Sabato mattina, facendo una rilassante passeggiata per il
centro di Roma insieme a mia moglie, sono capitato per caso - vabbè, forse non
proprio per caso - al mercato di Campo de' Fiori a Roma, dove, tra le altre
cose, ho trovato dei bellissimi porcini, che di certo non mi sono lasciato
sfuggire.
Parte di questi funghi li ho usati, appunto, per una
piccola torta rustica - circa dodici centimetri di diametro - dove ai funghi ho
abbinato un mix di formaggi, scelti più che altro perché li avevo già nel
frigorifero.
I porcini li ho usati a crudo, nel senso di metterli
nella rustica senza cottura preventiva, in modo da lasciare alla cottura in
forno il compito di renderli morbidi, senza però cuocerli troppo, cosa dannosa
per i funghi.
Come già detto, ho deciso per una rustica piuttosto
piccola, dalla quale ricavarci quattro porzioni da servire come antipasto. Voi
naturalmente potete prepararne una più grande, ricordando che nell'aumentare le
quantità dovere tener conto del volume interno e non del diametro della teglia.
Ingredienti (per una rustica di circa 12 cm di diametro)
- Un foglio di pasta sfoglia pronta (due se volete stare tranquilli)
- Un fungo porcino di medie dimensioni
- Trenta grammi di Asiago fresco
- Trenta grammi di Fontina (Fontina, mi raccomando, non il Fontal)
- Trenta grammi di gorgonzola
- Quaranta grammi di Parmigiano Reggiano grattugiato
- Tre cucchiai di panna fresca
- Tre rametti di timo fresco
- Un uovo
- Un tuorlo d'uovo (per spennellare la sfoglia)
- Sale e pepe
Partite con il porcino, dal quale eliminerete la terrà
più grossa con un coltellino e poi quella rimanente usando un panno o un foglio
di carta da cucina inumidito (mai lavare i funghi in acqua, dato che
tenderebbero ad assorbirla), poi mettetelo
sul tagliere e tagliatelo a fettine piuttosto sottili, prima il gambo e poi la
cappella.
Prendete poi una ciotola e cominciate ad unirvi i
formaggi, possibilmente grattugiandoli usando una grattugia che vi consenta di
ricavare scaglie non troppo piccole o, se non l'avete, riducendoli in pezzi
molto piccoli usando un coltello adatto. Ovviamente tale operazione sarà più
facile per alcuni formaggi, meno per altri, per cui procedete senza fretta e
con pazienza.
Del parmigiano tenetene da parte un cucchiaio, che
userete successivamente.
Sbattete per benino l'uovo e unitelo nella ciotola, poi
unite anche la panna fresca, date una generosa macinata di pepe nero e, per
finire, aggiungete le foglioline di timo fresco, dando una accurata mescolata,
in modo da armonizzare tutti gli ingredienti.
Tenete presente che l'impasto dovrà risultare molto
denso, certamente non fluido. Ci penserà la successiva cottura in forno a far
squagliare i formaggi, dando al ripieno la giusta consistenza.
Prendete una teglia da forno, possibilmente
anti-aderente, imburratela e, se la teglia non è anti-aderente, metteteci sul
fondo un foglio di carta da forno tagliato a misura.
Prendete il primo foglio di sfoglia e foderateci la
teglia, rifilando i bordi con un coltellino, in modo che la sfoglia sia a filo
con la teglia.
Sul fondo della rustica fate uno strato usando le fettine
ricavate dal porcino - usatene la metà del totale, salatele e poi versate
all'interno l'impasto di formaggi, operando con delicatezza, per evitare che lo
strato di funghi si sposti.
Sopra allo strato di formaggi, che dovrà arrivare quasi
fino all'estremità superiore del bordo della rustica, fate il secondo strato
con le fette del porcino, salatele e poi distribuite su di esse il parmigiano messo
da parte, su quale distribuirete ancora qualche fogliolina di timo e un'altra
leggera macinata di pepe nero.
Ricavate dalla sfoglia avanzata delle striscioline di
circa un centimetro di larghezza e usatele per creare il classico intreccio,
come normalmente si fa per le crostate dolci.
Spennellate le strisce di sfoglia con il tuorlo d'uovo,
usando un pennellino o le dita, poi infornate a 200° per circa venti minuti -
il tempo dipenderà anche dalla dimensione che avete scelto per la vostra
rustica - e comunque, fino a quando la
doratura sarà perfetta.
Spegnete, tirate fuori dal forno, fate intiepidire, in modo che i formaggi
possano in parte ricompattarsi, poi servite.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: facciamo un salto in Piemonte e beviamoci un bel Gattinara, che poi potrà accompagnarci per tutto il resto del pasto!
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