Vedetela come una sorta di variazione dei classici
pomodori col riso, dove qui ho sostituito il riso con il couscous e aggiunto qualche ingrediente per un ripieno dal gusto
più deciso.
Per quanto riguarda i pomodori, ho scelto il Casalino,
nel pieno rigoglio in questa stagione, e anni luce avanti nel sapore a quei
pomodori di provenienza olandese che vengono venduti come ideali per essere, appunto, riempiti con il riso.
L'unico rischio con il Casalino è che, data la sua
consistenza decisamente morbida, tendono a cedere durante la cottura, per cui è
importante cuocerli delicatamente e non riempirli troppo, altrimenti la
crescita del ripieno durante la cottura potrebbe romperli.
Per il ripieno, come dal titolo, patate, cipolle di
Tropea - quelle vere - couscous e un
battuto di acciughe e capperi, che donano un sapore deciso ad un ripieno di per
se più delicato, un po' di basilico e, soprattutto per dare umidità e consentire
la cottura del couscous, parte della
polpa degli stessi pomodori.
Infine, per quanto riguarda le quantità, regolatevi anche
in base alla dimensione dei pomodori, ricordando sempre di perseguire un
equilibrio complessivo degli ingredienti che costituiscono il ripieno.
Ingredienti (per 6 persone)
- Sei pomodori Casalino, grandi e di forma regolare (vedi dopo)
- Sei cucchiai rasi di couscous precotto
- Una cipolla di Tropea di medie dimensioni
- Una patata a pasta gialla di medie dimensioni
- Un cucchiaio di capperi sotto sale
- Sei filetti di acciughe
- Una decina di foglie di basilico
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
Per quanto riguarda i pomodori, cercate di sceglierli
piuttosto grandi e di forma regolare e non troppo schiacciata. Come immagino
saprete, il Casalino tende ad avere una forma abbastanza irregolare, con la
parte centrale, dove sta il picciolo, piuttosto incavata, cosa che rende
problematico il taglio per poter poi svuotare il pomodoro.
Bene, per prima cosa, allora, lavate i pomodori, tagliate
la loro parte superiore, in modo da ricavare quello che poi sarà il loro
coperchio durante la cottura e, usando un cucchiaino e un coltellini,
svuotateli della polpa interna, avendo cura di lasciare un certo spessore sulle
pareti, altrimenti queste potrebbero cedere durane la cottura.
Dalla polpa che avete tolto, ricavate dei piccoli dadini,
eliminandone i semi, che metterete in una ciotola, nella quale poi,
successivamente, aggiungerete gli altri ingredienti del ripieno.
Aggiungete anche la parte liquida della polpa, che
tipicamente fuoriesce quando svuotate il pomodoro, in modo da avere la giusta
umidità per la cottura del couscous.
Salate leggermente i pomodori al loro interno e metteteli
da parte.
Prendete quindi i capperi, lavateli per eliminare il sale,
asciugateli e tritateli grossolanamente
con il coltello, insieme ai filetti di acciuga, che avrete prima asciugato in
modo da eliminarne l'olio, non certo di qualità eccelsa.
Pulite la cipolla di Tropea, eliminando lo strato più
esterno, poi tagliatela prima a fettine piuttosto sottili - circa tre
millimetri di spessore - e poi ciascuna fettina, prima in senso verticale e poi
orizzontale, in modo, per capirci, da ottenere dei piccoli dadini, che
ovviamente non saranno esattamente tali, dato che i vari anelli che li
compongono si separeranno.
Per finire, sbucciate le patate e tagliate anch'esse a
dadini, piuttosto piccoli, dato che la patate è quella che richiede la cottura
più lunga.
Riunite tutti gli ingredienti appena preparati nella
ciotola dove avete messo parte della polpa dei pomodori, aggiungendo anche il couscous e il basilico spezzettato con
le mani.
Salate, date una macinata di pepe nero, poi bagnate con
abbondante olio extravergine, direi non meno di otto cucchiai, quindi mescolate
per benino, in modo da amalgamare il tutto.
Aiutandovi con un cucchiaino, riempite i pomodori con il
ripieno, avendo l’accortezza di non superare i tre quarti del volume interno,
in modo da poter contenere la crescita del couscous
durante la cottura.
Prendete una teglia da forno, ungetela e disponeteci i pomodori,
poi accoppiate ogni tappo al suo pomodoro, cosa che, se siete maniaci della
perfezione, potrà richiedervi un bel po’ di tempo, date una salata in
superficie e fate un ultimo giro d’olio sul tutto.
Infornate a 160° per circa un’ora e mezzo.
Quando i pomodori sono cotti e ben raggrinziti, spegnete,
tirate fuori dal forno e fateli riposare, considerando che, come i pomodori col
riso, anche questi vanno mangiati a temperatura ambiente.
Quando è giunto il momento della pappa, impiattateli,
guarnite come meglio credete e portate in tavola.
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