Dopo la carbonara di broccoli e quella dell'altopiano, che preparai tempo fa, eccone un'altra, dove questa volta
entrano in gioco gli asparagi, che frullati e ridotti in crema sono uniti
all'uovo e al pecorino romano.
Completa il piatto l'immancabile guanciale, reso
croccante da un rapido passaggio in padella.
La preparazione è praticamente identica a quella della
carbonara classica, rispetto alla quale, però, la presenza degli asparagi in
crema riduce il rischio di cottura dell'uovo, spauracchio di molti quando ci si
cimenta con l'amato piatto della cucina romana.
Sempre per la presenza degli asparagi, la quantità di
uova da utilizzare è ridotta rispetto alla ricetta classica.
Come formato di pasta, infine, sono tornato agli
spaghetti, utilizzando i Verrigni
trafilati in oro, rimanenza di un graditissimo regalo fattomi tempo fa.
Ingredienti (per 6 persone)
- Mezzo chilo di spaghetti (o bucatini)
- Un mazzo di asparagi
- Quattro fette di guanciale, tagliate non troppo sottili
- Tre uova
- Tre cucchiai ben colmi di pecorino romano (vedi dopo)
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
Preparate per prima cosa la passata di asparagi,
lavandoli e tagliandoli in pezzi, a partire dalle punte, fino a fermarvi quando
cominciate ad arrivare alla parte bianca del gambo.
Prendete una piccola casseruola, metteteci gli asparagi, una paio di cucchiai di olio extravergine e portatela sul fuoco e, quando l'olio è caldo e gli asparagi cominciano a sfrigolare, salate e coprite a filo con dell'acqua, facendo cuocere a fiamma bassa e con il coperchio.
Prendete una piccola casseruola, metteteci gli asparagi, una paio di cucchiai di olio extravergine e portatela sul fuoco e, quando l'olio è caldo e gli asparagi cominciano a sfrigolare, salate e coprite a filo con dell'acqua, facendo cuocere a fiamma bassa e con il coperchio.
Fate cuocere fino a quando gli asparagi non saranno ben
morbidi - una ventina di minuti dovrebbero essere sufficiente - quindi
spegnete, fate intiepidire e poi, usando il Minipimer o il frullatore tradizionale,
frullate il tutto, lavorando con cura per eliminare ogni residuo di asparago.
Ricordate che la consistenza finale dovrà essere
piuttosto densa, per cui nel caso vi sembrasse troppo liquida, riportate sul
fuoco e fate andare ancora un po', in modo da far evaporare parte del liquido.
In una ciotola sbattete le uova, salandole leggermente,
poi aggiungete il pecorino grattugiato - per la cronaca, se preferite potete
sostituirlo con il parmigiano - mescolate per bene e poi unite anche la passata
di asparagi, che ovviamente dovrà essere fredda, per non cuocere le uova, e date una accurata mescolata finale, meglio se
con una piccola frusta.
Mettete in una ampia pentola l'acqua per la pasta, ripassando prima la teoria, salatela, portatela sul fuoco e, quando bolle, buttate la
pasta, facendole cuocere, ma mantenendole al dente.
Tanto che la pasta si cuoce, prendete il guanciale e
tagliatelo in piccoli rettangolini, poi prendete una padella, di dimensione
tale da poter contenere la pasta per la mantecatura finale, ungetela con
quattro cucchiai di olio extravergine e portatela sul fuoco.
Quando l’olio è caldo, unite il guanciale, facendolo
saltare a fiamma vivace e girando spesso, in modo che possa dorarsi e tirar fuori
parte del suo grasso naturale, poi spegnete e tenete al calduccio.
Tornate alla pasta e, quando è cotta, scolatela,
lasciandola leggermente umida, e travasatela nella padella con il guanciale,
che nel frattempo avrete riportato sul fuoco, e fatela saltare in modo che
possa ben armonizzarsi con il guanciale e il suo liquidino.
Togliete la padella dal fuoco - qui i tempi e la vostra
sensibilità sono fondamentali - continuando a girare la pasta per circa trenta
secondi, in modo da ridurne anche la temperatura, poi unite le uova con il
formaggio e gli asparagi e, sempre girando, fate addensare il tutto,
esattamente come si fa con la carbonara classica.
Ricordatevi che i due nemici della carbonara sono la ben
nota frittatina, che si crea
aggiungendo l’uovo quando la temperatura della pasta e della padella sono
troppo alte, e l’altrettanto deleterio uovo
liquido, quando la temperatura è invece troppo bassa.
In questo caso, come già detto per la presenza degli
asparagi, tale rischio dovrebbe essere quasi scongiurato, anche se un minimo di
attenzione non guasta.
Impiattate rapidamente, guarnite a vostro piacimento, poi
portate in tavola.
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