Avrete notato che, nella forma, ultimamente i miei
carpacci sono un po' ripetitivi...
Che ci volete fare, come i grandi pittori (lasciatemi
sognare, vi prego) ho anch'io i miei periodi e questo è quello
"poligonale".
Un carpaccio di spigola, questa volta, accompagnato dai pistacchi
di Bronte, quelli veri, dal peperoncino, nella varietà Habanero Red, e da un'emulsione a base di extravergine, zenzero fresco
e limone.
Completa il tutto il sale nero delle Hawaii, del quale
recentemente mi sono innamorato, se non altro perché dona crea un bel contrasto
cromatico con gli altri colori del piatto.
Preparazione veloce, tutta a crudo, con solo la pazienza
per sfilettare il pesce, operazione non necessariamente amata da tutti.
Ingredienti (per 8 persone)
- Una spigola di circa un chilo
- Due cucchiai di pistacchi sgusciati, non salati
- Un pezzo di radice di zenzero
- Un peperoncino Habanero Red (o di altra varietà)
- Olio extravergine di oliva
- Un limone
- Sale nero delle Hawaii
- Pepe bianco
Partite con lo sfilettare la spigola - se siete bravi e
convincenti, potete sperare nella misericordia del pescivendolo e farvela
sfilettare da lui - operazione per la quale ci vuole un po' di pratica e di
pazienza.
Prendete un coltello piuttosto piccolo, con la lama
flessibile e ben affilata, poi prendete la spigola e tagliategli via le testa,
in modo che il corpo poggi meglio sul tagliere.
Partendo dalla coda, incidete la polpa e,tenendo la lama
del coltello a contatto con la lisca centrale, tagliate per tutta la lunghezza,
mantenendo sempre il coltello ben a contatto con la lisca, fino ad uscire dalla
parte della testa.
Girate il pesce e ripetete per l'altro lato. Tutto
sommato più facile a farsi che a dirsi.
Usando un paio di pinzette (ci sono quelle specifiche per
il pesce), rimuovete le lische residue, che si trovano nella parte centrale dei
filetti e poi, sempre usando un coltello affilato, rifilate i filetti,
rimuovendo la parte di pelle sui bordi che, normalmente, è più spessa e meno
gradevole, sia alla vista che al gusto.
Rimuovete infine la parte più scura della polpa, quella
vicino alle interiora, che ha un sapore piuttosto forte e amaro.
Mettete ora i filetti su un tagliere, con la pelle
rivolta verso il basso e usando sempre il coltello affilato, cominciate a
ricavare le singole fettine per il carpaccio, partendo vicino alla coda e
muovendovi gradualmente verso la testa, man mano che procedete con le fettine.
Dovete far lavorare la lama del coltello, senza forzare
troppo, cosa che causerebbe la rottura delle sottili fettine di pesce.
Mettete i pistacchi nel mixer, meglio se quello ad alta
velocità, che si usa appunto per la frutta secca, facendolo andare fino a
quando i pistacchi non saranno ridotti in una sorta di polvere, simile, per
dimensione delle singole briciole, al
pangrattato, quando però questo è grattato piuttosto grossolanamente.
Prendete il peperoncino e tagliatelo alla julienne, facendo li singole striscioline
il più sottili che potete, soprattutto se avete scelto una varietà di
peperoncino piuttosto piccante.
Preparate infine l'emulsione, grattugiando la radice di
zenzero - non esagerate nella quantità, orientandovi all'incirca su mezzo
cucchiaino - in una ciotolina e aggiungendo olio extravergine e succo di
limone, nella proporzione di tre parti di olio ed una di limone.
Forza che il più è fatto.
Prendete i piatti che avete scelto e disponete le fettine
di spigola nella configurazione che più vi piace, comunque cercando di fare un
solo strato, senza sovrapposizioni.
Prendete un foglio di carta da forno tagliato a misura e
poggiatelo sul carpaccio, poi esercitate un minimo di pressione in modo da
livellare il pesce, ripetendo ovviamente per tutti i piatti.
Salate ogni porzione con il sale nero e con una leggera
macinata di pepe bianco, poi distribuite l'emulsione, senza esagerare, dato che
lo zenzero la rende piuttosto decisa nel sapore.
Fate poi cadere a pioggia un po' della polvere di
pistacchi e, per finire, distribuite la julienne
di peperoncino.
Guarnite come desiderate e portate velocemente in tavola.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: si può abbinare a un bianco fermo di buona struttura, ad esempio un (Sauvignon o un Ribolla Gialla, oppure a un più vivace Franciacorta da uve Chardonnay, come il Franciacorta Satèn di Vezzoli.
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