Ritorno sul polpo, e in particolare su una classica
insalata, visto che avevo nostalgia del mio soggiorno estivo in luogo di mare,
dove il polpo, ma in generale direi tutto il pesce, costituiva elemento
invariante della mia alimentazione.
Questa volta il polpo l'ho abbinato al radicchio di
Treviso, alle noci e al melograno, per una combinazioni di ingredienti che mi
consentisse di avere contrasto sia sui sapori, che sulla consistenza del
piatto.
Condimento tutto sommato semplice, con sale integrale,
pepe bianco e una classica emulsione di olio extravergine e aceto balsamico.
Ingredienti (per 4/6 persone)
- Un polpo di circa un chilo
- Mezzo piede di radicchio lungo di Treviso
- Ottanta grammi di noci già sgusciate
- Mezzo melograno
- Sei cucchiai di olio extravergine d’oliva
- Due cucchiaio di aceto balsamico (vero)
- Sale integrale
- Pepe bianco
- Pane carasau (opzionale)
Per prima cosa dovete lessare il polpo - meglio se lasciato
nel congelatore per un paio di giorni e poi scongelato, cosa che vi consentirà
di ottenere una morbidezza notevole - mettendolo in acqua molto calda, ma non ancora
a bollore, leggermente salata e
facendolo cuocere per circa 45 minuti, a pentola scoperta a con la fiamma quasi
al minimo.
E' importante che l'acqua non arrivi mai a bollore, fermandosi
alcuni gradi prima, intorno ai 97°, dato che una temperatura troppo elevata
tende a far staccare la pelle e le ventose dai tentacoli, con evidenti
conseguenze sul piano estetico.
Alcuni cuociono il polpo in modo passivo, mettendolo in
acqua fredda, portandola a 97°/98° e poi togliendolo dal fuoco, coprendo la
pentola, e lasciando che la cottura passiva prosegua per circa un'ora e mezza.
Io ancora non ci ho provato, ma prima o poi lo farò.
Generalmente, quale che sia il metodo di cottura, il suo tempo
dipenderà dalla dimensione del polpo, dal fatto che questo sia fresco oppure
congelato e via dicendo, per cui il tempo è indicativo, e il miglior modo per
vedere se il polpo è pronto è quello di infilzarlo con la forchetta, laddove i
tentacoli si uniscono alla testa: se la forchetta entra con una certa facilità,
allora ci siamo.
Ricordatevi che il polpo non deve mai essere tolto dalla
propria acqua di cottura se non al momento di utilizzarlo.
Quando il polpo è freddo o al più appena tiepido,
toglietelo dall'acqua, rimuovete la pelle in eccesso,tipicamente quella che si
trova all'attaccatura dei tentacoli al corpo, quindi tagliatelo in pezzi, prima
i tentacoli e poi la testa.
Lasciate qualche minuto i pezzi di polpo su un tagliere
inclinato, in modo che l'acqua di cottura residua possa colar via.
Prendete poi il radicchio, tagliatelo, a partire dalla
punta, a striscioline della larghezza di un centimetro, fermandovi quando
arrivate alla sua metà o comunque quando arriverete alla parte bianca, più
dura.
Lavate il
radicchio, poi asciugatelo per benino, meglio se usando la classica centrifuga
per l'insalata e, se proprio volete stare tranquilli, passandolo poi in un
canovaccio da cucina, ovviamente pulito.
Spezzate grossolanamente i gherigli di noce, ricavando
orientativamente quattro parti da ogni metà gheriglio.
Sgranate infine il melograno, estraendo con delicatezza i
singoli grani, facendo attenzione che non si rompano, rilasciando il loro succo
interno.
Riunite tutti gli ingredienti in una ciotola e date una
prima mescolata.
Preparate poi l'emulsione di olio extravergine e
balsamico, orientandovi su una proporzione di tre parti di olio ed una di
balsamico, mescolate per bene, quindi unitela all'insalata, mescolando ancora
una volta in modo che questa ne sia bagnata in modo uniforme.
Salate e pepate solo al momento di servire, in modo da
evitare che, per l'effetto del sale, il radicchio cominci a rilasciare la sua
acqua, diluendo in modo poco piacevole il condimento.
Un'ultima mescolata e poi impiattate, nel caso mettendo
un pezzo di pane carasau sul fondo di ogni piatto, che oltre ad arricchire
esteticamente il piatto, assorbirà l'umidità rilasciata dall'insalata.
Guarnite come meglio credete, poi portate in tavola.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: un vino che ritengo particolarmente adatto a questa insalatina è un bianco fresco, profumato e minerale che proviene dal Veneto, patria del radicchio, come il Suavia Classico Doc.
penso che provero' questa tua squisita ricetta! Complimenti!
RispondiEliminaGrazie e fammi sapere :-)
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