Complice
un viaggio di lavoro a Barcellona, ho avuto modo di riprendere confidenza con
il gazpacho, che non amo
particolarmente - confesso di non averne mai compreso appieno il senso - ma
che, in compenso, mi ha fatto venire in mente un modo diverso per proporlo.
Nelle
specifico, quindi, un gazpacho
semplificato, di taglio più mediterraneo, fatto solo con pomodoro, cetrioli,
cipollotti freschi e un po' di basilico, lasciato poi scolare, per eliminarne
completamente la parte acquosa, in modo da avere una maggiore solidità.
Insieme
al gazpacho, poi, il salmone saltato
in padella, in un olio aromatizzato con timo e scorza di arancia e limone
(anticipo al vostra domanda, dicendovi che l'arancia, decisamente fuori
stagione, l'ho scovata nel frigorifero, senza ricordarmi da quanto tempo stava
lì).
Ingredienti
(per 4 persone)
- Quattro tranci di salmone
- Sei pomodori ben maturi (io ho usato quelli rossi a grappolo)
- Due cipollotti freschi
- Mezzo cetriolo
- Una decina di foglie di basilico
- Un limone
- Un'arancia
- Un piccolo rametto di timo
- Due fette di pane casareccio
- Olio extravergine d’oliva
- Un pizzico di zucchero
- Sale e pepe
Partite
con il gazpacho, che come detto nella
premessa, deve avere il tempo di risposare in modo da perdere la sua componente
acquosa.
Prendete
quindi i pomodori, che dovranno essere ben maturi, tagliateli a metà ed
eliminatene i semi e la parte acquosa interna, lasciando di fatto solo la parte
esterna, più soda.
Mettete
i pomodori nel frullatore, unite il cetriolo sbucciato e tagliato in pezzi, i
cipollotti puliti, senza la loro parte verde e lo strato più esterno, il
basilico, un po' di sale e di pepe, un pizzico di zucchero, che stempera il
sapore deciso dell'olio extravergine, che aggiungerete per ultimo, inizialmente
nella quantità di un paio di cucchiai.
Fate
andare alla massima velocità, fino ad ottenere una sorta di crema, valutando
poi ad occhio se sia o meno il caso di aggiungere ancora un poco di olio, che
comunque non dovrà mai essere troppo, altrimenti il suo sapore deciso potrebbe
coprire quello degli altri ingredienti.
Il
tutto, alla fine, dovrà comunque essere piuttosto denso.
Prendete
un colino, a maglie molto fitte e di dimensione tale da poter contenere tutto
il gazpacho, appoggiatelo su una
ciotola e versateci dentro il gazpacho.
Così facendo la parte acquosa colerà lentamente nella ciotola, mentre la polpa,
non riuscendo a penetrare le maglie del colino, rimarrà al suo interno.
Lasciate
colare per circa tre ore, svuotando periodicamente la ciotola, in modo da
accorgervi quando la parte acquosa sarà in via di esaurimento. Ogni tanto date
una girata con un cucchiaio, in modo da smuovere il tutto e facilitare l'uscita
dell'acqua.
Trascorso
il tempo, rimettete il gazpacho in
una ciotola e dedicatevi al salmone, prendendo i tranci e separando la polpa
dalla cartilagine, ma senza togliere la pelle. Da ogni trancio dovreste più o
meno ottenere circa sei/otto bocconcini di salmone.
Prendete
una padella, in questo caso anti-aderente, ungetela con quattro cucchiai di
olio extravergine ed unite la scorza grattugiata di arancia e limone e il
rametto di timo.
Portate
sul fuoco e, quando scorza e timo cominciano a sfrigolare, unite il salmone,
avendo cura di mettere il lato con la pelle a contatto con il fondo della
padella.
Salate
e pepate e fate andare, a fiamma media e con il coperchio, per circa cinque
minuti, poi togliete il coperchio, eliminate il timo e proseguite fino a quando
il salmone avrà perso il suo colore arancione, virando verso un rosa tenue.
Tanto
che il salmone si cuoce, tostate le fette di pane casareccio e poi tagliatele
nella forma che preferite.
Alla
fine il salmone dovrà avere la parte con la pelle ben croccante e la polpa
tenera e non stoppacciosa, motivo per cui non indugiate troppo con la cottura.
Bene,
ci siamo, non resta che impiattare, mettendo un po' di gazpacho sul fondo dei singoli piatti e poi distribuendo, sopra di
esso, i bocconcini di salmone.
Guarnite
con i crostini di pane e con altri elementi di vostro gusto, poi portate in
tavola.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: oggi l'abbinamento è anche visivo, avendo scelto un Rosè Franciacorta di Mirabella. Rosa e fresco come questa bella ricetta estiva.
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