E adesso ditemi che il termine "decostruzione"
non è fastidioso...
Personalmente lo detesto abbastanza, ma ogni tanto mi
piace essere provocatorio, anche contro i miei stessi gusti. Boh.
Comunque, si tratta di una reinterpretazione di un
classico "crostino alle alici", piatto assolutamente tradizionale in
tutte le pizzerie, almeno quelle romane, oggi forse un po' in disuso ma che un
volta affiancava, insieme a quello al prosciutto, le poche pizze che erano nel
menù.
Gli ingredienti ci sono tutti, a partire dalla
mozzarella, in questo caso di bufala, presa al solito nel punto vendita romano
del Caseificio "La Baronia", le alici, o meglio le acciughe, sott'olio, e il pane, qui
ridotto in una crema, ottenuta emulsionando con olio extravergine e siero della
mozzarella.
In aggiunta, anche per creare un minimo di contrasto, i
pomodorini, della varietà "allungata", un tipo molto simile, nella
forma, al datterino, rispetto al quale è leggermente più grande, che ho prima
disidratato lentamente nel forno e poi frullati insieme all'olio extravergine,
in modo da ottenere una sorta di paté.
Solo come elemento di guarnizione, infine, un olio al
basilico, piuttosto denso, che voi, volendo, potete tranquillamente eliminare.
Ingredienti (per 4 decostruzioni)
- Due etti di mozzarella di bufala
- Quattro fette di pane casareccio
- Una ventina di pomodorini allungati
- Una ventina di foglie di basilico
- Una ventina di filetti di acciughe sott'olio
- Olio extravergine di oliva
- Sale, meglio se integrale
- Zucchero semolato
Per prima cosa dovete disidratare i pomodori, tagliandoli
a metà, nel verso della lunghezza e, volendo, eliminando i semi interni, anche
se, date le caratteristiche dei pomodorini allungati, potete anche lasciarli al
loro posto, che danno poco fastidio e non si sentono, con la loro componente di
amaro, quando poi frullerete il tutto.
Prendete poi una teglia, metteteci sul fondo un foglio di
carta da forno e poi disponete i pomodori, con la parte tagliata rivolta verso
l’alto, salandoli con del sale fino e dando una spolverata di zucchero, che
aiuterà a ridurre la loro componente acida e, allo stesso tempo, ad accentuare
la loro dolcezza.
Infornate a circa 90° per almeno due ore e comunque fino
a quando non vedrete che i pomodori si saranno "raggrinziti", segno
che l'acqua contenuta al loro interno è in buona parte evaporata.
Tanto che i
pomodori si disidratano, e se avete deciso di usarlo, preparate l'olio al
basilico, mettendo nel frullatore, o nel bicchiere del Minipimer, le foglie di
basilico e qualche grano di sale grosso e facendo andare alla massima velocità,
in modo da dare una prima sgrossata al basilico.
Unite poi un
paio di cucchiai di olio extravergine e fate andare nuovamente, in modo da
ridurre il tutto alla usuale consistenza del pesto, aggiungendo infine altro
olio fino alla giusta consistenza, che per questa preparazione dovrà risultare
piuttosto densa.
Tornate ai pomodori e, quando sono pronti, tirateli fuori
dal forno e fateli freddare, poi, usando il frullatore tradizionale o il
Minipimer, frullateli insieme ad un paio di cucchiai di olio extravergine, fino
ad ottenere una crema piuttosto densa, simile appunto alla consistenza di un
classico paté.
Mettete i pomodori da parte e passate alla preparazione
dell'emulsione di acciughe, mettendole bel bicchiere del frullatore,
tradizionale o Minipimer, aggiungendo, per partire, quattro cucchiai di olio
extravergine e due di acqua freddissima o, in alternativa, un cubetto di
ghiaccio.
Fate andare alla massima velocità, in modo da dare vita
all'emulsione, che regolerete nella sua densità dosando olio e acqua, fino ad
ottenere quella giusta, facendo la classica prova con il dorso del cucchiaio e
verificando che l'emulsione coli via lasciando un sottile strato sul cucchiaio.
Passate poi alla crema di pane, tagliando per prima cosa
la mozzarella di bufala in fette regolari, che poi userete per la composizione
finale, avendo cura di non far colar via il loro siero ma, al contrario,
raccogliendolo in una tazza o in un bicchiere.
Per quanto riguarda la forma delle fette di mozzarella,
idealmente le dovreste fare in modo che il loro diametro sia simile a quello
dello stampo che poi userete per impiattare.
Date il tempo alla bufala di rilasciare parte, ma non
tutto, del suo siero, mettendo le fette in una scodella e lasciandole per circa
cinque minuti, raccogliendo il siero man mano che questo viene rilasciato.
Mettete la mollica del pane - la crosta la toglierete -
nel bicchiere del frullatore, aggiungete un paio di cucchiai di olio
extravergine, un po' di sale, soprattutto nel caso aveste usato pane sciapo, e
il siero della mozzarella.
Fate andare il frullatore alla massima velocità, fino a
quando non otterrete una crema omogenea, la cui densità la regolerete
aggiungendo eventualmente altro olio extravergine, sempre poco alla volta, o di
acqua.
Bene, non resta che comporre il tutto, possibilmente
usando un piccolo coppapasta o stampo circolare, che vi aiuterà a dare la
giusta forma alla decostruzione, soprattutto per quanto riguarda la crema di
pane.
Poggiate lo stampo sul piatto e, sul fondo, mettete un
cucchiaio di crema di pane - la reale quantità dipenderà ovviamente dal
diametro dello stampo utilizzato - poi un fetta di mozzarella di bufala, in
modo che questa riempia perfettamente
lo stampo, coprendo lo strato sottostante di crema di pane, e infine giusto una
punta di emulsione di acciughe, messa al centro della mozzarella, in modo che
non esca dai bordi quando proseguirete con gli strati.
Ripetete la sequenza per una volta ancora, in modo da
avere quindi due strati di crema di pane e due di mozzarella, poi versate un
cucchiaino di emulsione i acciughe sullo strato superiore, creando un velo che
lo ricopra interamente e completate con un cucchiaino di paté di pomodorini,
anch'esso disposto al centro dello strato superiore, con il doppio ruolo di
elemento di contrasto e di guarnizione.
Guarnite come meglio credete, nel caso usando l'olio al
basilico, poi portate in rapidamente tavola, per evitare che il siero residuo
della mozzarella vi crei un guazzetto poco piacevole alla vista.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: nel gioco di diverse consistenze e sapori, superlativamente mediterraneo, suggerisco un vino bianco siciliano ottenuto da uve autoctone coltivate nei vigneti delle Isole Eolie: il Salina Bianco di Carlo Hauner.
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