Ritorna il polpo, in doppia cottura, prima bollito e poi rosolato
in padella, servito questa volta con una crema di zucca mantovana, profumata al
rosmarino, e con il pecorino romano, quello del caseificio Brunelli, che con il suo
sapore pungente ben contrasta la dolcezza della zucca.
Del polpo, ancora una volta, ho usato solo i tentacoli,
per cui lasciate libera la vostra fantasia, in modo da farvi venire in mente,
sin da subito, una ricetta per le parti che vi avanzeranno.
Come faccio spesso, ho preso il polpo un paio di giorni
prima e l'ho lasciato nel congelatore per circa un giorno, poi riportato
lentamente a temperatura ambiente e, infine, lessato nel modo usuale, prima
ovviamente di procedere con la sua rosolatura.
Il risultato è stato notevole, con un polpo molto
morbido, a parità di tempo di cottura, per cui, se avete tempo, consiglio
sicuramente di procedere in questo modo, peraltro immagino già noto a molti.
Ingredienti (per 4 persone)
- Un polpo di almeno un chilo
- Un quarto di zucca mantovana
- Trenta grammi di pecorino romano
- Due rametti di rosmarino fresco
- Uno spicchio d'aglio
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe bianco
Per prima cosa dovete lessare il polpo, mettendolo in
acqua molto calda, ma non ancora a bollore,
leggermente salata e facendolo cuocere per circa quaranta minuti, a
pentola scoperta a con la fiamma quasi al minimo.
E' importante che l'acqua non arrivi mai a bollore,
fermandosi alcuni gradi prima, intorno ai 95°, dato che una temperatura troppo
elevata tende a far staccare la pelle e le ventose dai tentacoli, con evidenti
conseguenze sul piano estetico.
Il tempo di cottura, comunque, dipenderà dalla dimensione
del polpo, dal fatto che questo sia fresco oppure congelato e via dicendo, per
cui il tempo è indicativo, e il miglior modo per vedere se il polpo è pronto è
quello di infilzarlo con la forchetta, laddove i tentacoli si uniscono alla
testa: se la forchetta entra con una certa facilità, allora ci siamo.
Ricordatevi, comunque, della doppia cottura, per cui fate
in modo che il polpo risulti tenero ma, per così dire, al dente, in modo che la successiva cottura lo cuocia alla
perfezione.
Quando il polpo è cotto, spegnete la fiamma e fatelo
intiepidire nella propria acqua di cottura, dalla quale lo toglierete solo
quando verrà il momento di usarlo.
Tanto che il
polpo si cuoce, dedicatevi alla
zucca, eliminando la buccia e i semi interni, e tagliando la polpa in pezzi
irregolari, senza curarvi troppo della loro dimensione, dato che il taglio
serve solo per ridurre il suo tempo di cottura.
Prendete una casseruola, metteteci quattro o cinque
cucchiai di olio extravergine, uno dei due rametti di rosmarino, lasciandolo
intero, e portatela sul fuoco.
Fate prendere il calore, in modo che il rosmarino cominci
a cedere il proprio profumo all’olio, poi toglietelo - mai far bruciare il
rosmarino, pena un gusto amaro affatto piacevole - quindi unite la zucca,
salatela, pepatela e unite infine un bicchiere d'acqua.
Coprite con il coperchio e fate cuocere, a fiamma minima,
fino a quando la zucca sarà ben morbida, avendo cura di mantenere una certa
quantità di fondo di cottura, che vi consentirà di dare la giusta densità della
crema.
Quando la zucca è pronta, spegnete, fate intiepidire e
poi, usando il frullatore tradizionale o il Minipimer, fate andare alla massima
velocità, in modo da ridurla in crema, usando il fondo di cottura della zucca
per regolare la giusta densità.
Regolate di sale, nel caso serva, poi aggiungete due
cucchiai di olio extravergine a crudo e fate andare il frullatore ancora per
qualche secondo, poi mettete la crema da parte, tenendola se possibile al
caldo, in modo che sia tiepida quando impiatterete.
Tornate al polpo è, quando è cotto, spegnete il fuoco e
fatelo freddare nella sua acqua di cottura, poi mettetelo sul piano di lavoro e
tagliate i tentacoli poco sotto la loro attaccatura al corpo.
Prendete una padella, meglio se anti-aderente, ungetela con
tre cucchiai di olio extravergine, unite l'altro rametto di rosmarino, lo
spicchio d'aglio, sbucciato e leggermente schiacciato, e portatela sula fuoco,
a fiamma media.
Fate dorare l'aglio, poi toglietelo e togliete anche il
rosmarino, quindi unite i tentacoli del polpo, salandoli e pepandoli
leggermente, e fatelo rosolare per una decina di minuti, girandolo in modo che
possa sentire il calore in modo uniforme.
Trascorsi i dieci minuti, spegnete, mettete i tentacoli
sul tagliere e, usando un coltellino ben affilato, tagliateli in pezzi più
piccoli, facendo in modo di mantenere i singoli pezzi in modo che identifichino
il tentacolo dal quale sono stati ricavati.
Bene, ci siamo, non resta che impiattare, mettendo per
prima cosa un paio di cucchiai di crema di zucca - dovrà essere tiepida, non
bollente - sul fondo di ciascun piatto e poi disponendo sopra di essa i
pezzetti di tentacolo, in modo che questi, con la loro disposizione, ricordino
la forma dei tentacoli (la foto dovrebbe aiutare a capire).
Date poi una leggera macinata di pepe, un leggero filo
d'olio extravergine a crudo e, per finire, il pecorino romano, grattugiato al
momento, meglio se con una grattugia che vi consenta di ricavarne delle piccole
e vaporose scaglie, come ad esempio questa
della Microplane.
Guarnite come più vi piace, poi portate in tavola e buon
appetito.
Infatti, il polpo, anche fresco, andrebbe sempre congelato prima, per renderlo poi più tenero.Sono cresciuta in Puglia, dove il pesce è sempre sulle tavole e faccio lessare il polpo esattamente alla stessa maniera, ma aggiungo sempre un limone a spicchi che serve a sbiancare,o meglio a rendere rosa il polpo...altri usano un tappo di sughero.La tua ricetta è senz'altro originale ed interessante :). Bravissimo, come sempre.
RispondiEliminaGrazie Antonio, quella del tappo l'avevo sentita, ma mai provata (confesso che un po' mi lascia perplesso).
EliminaDevo invece porvare il limone, al quale non avevo mai pensato.
A presto.