Chi ha dato un'occhiata a questa ricetta, saprà che avevo
quasi casualmente trovato i mitici spaghettoni Cavalieri, celeberrimo pastificio pugliese, che mi avevano colpito per la loro consistenza e capacità di legarsi al condimento.
Visto che ne avevo ancora, di spaghetti, ben mi sono
guardato dal lasciarli nella dispensa più di qualche giorno, utilizzandoli
ancora per un altro primo, a base di tonno fresco - un bellissimo tonnetto,
quasi al limite del pescabile, trovato nella Pescheria Da Peppinello
di Anzio - cipolla di Tropea e pomodorini ciliegino disidratati e aggiunti alla
pasta solo al momento della mantecatura, in modo da mantenere il loro gusto ben
distinto da quello degli altri ingredienti.
Se volete, potete naturalmente sostituire il tonno intero
con il filetto di tonno, che se non altro vi consentirà di saltare tutta la
fase della sfilettatura.
Ingredienti (per 6 persone)
- Mezzo chilo di spaghettoni
- Tre etti di polpa di tonno
- Trentasei pomodori ciliegino
- Una cipolla di Tropea di medie dimensioni
- Mezzo bicchiere di vino bianco
- Un ciuffo di prezzemolo
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
Per prima cosa dovete disidratare i pomodorini,
tagliandoli a metà e mettendoli in una teglia, con la parte tagliata rivolta
verso l'alto, poi salandoli e aggiungendo anche un po' di zucchero, fatto
cadere a pioggia, che aiuterà ad esaltare la loro dolcezza, riducendo al
contempo la loro componente acida.
Infornate a circa 100° per circa un'ora e mezza, comunque
fino a quando non vedrete che i pomodori si saranno "raggrinziti",
segno che l'acqua contenuta al loro interno è in buona parte evaporata.
Quando i pomodori sono pronti, tirateli fuori dal forno e
fateli freddare.
Se avete scelto di usare un tonnetto interno allora, se
già non lo avesse fatto il pescivendolo, sfilettatelo, usando un coltello molto
affilato, meglio ancora se è un coltello specifico per sfilettare.
Fate un taglio all’altezza della coda del tonno,
ortogonale rispetto alla direzione della lunghezza, in modo da arrivare fino
alla lisca centrale, quindi ruotate il coltello di 90°, in modo che la lama,
nella sua parte piatta, si trovi a contatto con la lisca centrale.
A questo punto non rimane che tagliare, con la lama
sempre a contatto con la lisca, per tutta la lunghezza del pesce, sino ad
arrivare alla testa, dove vi fermerete, facendo poi un altro taglio ortogonale,
questa volta ovviamente all’altezza della testa, in modo da separare il
filetto.
Tagliate in due ogni filetto, secondo la sua lunghezza e
facendo due tagli, uno a destra e uno a sinistra, della sua parte centrale,
dove sono le lische residue. In questo modo non dovrete perdere tempo ad
eliminare le lische una a una.
Infine rifilate i filetti, rimuovendo la parte di pelle
sui bordi che, normalmente, è più spessa e meno gradevole, sia alla vista che
al gusto.
Ripetete per l'altro lato del pesce, et voilà, più facile a farsi che a dirsi.
Non resta che eliminare la pelle, cosa che si siete bravi
potrete fare semplicemente strappandola dal pesce - a volte ci si riesce, a
volte no - altrimenti, sempre usando il coltello per sfilettare, separatela
dalla polpa con piccoli tagli, tirandola contemporaneamente con l'altra mano.
Tagliate infine ogni filetto in cubetti di circa un
centimetro di lato, senza comunque preoccuparvi troppo della forma, dato che il
tonno, per le sue caratteristiche, tenderà a sfaldarsi durante la seppur breve
cottura.
Mette il tonno momentaneamente da parte e pulite la
cipolla, eliminando lo strato superficiale e la parte iniziale e finale, quindi
tagliate la cipolla a metà nel verso della lunghezza e poi ciascuna metà,
sempre nel verso della lunghezza, a fettine molto sottili.
Mettete in una ampia pentola l'acqua per la pasta - se vi
va, ripassate prima la teoria – salatela, portatela sul fuoco e, quando bolle, buttate
gli spaghettoni.
Mentre la pasta cuoce - gli spaghettoni hanno un tempo di
cottura piuttosto lungo - prendete una padella, ampia abbastanza da poter poi
contenere anche la pasta per la sua mantecatura finale, ungetela con otto
cucchiai di olio extravergine e portatela sul fuoco.
Fate prendere calore e, quando l'olio è caldo, unite le
fettine di cipolla, salatele e fatele andare, a fiamma vivace, per circa cinque
minuti, in modo che si ammorbidiscano ma, al contempo, mantengano una certa
croccantezza.
Passati i cinque minuti, unite il tonno a cubetti, salate
ancora un pochino, date una leggera macinata di pepe, quindi fate saltare il
tonno, aggiungendo il vino bianco e proseguendo la cottura per non più di due o
tre minuti, giusto il tempo per far sentire il calore al tonno, senza che
questo si indurisca troppo, e far ridurre il vino.
Spegnete e lasciate in attesa della cottura della pasta, tritando
nel frattempo il prezzemolo, usando un coltello a lama grande.
Tornate agli spaghettoni e, a pochi minuti alla fine
della cottura, prendete una tazza e prelevate un po' dell'acqua, ricca di
amido, che vi servirà per la mantecatura finale.
Quando la pasta è cotta, scolatela e travasatela nella
padella dove l’aspetta il suo condimento.
Riportate la padella sul fuoco, alzate la fiamma al
massimo, e mescolate in modo da procedere con la mantecatura, aggiungendo
l'acqua di cottura messa da parte.
Fate in modo che la pasta risulti cremosa, interrompendo
la mantecatura quando vedete che il fondo comincia, per effetto della completa
evaporazione dell’acqua residua, a ridursi troppo.
Spegnete e, solo a questo punto, aggiungete il prezzemolo
tritato e i pomodorini disidratati, dando una mescolata finale per distribuirli
in modo omogeneo all'interno della pasta.
Impiattate rapidamente, dando una leggera macinata di
pepe su ogni porzione, guarnendo come meglio credete, poi portate velocemente
in tavola, per evitare che la pasta si asciughi, perdendo la sua cremosità.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: l’abbinamento che suggerisco è con un Salina bianco di Carlo Hauner.
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