La biocompatibilità sta nel fatto che ho fatto questa
ricetta usando quasi esclusivamente gli scarti di pesce e crostacei, usanti per
altre preparazione.
Il "quasi" è stata una mia concessione alla
figlia, che voleva a tutti i costi i gamberi, che ho quindi aggiunto alla zuppa
- avevo dei gamberi rosa in avanzo da questa ricetta - ma che possono essere
serenamente eliminati, in modo da usare solamente gli scarti, o almeno quelli
che normalmente vengono definiti tali.
Nello specifico, ma voi potete usare quello che avete
sottomano, ho usato i gusci dei gamberi per preparare una bisque e la lisca e la testa di un paio di fragolini, dei quali
avevo usato solo i filetti, dalle quali, poi, ho recuperato la polpa residua,
aggiungendola alla zuppa.
Nient’altro, con l’eccezione di un poco di finocchietto
selvatico tritato, che voi potete sostituire, se non lo trovate, con il
prezzemolo, e di una doverosa macinata di pepe.
Per quanto riguarda le quantità, essendo una ricetta di
recupero, dovrete essere bravi a regolarvi con quello che avete, tenendo
comunque presente che ciò che riuscirete ad estrarre dal singolo scarto non sarà molto e che,
orientativamente, potete considerare lo scarto di un singolo pesce come base
per una singola porzione.
Naturalmente, e qui concludo, potete ignorare la
biocompatibilità e aggiungere alla zuppa altri pesci presi specificatamente per
tale scopo, come ad esempio io ho fatto per i gamberi, tanto desiderati da mia
figlia.
Ingredienti (vedi sopra)
Per la zuppa
- Lische e testa di pesce
- Gamberi (vedi premessa)
- Concentrato di pomodoro (vedi dopo)
- Finocchietto selvatico
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
Per la bisque
- Gusci di crostacei
- Un quarto carota
- Un quarto di costa di sedano
- Un quarto di cipolla (piccola)
- Olio extravergine d'oliva
- Sale grosso
Partite con la bisque, tagliando grossolanamente carota, sedano e cipolla, poi mettendoli in una padella insieme a quattro cucchiai d'olio extravergine.
Portate la padella sul fuoco e fate soffriggere leggermente
le verdure, quindi unite i gusci e le teste dei crostacei, salate leggermente
con del sale grosso, quindi coprite a filo con acqua fredda.
Fate cuocere, a fiamma media e senza coperchio, fino a
quando il fondo di cottura non si sarà ridotto e, allo stesso tempo, avrà
assunto un bel colore scuro, cosa per la quale ci dovrebbero volere circa quaranta
minuti.
Quando il fondo è pronto, spegnete e, usando una chinoise o un colino capiente e a maglie
fitte, filtrate il tutto, premendo con un cucchiaio di legno sui gusci dei
crostacei - questa operazione è importante soprattutto per le teste - in modo
da estrarne i liquidi che fossero rimasti al loro interno.
Raccogliete il liquido filtrato in un pentolino, poi
assaggiatelo e, nel caso, regolate di sale.
Mettete la bisque
momentaneamente da parte e dedicatevi al fumetto di pesce, prendendo gli scarti
di pesce che avete deciso di utilizzare, mettendoli in una padella o casseruola
delle giuste dimensioni - gli scarti dovrebbero poter stare non troppo ammassati
l'uno sull'altro, per cui privilegiate la larghezza della pentola, piuttosto
che l'altezza - aggiungendo poi qualche cucchiaio di olio extravergine e
dell'acqua, in dose coerente con la quantità di scarti, diciamo un bicchiere
per ogni singolo pesce.
Portate sul fuoco, a fiamma media e senza coperchio, e
fate andare per una quarantina di minuti, in modo da estrarre dagli scarti
tutto ciò che può essere estratto e, al contempo, da dare tempo al fumetto di
ridursi.
Quando il fumetto è pronto, filtratelo come avete fatto
per la bisque e poi unitelo a
quest'ultima e riportate il tutto sul fuoco, aggiungendo il concentrato di
pomodoro, in una quantità che dovrete essere bravi a decidere voi, in base a
quanto liquido avete a disposizione (un quarto di cucchiaino per ogni
singolo pesce può essere un
riferimento).
Portate a bollore leggero, facendo andare per una decina
di minuti, in modo che il liquido possa restringersi ancora un poco e, allo
stesso tempo, il concentrato di pomodoro possa armonizzarsi con il resto.
Tanto che la base per la zuppetta è sul fuoco, ricavate
dagli scarti di pesce appena usati tutta la polpa che riuscite ad estrarre,
tipicamente quella ancora attaccata alla lisca centrale e quella alla base
della testa, particolarmente saporita, e tenetela da parte.
Se avete deciso di usare i gamberi, allora uniteli al
liquido sul fuoco nel suo ultimo minuto di cottura, in modo che abbiano giusto
il tempo di prendere calore, senza indurirsi e diventare gommosi.
Spegnete il fuoco, aggiungete tutti la polpa ottenuta
dagli scarti, il finocchietto, che avrete tritato finemente con il coltello,
una macinata di pepe e, per finire, date una mescolata per armonizzare il
tutto.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: abbinamento consigliato per questa zuppetta di mare è con un Suavia Classico.
Nessun commento:
Posta un commento