I più attenti avranno notato il titolo evocativo di una
ricetta da poco proposta, nella quale esortavo i provetti cuochi a dare briglie
sciolte alla propria fantasia, visto che del polpo, in quella ricetta, se ne
usava solo una parte.
Nel mio caso, l'aver sciolto le briglie ha prodotto un
cannolo, fatto con la pasta fillo, che ho farcito con il polpo, prima lessato, nel modo tradizionale, e
poi passato in forno, per una volta in
una classica casseruola di coccio, insieme ai pomodorini datterino, ai cipollotti
freschi di Tropea, ai capperi di Pantelleria e a un paio di cucchiai di
pecorino romano grattugiato.
Per le quantità, in tutta franchezza, non saprei essere
troppo preciso, visto che ho usato un avanzo di polpo e poi sono andato ad
occhio con gli altri ingredienti, con il solo scopo di creare il giuste
equilibrio nel ripieno del cannolo.
Proverò comunque a darvi qualche indicazione, a partire
dalla pasta fillo che ho utilizzato, quella della Stuffer, sovrapponendo i quattro fogli di una
singola confezione, in modo da avere una crosta non troppo sottile e con i
quali dovreste riuscire a fare un paio di cannoli.
Ingredienti (per 4 persone)
- Un polpo di circa quattro etti
- Quattro fogli di pasta fillo (vedi sopra)
- Una decina di pomodorini datterino
- Due cipollotti freschi di Tropea (o normali)
- Un cucchiaio di capperi sotto sale
- Due rametti di timo fresco
- Uno spicchio d'aglio
- Olio extravergine di oliva
- Un tuorlo d'uovo (per spennellare i cannoli)
- Sale e pepe
Il polpo, questa volta, l'ho preso un paio di giorni
prima e lasciato nel congelatore per circa un giorno, poi riportato lentamente
a temperatura ambiente e, infine, cotto nel modo usuale.
Il risultato è stato notevole, con un polpo molto
morbido, a parità di tempo di cottura, per cui, se avete tempo, consiglio
sicuramente di procedere in questo modo, peraltro immagino già noto a molti.
Partite allora con la prima delle due cotture del polpo,
mettendolo in acqua già a bollore, leggermente salata, e facendolo cuocere per
circa 30 minuti, a pentola coperta a con la fiamma al minimo.
Trascorso il tempo, controllate la corretta cottura del
polpo, infilzandolo con la forchetta laddove i tentacoli si uniscono alla
testa: se la forchetta entra con una certa facilità, allora ci siamo.
Ricordatevi, comunque, della doppia cottura, per cui fate
in modo che il polpo risulti tenero ma, per così dire, al dente, in modo che la successiva cottura lo porti a cottura
perfetta.
Quando il polpo è cotto, spegnete il fuoco e fatelo
freddare nella sua acqua di cottura, poi scolatelo, mettetelo sul piano di
lavoro, rimuovete la pelle in eccesso, soprattutto quella vicina
all'attaccatura dei tentacoli al corpo e, per finire, tagliatelo in pezzi, non
troppo grandi, ricordando che poi questi dovranno costituire il ripieno dei
cannoli.
Prendete una casseruola di coccio, o comunque che possa
andare in forno, e metteteci il polpo appena tagliato, poi aggiungete i
pomodorini, ciascuno tagliato in quattro spicchi, i capperi, che avrete prima
lavato, per eliminare il sale, e asciugato e, infine, i cipollotti, puliti dal
loro strato più esterno, tagliati prima a metà, poi ogni metà ancora in due e,
per finire, ridotti in pezzi, con tagli ortogonali alla loro lunghezza e
distanziati di circa mezzo centimetro l'uno dall'altro.
Aggiungete sei cucchiai di olio extravergine, lo spicchio
d'aglio, ancora in camicia e le foglioline di timo, poi regolate di sale e date
una generosa macinata di pepe nero.
Per ultimo il pecorino grattugiato, poi mescolate per
bene in modo da amalgamare tutti gli ingredienti.
Infornate a 200° per una ventina di minuti, in modo che i
pomodorini abbiano il tempo di rilasciare la loro acqua e questa il tempo di
evaporare, poi spegnete, togliete dal forno e fate freddare a temperatura
ambiente.
Tanto che il polpo si fredda, stendete sul piano di
lavoro il primo foglio di pasta fillo, poi, usando un pennellino o le dita,
spennellatelo per bene con un po' di olio extravergine - per questa ricetta, il
burro non mi sembra adatto - poi copritelo con un altro foglio di pasta fillo e
ripetete la sequenza - pasta fillo e olio - fino ad esaurire i quattro fogli
previsti.
Non oliate l'ultimo foglio, quello sul quale deporrete il
ripieno.
Mettete il ripieno sulla pasta fillo - regolatevi sulla
quantità, considerando che state facendo un cannolo e non uno strudel - vicino ad uno dei bordi e
lasciando due o tre centimetri liberi sui due lati, disponendolo piuttosto
raccolto.
Non vi preoccupate se vi avanza un poco di ripieno e, se
così fosse, non forzatevi ad usarlo tutto, con il rischio di ottenere dei
mega-cannoli. Piuttosto tenetelo da parte e usatelo poi per guarnire il piatti.
Prendete la pasta fillo, a partire dal bordo al quale il
ripieno è più vicino, ed arrotolate il tutto, facendo in modo che il ripieno
sia ben stretto all'interno della pasta.
Ripiegate anche i bordi laterali, in modo che si
ripieghino sotto al cannolo, in modo che il cannolo stesso, con il suo peso, li
mantenga in posizione, poi sigillateli per bene usando ancora un po' di olio,
che spennellerete anche su tutti i punti di giuntura della pasta, in modo da
facilitare l'incollaggio finale e l'ermeticità della chiusura.
Prendete una teglia, metteteci un foglio di carta da
forno e poi, con delicatezza, metteteci i cannoli, avendo cura di mettere la
parte con le giunture della pasta a contatto con il fondo della teglia, in modo
da evitare che la pasta si distacchi durante la cottura.
Usando ancora una volta un pennellino o le dita,
spennellate i cannoli con il tuorlo d'uovo, cercando di distribuirlo il più
uniformemente possibile.
Infornate a 180° per circa venti minuti, controllando
spesso dato che la pasta fillo ha la simpatica tendenza a passare da dorata a
bruciata con una certa facilità.
Quando i cannoli avranno raggiunto la giusta doratura,
tirateli fuori dal forno e fateli riposare per almeno quindici minuti, in modo
da poterli tagliare più agevolmente ed evitare l'effetto Fantozzi e i suoi
celeberrimi pomodorini di guarnizione.
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