Una torta che richiama il ricordo della segretezza che
tutti dobbiamo avere verso il contadino, per non fargli sapere quanto è buono
il .... vabbè, lo sapete.
Una torta dove il formaggio è rappresentato dalla ricotta
di bufala - lo ammetto, la scelta è stata fatta solo perché ne avevo un bel po'
in scadenza, nel frigorifero - mentre le pere sono nella forma di marmellata.
Rispetto ad alte torte di ricotta, dove questa è
arricchita da uova, zucchero ed altro, in questo caso il suo uso è in purezza, visto che la presenza della
marmellata assolve sia a rendere dolce il tutto, che a dargli stabilità.
Completano la torta le gocce di cioccolata, messe in
realtà senza sapere bene perché, per un dolce che, come per quasi tutte i dolci
a base di ricotta, è da prepararsi il giorno prima, in modo che la ricotta abbia
il tempo di compattarsi per benino.
Al solito io ho fatto una torta piccina - non amo le
torte grandi, per il solo fatto che facendone di piccole posso usare la dose di
frolla per farne più d'una - e le dosi saranno relative, appunto, per una
piccola teglia, di circa quindici centimetri di diametro, ma con i bordi
piuttosto alti.
Se voi volete fare una torta più grande, tenete solo
presente che la quantità di ricotta dovrebbe essere più o meno pari alla metà
di quella di marmellata.
Ingredienti (vedi sopra)
Ingredienti (vedi sopra)
Per la torta
- Mezza dose di pasta frolla (leggete qui per la preparazione)
- Un etto e mezzo di ricotta (quella che preferite)
- Tre etti di marmellata di pere
- Due cucchiai di gocce di cioccolata
- Due cucchiai ben colmi di zucchero di canna
- Burro e farina (per ungere le teglia)
Per la guarnizione (opzionale)
- Due pere non troppo grandi
- Due cucchiai di zucchero di canna
- Mezzo bicchiere di Marsala
- Zucchero a velo
Preparate la pasta frolla secondo la vostra ricetta o, se
non l'avete, usando
questa o ancora, se la pigrizia vi ha preso, compratela già pronta.
Dedicatevi poi al ripieno, mettendo la ricotta e la marmellata in una ciotola e lavorando per bene in modo da amalgamarle e poi mettendo il tutto in frigorifero, a riposarsi.
Dedicatevi poi al ripieno, mettendo la ricotta e la marmellata in una ciotola e lavorando per bene in modo da amalgamarle e poi mettendo il tutto in frigorifero, a riposarsi.
Tornate alla pasta frolla, tirandola fuori dal
frigorifero in modo che possa ammorbidirsi, poi stendetela e foderateci una
tortiera, possibilmente una di quelle con l'anello esterno rimovibile, facendo
arrivare la pasta sino alla fine dei bordi e rimuovendo con un coltellino la
parte in eccesso.
Riprendete il ripieno dal frigorifero e aggiungeteci le
gocce di cioccolata - è importante che la cioccolata sia sempre aggiunta a
impasti freddi, altrimenti correreste il rischio di vederla squagliarsi mentre
mescolate - quindi, ancora una volta, mescolate per benino.
Versate l'impasto di ricotta e marmellata all'interno
della torta, avendo cura di arrivare quasi fino all'estremità superiore dei
bordo, lasciando giusto qualche millimetro.
Accendete il forno e portatelo a 180° i temperatura e,
quando questa è raggiunta, distribuite lo zucchero di canna sopra al ripieno,
facendo uno strato omogeneo ma non troppo spesso.
Ricordate di mettere lo zucchero solo immediatamente
prima di infornare, altrimenti l'umidità dell'impasto sul quale lo zucchero
poggia lo farebbe in parte sciogliere.
Infornate a 180° per circa quaranta minuti, controllando
comunque dopo quaranta minuti lo stato della cottura.
Tanto che la torta si cuoce, e se ne avete voglia, potete
preparare qualche spicchio di pera caramellato, da usare poi come guarnizione
della torta, sbucciando le pere, eliminandone torsolo e semi, tagliandole a
spicchi e, infine, mettendole in un pentolino, dove avrete fatto sciogliere due
cucchiai di zucchero di canna con mezzo bicchiere di marsala, facendole cuocere
fino a quando il fondo di cottura non si sarà trasformato in un denso sciroppo.
Tornate alla torta e, quando è pronta, toglietela dal forno, facendola freddare a temperatura ambiente e poi mettendola nel frigo, almeno per otto ore, in modo che la ricotta possa compattarsi per benino.
Tornate alla torta e, quando è pronta, toglietela dal forno, facendola freddare a temperatura ambiente e poi mettendola nel frigo, almeno per otto ore, in modo che la ricotta possa compattarsi per benino.
Quando vi sentite pronti, tirate fuori la torta dal
frigorifero, toglietela con delicatezza dalla teglia e impiattate, dando se volete
una spolverata di zucchero a velo, che, lo ricordo, va dato solo al momento di
portare in tavola.
Guarnite a vostro piacimento, nel caso usando gli spicchi
di pera caramellati, se li avete preparati, poi portate in tavola e consumate
in allegria, con buona pace della vostra glicemia.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: oggi vi propongo un elegante vino passito dolce, proveniente dal Lago di Garda, ottenuto mediante l'appassimento con "muffa nobile" dell'uva surmatura.
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