Adoro
le contaminazioni. Le adoro a tal punto che, nella frenesia di provarle tutte,
ogni tanto quello che ne viene fuori non è poi così entusiasmante.
Questa
volta, in tutta sincerità, siamo in uno di quei casi, ma tant'è, la ricetta
l'avevo fatta e tanto vale condividerla, se non altro come spunto dal quale
partire per le variazioni di rito.
In
sostanza, quindi, gnocchi di semolino classici, conditi con un sugo fatto con
pomodorini e guanciale e poi passati in forno, esattamente come si fa con la
ricetta tradizionale.
Ovviamente
pecorino al posto del parmigiano, sia nell'impasto degli gnocchi, che per la
gratinatura finale.
Ingredienti
(per 6 persone)
- Due etti e mezzo di semolino
- Un litro di latte intero e fresco
- Un etto di pecorino romano grattugiato
- Cinquanta grammi di burro (per l'impasto degli gnocchi)
- Due tuorli d'uovo
- Due etti di guanciale
- Una trentina di pomodorini (Datterino o Ciliegino)
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
- Un altro po' di burro (per ungere la teglia e per spennellare gli gnocchi)
Prendete
una casseruola, meglio se anti-aderente e ampia abbastanza da contenere un
volume almeno doppio a quello del latte, versateci quest'ultimo, aggiungete un
cucchiaino scarso di sale e portate sul fuoco, a fiamma bassa e con il
coperchio.
Portate
il latte ad una temperatura prossima al bollore, poi cominciate a versare a
pioggia il semolino, mentre con l'altra mano, usando sempre la frusta,
mescolate rapidamente per evitare grumi ed incorporare per bene il semolino al
latte.
Fate
cuocere, girando in continuazione, fino a quando il semolino non si sarà
rappreso, considerando che ci vorranno pochi minuti, al massimo una decina.
Spegnete
il fuoco e aggiungete il burro, continuando a mescolare con un cucchiaio di
legno (dato che l'impasto sarà bello duro e colloso, la frusta non andrà più
bene), fino a quando il burro non si sarà completamente sciolto.
Terminate
aggiungendo i tuorli d'uovo e il pecorino romano - non tutto, tenetene una
trentina di grammi da parte - dando un'ultima mescolata, fino a quando l'uovo
non sarà perfettamente amalgamato all'impasto.
Ora,
se avete la fortuna (e la mia invidia) di avere un tavolo con il piano di
marmo, dategli una inumidita e versate l'impasto direttamente sul piano di lavoro,
altrimenti prendete un paio di fogli di carta di forno, stendeteli sul tavolo
in modo che ne coprano un'area sufficiente, teneteli fermi con un paio di pesi
(altrimenti quando ci versato l'impasto vi partono per la tangente) e versateci
sopra l'impasto.
Poi,
tavolo di marmo o normale, prendete un altro foglio di carta da forno (per la
cronaca, vi consiglio sempre di acquistare quella professionale, che ha una
larghezza maggiore di quella che normalmente si trova nei supermercati),
appoggiatelo sull'impasto e con il mattarello o le mani (meglio) fate pressione
in modo da stendere l'impasto ad uno spessore uniforme di circa un centimetro.
Lasciate
freddare per bene l'impasto e, nel frattempo, preparate il sugo, tagliando
ciascun pomodorino in quattro spicchi, privandoli dei semi e poi tagliandoli
ancora a dadini e tagliando il guanciale, prima a fette, spesse circa mezzo
centimetro, poi ogni fetta in pezzi di circa un paio di centimetri di altezza
ed uno di larghezza.
Prendete
una padella, ungetela con un paio di cucchiai di olio extravergine, quindi
portatela sul fuoco, a fiamma media, e quando l'olio è caldo, unite il
guanciale, facendolo dorare, girandolo spesso, e dandogli il tempo di
rilasciare il suo grasso.
Togliete
la padella dal fuoco e, con un mesto bucato (schiumarola, in dialetto romano),
travasate il guanciale in un piatto, lasciando il suo grasso nella padella.
Riportate
la padella sul fuoco e unite i pomodorini, salandoli e facendoli saltare a
fiamma vivace per non più di cinque minuti, quindi spegnete, unite il guanciale
messo da parte e mescolate per bene.
Sempre
in attesa che l'impasto degli gnocchi si freddi, imburrate una teglia da forno.
Ritornate
agli gnocchi e, quanto l'impasto è freddo, con un bicchiere, uno stampo tondo o
un coppapasta, cominciate a ricavare gli gnocchi e, ogni volta che ne tagliate
uno, mettetelo direttamente nella teglia imburrata, sovrapponendolo leggermente
al precedente.
Potete
naturalmente comporre gli gnocchi nella configurazione che preferite, sempre
però facendo in modo che questi siano, nel caso, solo appena sovrapposti, in
modo che poi tutti gli gnocchi possano prendere l'ulteriore condimento.
Finito
il primo giro di gnocchi, impastate nuovamente il residuo dell'impasto,
stendetelo come avete fatto la prima volta e ricavate altri gnocchi. Proseguite
impastando e tagliando fino ad esaurire l'impasto.
Forza
che ci siamo.
Fate
sciogliere un altro po' di burro, poi con un pennellino o usando le vostre
dita, ungete leggermente gli gnocchi in superficie, poi distribuite sopra di
essi il sugo che avete preparato, distribuite a pioggia il pecorino romano
tenuto da parte e date, infine, una generosa macinata di pepe nero.
Scaldate
il forno a 220°, quindi infornate per circa venti minuti, poi tirate fuori e
fate riposare gli gnocchi giusto qualche minuto, poi impiattate, guarnite come
meglio credete e, soprattutto, servite ai vostri ospiti.
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