente come avete fatto con il riso e, per finire, i piselli,
che ovviamente non presserete, se non quel tanto che basta a farli leggermente aderire ai gamberoni, cosa che potrebbe
romperli.
Togliete delicatamente lo stampo, poi date ancora una
leggera macinata di sale sul tutto e fate colare un paio di cucchiaini di pesto
sulla tartare - ricordatevi di
emulsionare nuovamente il pesto, per armonizzare insieme olio e limone che, nel
frattempo, si saranno sicuramente separati - lasciando riposare circa cinque
minuti, in modo che l'olio e limone possano penetrare al suo interno.
Guarnite come meglio credete e portate in tavola.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: che ne dite di abbinarlo a un bel Prosecco Superiore di Valdobbiadene ? Io consiglio il Brut Strada di Guia di Foss Marai.
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