Il tomino è un formaggio strano, che mangiato così, a crudo, non dice molto, ma acquista
magicamente un gusto davvero particolare quando viene mangiato caldo, quasi
filante, come quando lo faccio semplicemente alla piastra, fino a quando il suo
interno non diventa morbido, tenuto al suo posto dalla buccia, più solida.
Questa volta, invece, come piccola variazione di questa ricetta, ho pensato di farci dei bignè,
dove al tomino ho abbinato le noci, le pere e un filo di miele.
Quasi una sorta di omaggio al contadino, che come saprete
ha un debole - ma lui non lo sa - per il formaggio con le pere e, aggiungo io,
anche per le altre cose che ho qui utilizzato.
Ingredienti (per 4 persone)
- Quattro tomini
- Due rotoli di pasta sfoglia (tonda o rettangolare)
- Otto gherigli di noci (sedici metà se prendete quelle già sgusciate)
- Una pera (io ho usato l'abate)
- Due cucchiaini di miele
- Un tuorlo d’uovo (per spennellare la sfoglia)
- Pepe bianco
Partite con i gherigli di noce, che dovrete ridurre in
pezzi più piccoli, anche se non così tanto da non poterne sentire la
consistenza al morso. Orientativamente, direi che ogni mezzo gheriglio lo
potete ridurre in otto pezzetti.
Sbucciate poi la pera, eliminatene il torso e la costa
centrale, più dura, e poi tagliatela in fettina molto sottili, senza curarvi
della loro forma, ma facendo attenzione allo spessore che, come detto, dovrà
essere minimo.
Ricavate poi i dischi di sfoglia, considerando che il
loro diametro deve essere tale da consentire ai dischi di poter ricoprire i
tomini e gli ingredienti che lo arricchiscono. Direi di considerare dischi con
un diametro leggermente maggiore del doppio di quello dei tomini.
Mi raccomando, lasciate la sfoglia sulla carta,
antiaderente, che normalmente la avvolge, in modo da poterla sollevare con
facilità quando la dovrete avvolgere al rispettivo tomino.
Bene, siamo pronti per la realizzazione dei fagottini,
cosa che farete mettendo al centro di ogni disco un tomino, poi sopra di esso le
fettine di pera, in modo che queste ricoprano completamente il formaggio, con
una certa sovrapposizione tra una fettina e l'altra, poi un cucchiaio di
gherigli di noce e, per finire, fare colare mezzo cucchiaino di miele sul
tutto, tenendo il cucchiaino a una certa altezza, in modo che il miele cada
facendo un sottile filo, che voi farete in modo si distribuisca in modo
uniforme su tutto il resto.
Completate con una leggera macinata di pepe bianco, poi chiudete
ogni disco procedendo in senso orario o antiorario, in modo che ad ogni passo
possiate portare un lembo della pasta al centro del disco, così che questo si
sovrapponga al lembo precedente.
Sigillate accuratamente i fagottini, facendo aderire le
chiusure dei lembi, poi con la sfoglia avanzata, fate dei piccoli dischi, che
metterete al centro della chiusura della sfoglia, come se fosse una sorta di
tappo.
Prendete una teglia e metteteci un foglio di carta da
forno - potete usare anche quella nella quale è avvolta la sfoglia - poi
sistemateci i fagottini, avendo cura che la parte con i lembi chiusi e con il
relativo disco sia rivolta verso l’alto.
Spennellate i fagottini con il tuorlo d’uovo, sia per
avere una migliore doratura, che per sigillare ancora meglio la sfoglia, quindi
infornate a 200° per circa venti minuti, e comunque fino a doratura.
Spegnete il forno, tirate fuori e fate riposare i
fagottini per una decina di minuti, quindi impiattate e guarnite come meglio
credete.
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