La gricia, per
chi non lo sapesse - ipotesi remota, che non vorrei fare, ma nel dubbio... - è
una ricetta tipica romana, che può essere vista, semplificando, come una
amatriciana senza il pomodoro.
Visto che mi piace contaminare ricette, questa volta ho
combinato il condimento della gricia - guanciale, olio e pecorino - alla
passata di zucchine, quest'ultima peraltro fatta nello spirito del non-spreco, visto che ho usato l'interno
delle zucchine che mia moglie aveva appena svuotato per farle ripiene di carne,
interno che ho recuperato in zona Cesarini, proprio quando mia moglie stava per
dargli immeritata sepoltura nel secchio della spazzatura. Ovviamente voi potete
usare zucchine intere.
Quindi, passata di zucchine preparata a parte e poi
combinata con il guanciale reso croccante e - ebbene si, questa volta l'ho
usato - un poco di peperoncino.
Infine, a cottura ultimata, abbondante pecorino romano e
generosa macinata di pepe nero.
Ingredienti (per 4 persone)
- Otto zucchine, meglio se romanesche
- Quattro fette di guanciale (una in più se volete fare la guarnizione)
- Quattro cucchiai rasi di pecorino romano grattugiato
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
Pulite le zucchine, eliminando le parti iniziale e finale
e tagliandole grossolanamente a pezzi, giusto per farle cuocere prima.
Prendete una casseruola non troppo grande, che possa
contenere le zucchine senza spreco di spazio, metteteci tre cucchiai d’olio
extravergine, le zucchine e portatela sul fuoco.
Quando l’olio è caldo, coprite le zucchine a filo con
acqua, mettete il coperchio, regolate la fiamma sul livello medio e fate
cuocere fino a quando le zucchine non saranno morbide.
Procedendo in questo modo non disperderete sapori e
vitamine nell’acqua che, normalmente, viene usata per lessare le zucchine, dato
che poi frullerete il tutto, fondo di cottura residuo compreso.
Quando le zucchine sono cotte, spegnete, fate intiepidire
e poi travasate il tutto nel frullatore, che farete andare alla massima
velocità fino ad ottenere una passata liscia e senza grumi.
Mettete la passata da parte e tagliate il guanciale,
prima a fette, spesse all'incirca due o tre millimetri, poi ogni fetta a
striscioline e, infine, ciascuna strisciolina in pezzi più piccoli, più o meno
dei rettangolini, leggermente più piccoli di quelli che usereste per la gricia
o l'amatriciana.
Prendete un'altra casseruola, ungetela con quattro
cucchiai di olio extravergine, aggiungete il peperoncino e portatela sul fuoco.
Quando l'olio è caldo e il peperoncino comincia a sfrigolare,
unite il guanciale, facendo in modo che i dadini siano quanto più possibile
separati tra loro, e fateli andare, girando spesso, fino a quando non saranno
diventati dorati e croccanti.
Unite la passata di zucchine al guanciale e fate andare
per una decina di minuti, in modo che la passata possa insaporirsi del
guanciale.
Tanto che la passata si insaporisce, se volete, potete
anche tagliare un’altra fetta di guanciale in striscioline, che farete dorare in
una padella anti-aderente, questa volta senza alcun grasso aggiunto, e poi
asciugherete su qualche foglio di carta da cucina, per poi usarla come elemento
di guarnizione.
Trascorsi i dieci minuti, spegnete, unite il pecorino
grattugiato e una generosa macinata di pepe nero, quindi assaggiate e nel caso
regolate di sale - tenete presente che il guanciale e il pecorino hanno sapori
molto decisi - e date una bella mescolata in modo da armonizzare il tutto.
Bene, non resta che impiattare, distribuendo la passata
di zucchine nei piatti e dando poi un giro d'olio a crudo e un'altra leggera
macinata di pepe.
Guarnite come più vi piace, poi portate in tavola.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: per il guanciale potrei fare follie e, abbinato a questa vellutata, deve essere spettacolare! Ci berrei una Ribolla Gialla del Friuli, possibilmente di Jermann.
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